Home categorieCultura Visto per voi: il concerto di Rufus Wainwright a “Percuotere la Mente”

Visto per voi: il concerto di Rufus Wainwright a “Percuotere la Mente”

da Redazione

Musicista stratosferico dotato di un’eleganza particolare e soprattutto di uno strumento vocale fuori norma, quasi disumano.

 DSC6454

 

di Augusto Betiula

 

RIMINI – Si è conclusa l’edizione di “Percuotere la Mente 2019” con un concerto di grande eleganza e sensibilità del cantautore nord americano Rufus Wainwright. Lunedì 27 luglio in una Corte degli Agostiniani affollata Rufus si è presentato per un concerto in solo acustico dove ha suonato alternandosi sia il pianoforte sia la chitarra acustica su un palco con scenografia minimalista e asciutta.

L’artista che ama dialogare con il proprio pubblico in diverse occasioni non si è risparmiato nel raccontare aneddoti e storie della propria carriera tra un brano e l’altro come quella volta che era ospite del Festival di Sanremo e venne accolto dalle contestazioni dei Papa Boys all’aeroporto. Il repertorio presentato per questo ultimo concerto ha spaziato nell’intera carriera fatta di 7 album in studio e 3 dal vivo e ha regalato ai presenti l’anteprima di un brano ispirato alla grande Mina di cui è un fanatico fans che sarà presente nel nuovo album che sta registrando e che uscirà ad aprile. La voce di Rufus è una delle migliori tra quelle del panorama musicale internazionale contemporaneo e sicuramente si rifà alla grande tradizione del pop e spesso si è cimentato con grandi orchestre e in duetto con grandi cantanti dell’opera. Da questo concerto si è capito ancor di più che l’artista sembra essere più a proprio agio come interprete delle canzoni dei grandi autori internazionale che come cantautore risultando nelle proprie canzoni leggermente debole nella parte musicale mentre per le parti vocali le vette che sa toccare sono sensazionali e anche quando in un brano ha avuto un piccolo problema di voce e con estrema serenità si è rivolto al pubblico esclamando “I’m human” ha dato la sensazione di essere di fronte ad un musicista stratosferico dotato di un’eleganza particolare e soprattutto di uno strumento vocale fuori norma, quasi disumano. Altri momenti salienti del concerto sono stati quando ha cantato uno dei suoi cavalli di battaglia “Going to a town” accompagnandosi al pianoforte e quando ha concluso il concerto con un brano in francese ricordando le sue origini canadesi. Impianto audio eccellente come sempre mentre per quanto riguarda il light design molto discutibile la scelta effettuata per questa esibizione con un uso delle luci non appropriato e che non hanno saputo valorizzare l’artista ma con una voce così sofisticata e originale ci si dimentica facilmente della cornice.

Merci Rufus e soprattutto un grande ringraziamento va a questa edizione 2019 di “Percuotere la Mente” che è riuscita ancora una volta a portare a Rimini artisti veramente notevoli per un’edizione che sicuramente è stata la migliore di sempre.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento