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San Marino, Pro Cultura: arriva un nuovo progetto finanziabile

da Redazione

È il Cenobio di Santa Maria dell’ordine dei Servi di Valdragone. Tre gli interventi previsti per un costo totale di poco più di 15 mila euro.

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di Alessandro Carli

 

Un nuovo tesoro da salvaguardare. All’interno del progetto “Pro Cultura” (Reg. nr. 8 del 2016), è stato aggiunto il progetto “Cenobio di Santa Maria dell’Ordine dei Servi di Maria in Valdragone”. Lo stabilisce il Regolamento nr. 11 del 2019 che, proseguendo, spiega che “sono da considerarsi come finanziabili anche per l’anno 2019” tutti i progetti già inseriti nella lista quindi l’Oratorio Valloni / Chiesa San Giovanni, il complesso monumentale dei Mulini di Canepa, il sito archeologico di Domagnano Paradiso, il santuario rupestre della Tanaccia, il percorso di accesso al sito archeologico di Montecerreto, l’organo della chiesa di San Francesco, la carrozza Reggenziale, il treno bianco-azzurro, l’ex-chiesetta di Sant’Anna e il “Cinema Teatro Turismo”.

 

CENOBIO DI SANTA MARIA DELL’ORDINE


La fondazione del Cenobio di Valdragone risale al 1442 ed è legata a un lascito testamentario di messer Paolino di Combattuto, che nel 1348 lasciò tutti i suoi beni ai Servi di Maria per la costruzione di una chiesa e un convento dedicati alla Vergine. Il luogo di edificazione fu scelto in seguito ad un miracolo che ebbe per protagonista nel 1442 il servita Paolo Maria Spannocchi e un’immagine di scuola fiamminga raffigurante la Madonna col bambino, conservata all’interno della chiesa al centro di un polittico del secolo successivo attribuito alla bottega dei Coda. Il complesso dei Servi di Maria di Valdragone è “una delle architetture più significative di San Marino” e per questo è stato inserito tra gli edifici storico-monumentali tutelati dalla Legge 147/2005.

 

LA SITUAZIONE ATTUALE DELLA STRUTTURA

 

La Chiesa e il convento dei Servi di Maria di Valdragone hanno subito nei secoli vari interventi di ricostruzione e restauro, anche a causa di incendi e cedimenti strutturali. Nel Novecento, dopo un intervento dell’ing. Gino Zani (anni 1938-1940), il Cenobio è rimasto danneggiato nel bombardamento aereo del 26 giugno 1944. Sono seguiti restauri tra il 1977 ed il 1987. Nel 2016, a causa dell’aggravarsi del dissesto geologico in atto, il convento e la chiesa sono stati chiusi al pubblico. La Chiesa è stata riaperta ai fedeli nel novembre 2018 dopo interventi di messa in sicurezza del portico antistante. Importanti lavori di consolidamento strutturale e risanamento conservativo devono essere ancora eseguiti per restituire al complesso architettonico la completa fruibilità e funzionalità. Per quanto riguarda la segnalazione di specifici interventi di restauro di beni mobili ed immobili di interesse storico artistico, si segnalano:

1 – Il colonnato del portico antistante la Chiesa;

2 – Il dipinto su tela di San Sebastiano;

3 – Crocefisso del XVI secolo.


GLI INTERVENTI E I SINGOLI COSTI

 

Il primo intervento ha per oggetto il restauro conservativo dei materiali costitutivi del colonnato e degli archi del portico, nello specifico elementi lapidei e laterizi a faccia a vista esposti al degrado materico indotto dagli agenti atmosferici ed altro. L’insieme delle opere di pulitura dei depositi coerenti e del successivo consolidamento conservativo della superficie dei materiali può essere stimata nell’ordine di costo pari a 6.000 euro. Il secondo intervento ha per oggetto la tela raffigurante il martirio di San Sebastiano, risalente al sec. XVII, di autore ignoto, di dimensioni cm. 123 x 235, senza cornice. Anche lo stato conservativo della tela risulta gravato da deterioramento delle materie costitutive, tanto del supporto che dei pigmenti e necessita di un primo intervento di pulitura e consolidamento dei materiali. La stima preliminare di tali interventi non può essere inferiore a 4.000 euro. Il terzo intervento ha per oggetto un crocefisso, risalente al sec. XVI, di autore ignoto, in legno dimensioni 136×132. Anche lo stato conservativo, risulta gravato da deterioramento delle materie costitutive, tanto da rendere necessario un primo intervento di pulitura e consolidamento dei materiali. La stima preliminare di tali interventi non può essere inferiore a 5.000 euro.

 

COME EFFETTUARE LA DONAZIONE

 

Scaricare il modulo con la specifica causale dal sito di BCSM, compilarlo e sottoscriverlo, poi presentarlo per l’addebito sul proprio conto corrente. In entrambi i casi conservare la contabile da consegnare al commercialista come prova dell’importo da dedurre fiscalmente.

 

LA DEDUCIBILITÀ DEL FINANZIAMENTO

 

Il Regolamento “Pro cultura” individua “i progetti finanziabili volti al recupero, alla conservazione e alla valorizzazione degli elementi costitutivi del Centro Storico di San Marino e del Monte Titano quali parti integranti del patrimonio Unesco e delle rilevanze artistiche, architettoniche, archeologiche e paesaggistiche sottoposte a tutela”.

La persona fisica o giuridica che eroga la donazione o liberalità a favore dei progetti di cui al precedente comma ha facoltà di dedurre il 200% dell’importo in denaro o del valore normale dei beni o delle prestazioni oggetto di donazione al periodo d’imposta in cui la donazione o liberalità è erogata.

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