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San Marino, Matteo Ciacci (Capogruppo C10) replica a Stefano Ercolani

da Redazione

SAN MARINO – “Mio malgrado mi trovo costretto a rispondere alle ennesime scomposte considerazioni nei miei confronti inviate alla stampa da Stefano Ercolani, ex patron di Asset Banca e illustre opinionista del quotidiano Repubblica.sm. Nel dare al sottoscritto – rappresentante che i cittadini sammarinesi hanno scelto e votato per sedere in Consiglio Grande e Generale, quindi con il diritto di approcciare e discutere anche di questioni bancarie– dell’incompetente, Ercolani elenca tutta una serie di domande tese a lasciare intendere che il mio atteggiamento, o del mio Movimento Civico10, sia stato diverso fra caso Asset e Caso CIS. Nel farlo, Ercolani dimentica (eppure proprio lui, così competente in materia, dovrebbe saperlo!) che le strade per risolvere una crisi bancaria non le identifica Matteo Ciacci, ma BCSM. E i due casi da lui citati – diversi sia per qualità che per quantità – sono stati gestiti da due vertici di BCSM dall’approccio, evidentemente,molto diverso a certe situazioni. Cosa che abbiamo sempre affermato con forza. Perché Asset in Lca e Cis in risoluzione? Ma come perché? Perché la legge sulle risoluzioni bancarie, approvata dalla politica all’unanimità pochi giorni fa, ancora non c’era. Perché ai soci di Asset non è stato chiesto di ricapitalizzare? Non lo dovrei dire io, visto che è stato reso pubblico al tempo, ma la relazione del commissario che la politica ha potuto valutare dichiarava molto apertamente che alcuni soci di Asset avevano incredibilmente acquistato quote della banca con soldi presi in prestito dallo stesso Istituto, senza garanzie. Dato per appurata una relazione ufficiale di un commissario, come era pensabile chiedere agli stessi soci di ricapitalizzare? Quali scelte politiche forti abbiamo fatto? Quelle scelte sono sotto gli occhi di tutti ed invito ad ascoltare bene i miei interventi perché ho sempre riconosciuto che qualcosa sul commissariamento di Asset non ha funzionato. Peró questa maggioranza e questo governo, dopo soli otto mesi di attività, hanno allontanato il Direttore Generale di BCSM del tempo, Lorenzo Savorelli, per motivi ormai ribaditi infinite volte che riguardano soprattutto il metodo con cui sono state approcciate certe situazioni, così come chi ha avuto responsabilità politiche sulla vicenda. Le azioni di responsabilità nei confronti dei soci di Asset, che sempre sollecitano le considerazioni di Ercolani – lo ricordo anche ai lettori che purtroppo leggono periodicamente certe esternazioni – non le ha deliberate Lorenzo Savorelli, ma l’attuale BCSM. La stessa BCSM che ha lavorato alla legge sulle risoluzioni bancarie, e alla risoluzione del caso CIS, assieme a tutta la politica. Riconoscendo, di fatto, la concretezza delle motivazioni che hanno portato a quella decisione. La storia dei vertici Asset, fino a questo momento, è stata scritta dal Tribunale di Forlì e parla di otto anni e dieci mesi di condanna in primo grado per riciclaggio internazionale. Ad oggi quello che noi incompetenti, poveri, Consiglieri abbiamo a disposizione è questo. I cittadini purtroppo ricordano. Augurando a Stefano Ercolani di riuscire a dimostrare l’insussistenza delle accuse a suo carico, sia a Forlì che a San Marino, spero di concludere qua questo scambio”.

 

Matteo Ciacci Capogruppo C10

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