RIMINI – Il problema del gap fra domanda espressa dalle imprese dell’industria e offerta presente sul mercato è sempre più di attualità ed anche le aziende della Romagna risentono della difficoltà di trovare figure tecniche specializzate.
Per dare una risposta concreta a Rimini arriva la Fondazione ITS Maker (Istituto Superiore meccanica, meccatronica, motoristica e packaging dell’Emilia Romagna) con il percorso biennale “Tecnico superiore per l’automazione e i sistemi meccatronici”, indirizzato a formare tecnici in grado di operare, realizzare, integrare, controllare macchine, impianti e sistemi automatici e meccatronici.
Il percorso, fortemente voluto da Confindustria Romagna e dalle imprese del territorio, sarà realizzato a Rimini da Fondazione ITS Maker in collaborazione con Assoform Romagna e gli istituti tecnici del territorio e si rivolge a un massimo di 25 diplomati della scuola secondaria superiore.
2000 ore di formazione di cui 800 ore circa di tirocinio presso le più importanti aziende meccaniche, meccatroniche, motoristiche del nostro territorio. Orientato alla cultura del “saper fare”, è incentrato ad una didattica che prevede l’alternanza di lezioni teoriche in aula e in azienda, esercitazioni e lavori di gruppo in laboratorio, visite e project work in azienda.
“Ritengo che l’attivazione di questo nuovo corso – commenta Daniele Vacchi Direttore Fondazione ITS Maker – costituisca un’occasione unica per dotare il sistema industriale della Romagna delle figure di supertecnici in grado di aiutare le imprese nella transizione verso il modello Industria 4.0 e l’intelligenza artificiale. Questo di Rimini è il decimo corso Its Maker della nostra regione in un settore, quello dell’automazione industriale, nel quale l’Emilia Romagna si posiziona al top, con la più alta concentrazione al mondo di imprese di questa filiera. La caratteristica principale dei corsi Its Maker è di essere organizzati in modo da assicurare l’occupazione certa di tutti gli allievi. In questo senso, ci rivolgiamo a giovani provenienti da tutta Italia”.
“Il problema dell’incontro fra domanda e offerta nel mondo del lavoro continua ad essere molto sentito anche nel nostro territorio – spiega Tomaso Tarozzi Vicepresidente Confindustria Romagna – Le aziende continuano ad avere difficoltà nel trovare figure specializzate, in particolare in materie tecniche. Iniziative come questa sono quindi determinanti per colmare questo gap investendo in formazione e per essere sempre più competitivi innovando in un’ottica di Industria 4.0 e con un respiro internazionale. Ai giovani occorre dare non solo competenze e un’opportunità occupazionale, ma una identità professionale ed una realtà d’impresa in cui potersi riconoscere. Confindustria Romagna non può quindi che essere in prima linea in progetti e percorsi che rappresentano un’occasione di incontro e danno la possibilità di formarsi in azienda, conoscendone e vivendo direttamente valori, obiettivi e mission”.
“Da inizio legislatura – dice Patrizio Bianchi assessore scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Regione Emilia Romagna – ogni anno incrementiamo il numero dei percorsi di formazione tecnica, segmento strategico della nostra infrastruttura educativa perché permette di dare risposta concreta ai fabbisogni espressi dalle imprese e opportunità ai giovani di acquisire competenze di alta specializzazione per trovare un lavoro qualificato. Il nuovo ITS nasce con questo duplice obiettivo e grazie alla presenza sul territorio di imprese dinamiche, pronte a collaborare alla formazione dei giovani. Un investimento corrente con quanto condiviso in “Giovani Più”, documento sottoscritto nel novembre 2018 che impegna tutti i firmatari del Patto per il Lavoro a mettere in campo nuove opportunità per i giovani che stanno costruendo il proprio progetto di vita e a portare nuove competenze in un sistema economico-produttivo che, per competere a livello globale, ha bisogno delle ambizioni e dell’energia delle giovani generazioni. Perché solo investendo ora nei giovani, nelle loro aspettative e nelle loro competenze, e solo riconoscendoli come primo fattore di crescita di un territorio e di una comunità, è possibile generare sviluppo per il presente e il futuro dell’Emilia-Romagna”.
“Anche nel nostro territorio – aggiunge Nadia Rossi Consigliera Regione Emilia Romagna – ci sono realtà industriali e imprenditoriali di valore nel campo della meccatronica, motoristica e automazione che grazie all’innesto di forze giovani possono vincere la sfida dell’innovazione.
Questo percorso che si attiva a Rimini, e che si aggiunge a quello già avviato sul territorio e legato all’industria turistica, contribuisce a strutturare una risposta organica alla domanda di competenze delle imprese e superare quel paradosso che vede da una parte sempre più giovani pieni di potenzialità in cerca della giusta opportunità e dall’altra aziende, anche leader del settore, che faticano a trovare le figure più adatte da inserire e far crescere nei propri organici”
Interesse e approvazione da parte delle aziende del territorio per l’avvio del percorso:
“Riteniamo lodevole il progetto di Confindustria Romagna e Fondazione ITS Maker– dice Alessandro Capucci, Direttore Risorse Umane Scm Group – Alla luce delle continue sfide tecnologiche che interessano oggi l’industria manifatturiera, assistiamo ad una forte necessità di competenze professionali tecniche, in particolare progettisti meccanici, tecnici di installazione/assistenza, nonché ingegneri meccanici, informativi e con competenze software e digitali. Già dagli anni ’80 il nostro Gruppo è stato tra i primi ad investire nella crescita delle sue risorse professionali, come tra l’altro testimonia anche il nostro nuovo polo formativo Campus. Inoltre, da sempre Scm Group crede in una formazione a favore dello sviluppo dell’intero territorio, favorendo attività di scambio con le scuole secondarie, le Università e gli enti professionali con visite guidate nelle nostre sedi e iniziative formative congiunte. Siamo disponibili a contribuire a questo progetto in termini di know-how e di competenze”.