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Emergenza caldo: codice arancione in alcune province dell’Emilia – Romagna

da Redazione

Non risparmia l’Emilia – Romagna l’ondata di caldo che sta investendo con temperature record l’intera Europa. E’ arrivato al codice Arancione per alcune province a nord (Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara) l’allerta emessa dalla Protezione civile regionale con previsioni attorno a 38°, gialla anche per alcuni territori all’interno del riminese in cui si toccheranno anche i 37°. La colonnina di mercurio toccava infatti i 34,8° nella rilevazione delle ore 11 di Vergiano, 32,1° a Rimini centro.

Sono state 431 le telefonate con risposta registrate dal Distretto di Rimini dall’inizio del monitoraggio ad oggi nel quadro delle iniziative previste dal piano Emergenza caldo, predisposto da Ausl Romagna e Comune di Rimini per il sostegno alla popolazione anziana. Un piano attivo su tutto il territorio romagnolo che, ormai da vari anni, viene realizzato a cura dei Distretti dell’Ausl in stretto raccordo con gli Enti locali, i Medici di Medicina Generale, le associazioni di volontariato e le organizzazioni no profit per rendere gli interventi sinergici e quindi più efficaci.

Ad essere monitorati, in particolare, saranno gli anziani sopra i settantacinque anni di età che, nel territorio riminese, sono superano i 26 mila. È questo il target di riferimento, tra cui vengono individuati i casi più a rischio a cui vengono effettuate le telefonate, rientranti nella cosiddetta “mappa delle fragilità”, realizzata ad inizio anni 2000 e puntualmente aggiornata ogni anno.

Una situazione che almeno sul fronte della criticità per le temperature dovrebbe migliore per il passaggio nella giornata di sabato 27 di un sistema frontale apporterà precipitazioni prevalentemente a carattere temporalesco, quando a partire dalle ore pomeridiane i temporali potranno assumere carattere organizzato, inizialmente sul settore occidentale, in estensione al resto del territorio regionale.

A seguito i contatti e i consigli per affrontare al meglio l’emergenza:

Nucleo Fragilità telefono: 0541/1490572 – emergenzacaldo@coopcad.it

 

COME LIMITARE IL DISAGIO

 

§ Bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) a temperatura non eccessivamente bassa. La temperatura ideale di una bibita, quella che permette un veloce assorbimento e un giusto raffreddamento, è intorno ai 10 gradi. In particolare gli anziani devono prestare particolare attenzione in quanto lo stimolo della sete spesso diminuisce con l’età avanzata.

§ Evitare di bere alcolici, caffè, bevande gassate o zuccherate. L’assunzione di bevande alcoliche deprime i centri nervosi e stimola la diuresi, condizioni entrambe sfavorevoli alla dispersione di calore.

§ Mangiare molta frutta e verdure; fare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati a carne e formaggi fermentati. Evitare di consumare cibi troppo caldi.

§ Evitare di uscire tra le 12 e le 17. Queste non solo sono le ore più calde della giornata ma sono anche quelle caratterizzate dai livelli più elevati di ozono.

§ Vestirsi con abiti leggeri, di colore chiaro, non aderenti, di cotone, lino o comunque fibre naturali. Assicurarsi che i familiari malati o costretti a letto o anziani non siano troppo vestiti.

§ Usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l’uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa.

§ Evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d’aria.

§ Non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.

§ Fare bagni o docce con acqua tiepida.

§ Consultare il proprio medico prima di assumere integratori di sali minerali, se si assumono farmaci in maniera regolare.

§ Se la casa è rinfrescata con i climatizzatori, è importante pulirne i filtri periodicamente (sono un ricettacolo di polveri e batteri) e regolare la temperatura a 25-27 ºC, e comunque non troppo più bassa rispetto a quella esterna, in modo da evitare bruschi sbalzi di temperatura, spesso causa di malesseri.

§ Ridurre il più possibile l’utilizzo del pannolino per i bambini e gli anziani.

§ Se si è affetti da diabete o ipertensione o da altre patologie che implicano l’assunzione continua di farmaci, è importante consultare il proprio medico di famiglia per conoscere eventuali reazioni che possono essere provocate dalla combinazione caldo/farmaco o sole/farmaco. Tra le più frequenti, vi è l’eccessiva sensibilizzazione alla luce o i cali di pressione ed il rischio di svenimento. Chi è affetto da diabete deve esporsi al sole con molta cautela perché, a causa della possibile minor sensibilità alla dolore, potrebbe ustionarsi anche in maniera seria.

§ Stare il più possibile con altre persone.

§ Passare più tempo possibile in ambienti con aria condizionata (negozi, o altri luoghi pubblici climatizzati).

 

COME COMPORTARSI IN CASO DI EMERGENZA


Se si assiste una persona vittima di un colpo di calore, colpo di sole o collasso la prima cosa da fare è chiamare i soccorsi. Nell’attesa, far sdraiare la persona colpita in posizione supina in luogo fresco e ventilato con le gambe sollevate ed eseguire delle spugnature con acqua fredda; se la persona è cosciente, somministrare dei liquidi non ghiacciati (non alcool o caffè). Fra le conseguenze del colpo di calore ci possono essere anche contrazioni e spasmi incontrollabili: in questo caso bisogna fare in modo che la vittima non si ferisca, e non deve ricevere nulla da bere o da mangiare. In caso di vomito, controllare che la via respiratoria rimanga aperta magari girando la vittima su un fianco.

Nel caso di crampi, non è necessario chiamare il medico. E’ comunque importante cessare ogni forma di attività fisica per alcune ore, riposare in un luogo fresco ed assumere liquidi.

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