Home FixingFixing Il “porta a porta”: un servizio improntato sull’equità e sul virtuosismo

Il “porta a porta”: un servizio improntato sull’equità e sul virtuosismo

da Redazione

Il sistema di fatturazione sugli utenti sarà “ad personam” e permetterà di monitorare i quantitativi prodotti.

 

di Mattia Marinelli

 

Il progetto “Porta a porta” a San Marino è iniziato nel 2012 a Chiesanuova con un test sulla fattibilità che ha visto sul campo la Cooperativa “Trasforma”. Chiesanuova è un Castello con bassa densità abitativa e quindi perfetto per capire le percentuali di recupero che si potevano ottenere. I dati incoraggianti hanno fatto capire che il progetto poteva essere esteso a tutta la Repubblica. Si è così partiti anche a Fiorentino e Città (dentro le mura) con gli operatori dell’AASS. Successivamente si è proseguito con Faetano, Montegiardino, Murata e la parte esterna di Città. Per quest’ultima zona l’appalto è stato vinto dall’Associazione Temporanea di Impresa “New Era”. Nei prossimi mesi il “PaP” verrà esteso ai restanti Castelli: entro fine 2019, così prevede il bando della PA, arriverà a Borgo Maggiore e a Domagnano mentre entro l’estate 2020 coinvolgerà Serravalle. L’appalto – aperto anche alle imprese italiane – prevede l’assunzione di nuovo personale per far fronte al lavoro. Determinanti per aggiudicarsi la concessione saranno gli aspetti tecnico-logistici ma soprattutto quelli economici: la proposta più vantaggiosa per l’AASS si aggiudicherà il servizio. Le discussioni sui pro e contro del “PaP” imperversano.

L’estensione del servizio su tutto il territorio farà sì che ci sarà più equità: il sistema di fatturazione sugli utenti sarà “ad personam” e permetterà di monitorare i quantitativi prodotti. Un microchip applicato sui bidoni conteggerà gli “svuotamenti” e quindi premierà le famiglie più virtuose, quelle cioè che separano meglio e producono meno. Ogni mezzo sarà dotato di GPS, ogni volta che un bidone verrà svuotato sarà segnalato l’utilizzatore e il suo contenuto. Successivamente questi dati saranno trasferiti alla sede centrale dell’AASS che analizzerà i comportamenti dei singoli premiando i più virtuosi.

La comodità per il cittadino? Non dovrà più recarsi nelle isole ecologiche ma gli basterà lasciare i bidoni davanti all’uscio o in una zona preposta. Ovviamente questo servizio interessa anche le aziende. Secondo la normativa in vigore un’impresa equiparata a utenza domestica può conferire gratuitamente 10 kg di rifiuti differenziati, 4 kg di carta, 2 kg di plastica e 2 kg di vetro. Per evitare che lo Stato si accolli i costi delle aziende sarebbe sufficiente che queste ultime si convenzionassero con l’AASS o con società private che si occupano di gestione di rifiuti, come ad esempio IAM.

Al giorno d’oggi è indispensabile che uno Stato come San Marino si uniformi con un’unica tipologia di raccolta anche per evitare fattori di diseguaglianza tra utenti.

Lo scopo del “PaP” è quello di recuperare il maggior quantitativo di frazioni recuperabili e diminuire le frazioni non recuperabili trasportate in Italia per essere smaltite; attualmente i rifiuti organici vengono accorpati a quelli indifferenziati rappresentando il costo principale del rifiuto a carico dell’utente. Tramite la raccolta “PaP” si diminuisce sensibilmente la percentuale di rifiuti non recuperabili da esportare in impianti italiano. Anche se una manovra di questo tipo può incidere sul bilancio pubblico, si potrà avere una riduzione dei rifiuti indifferenziati destinati all’esportazione in Italia con conseguente diminuzione dei costi di smaltimento per lo Stato.

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