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Sogliano, il programma della seconda edizione di “Notturni nel Bosco”

da Redazione

SOGLIANO (FC) – Con “Notturni nel Bosco” il teatro si trasferisce nei luoghi boschivi, lungo i sentieri soglianesi, di notte, al buio, sotto al riflesso della luce delle stelle. Una proposta che coniuga teatro e natura, appuntamenti dove il racconto teatrale e la musica si fondono con il paesaggio, creando quell’originale suggestione notturna nel silenzio del bosco e del paesaggio naturale.

Il processo di valorizzazione che il Comune di Sogliano al Rubicone sta producendo, anche grazie alla qualificazione dei progetti sul paesaggio, alla realizzazione dei Sentieri dell’Alto Rubicone (16 percorsi che si intrecciano attraverso 155 km di sentieri e ciclovie) e alla crescita qualitativa dell’agro-alimentare, viene coniugato agli appuntamenti “outdoors” di Prova d’Attore, ventennale attività teatrale.

“Notturni nel Bosco” è un programma d’incontri dove racconto, parola poetica, e musica, si fondono con il paesaggio naturale creando suggestione nel silenzio notturno del bosco soglianese.

In questi ultimi anni Sogliano ha costruito una serie di occasioni attraverso le quali si sono sapute qualificare le migliori caratteristiche della comunità, soprattutto attraverso gli elementi delle tipicità inerenti in particolare la filiera agroalimentare, la valorizzazione del paesaggio in chiave di turismo eco-sostenibile, e la qualificata proposta culturale incentrata sull’attività teatrale, sui piccoli e originali musei, intorno alle manifestazioni come gli ORI e ai grandi concerti estivi.

Abbiamo scelto di proporre 4 serate nel segno della parola poetica con Franco Arminio accompagnato per l’occasione dai figli Livio e Manfredi, estrosi cantautori; con i versi e i racconti di Giovanni Nadiani portati in scena da Denis Campitelli, coi versi poetici di Tonino Guerra letti dai lettori volontari di Rodary Club di Rimini; con le parole della filosofia raccontata in forma di conferenza appassionata, da Maura Gancitano e Andrea Colamedici; con la musica di un pianoforte suonato a 4 mani da Francesca Cesaretti e Davide Tura; con il rito teatrale delicatamente poetico del Teatro delle Ariette.

 

Gli appuntamenti in programma


Mercoledì 24 luglio h. 21,30 – Massamanente

Aia della Chiesa di San Paterniano (la camminata, su sentiero, parte da Ca’ di Gramigna)

FRANCO ARMINIO

Resteranno i canti

Con la partecipazione live acustic di Livio e Manfredi Arminio

Uno dei poeti più acclamati degli ultimi anni, il poeta-paesologo Franco Arminio è impegnato da anni per la salvaguardia dei piccoli paesi. Per Franco Arminio l’organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Le parole sanno posarsi su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli. Nascono nel silenzio, ma ridanno voce ai paesi spopolati. In una perenne oscillazione tra uno scrivere che cerca la vertigine e uno scrivere che dà gloria all’ordinario, Arminio si muove senza tregua tra i due poli della sua poesia: l’amore e la Terra, il corpo e l’Italia, la morte e lo stupore. Il connubio musicale con Franco Arminio è affidato a Livio e Manfredi Arminio, i suoi figli, due fratelli cresciuti a Bisaccia al confine con la Puglia e la Basilicata, in provincia di Avellino. Livio e Manfredi Arminio, musicisti legati al loro paese portano con loro tante storie da fare ascoltare.

 

Venerdì 26 luglio h. 21,30 – Pietra dell’Uso

Parco Serico dei Gelsi (la camminata, su strada, parte dalla Chiesa della Natività di Maria)

DUO CESARETTI-TURA

Ouverture d’Italia Pianoforte a quattro mani con Francesca Cesaretti e Davide Tura

* la serata sarà aperta da una breve lettura a viva voce con testi tratti da:

Il libro delle chiese abbandonate, di Tonino Guerra (ed. Maggioli)

RODARY CLUB RIMINI (associazione lettori volontari)

Il Duo Cesaretti Tura nasce dalla volontà dei due musicisti riminesi di esaltare le doti del pianoforte nella sua completezza interpretando il repertorio per pianoforte a quattro mani. Ouverture d’Italia è un percorso a ritroso nella storia, attraverso musiche in prima esecuzione pubblica per pianoforte a 4 mani. Si inizia coi brani di Castelnuovo Tedesco, tratti dal teatro di Shakespeare: La Dodicesima Notte che con atmosfere notturne e dialoghi musicali intricati e La Bisbetica Domata di argomento amoroso fra slanci e conflitti. A seguire le musiche di Giuseppe Verdi con il celeberrimo Preludio della Traviata e la Sinfonia introduttiva dell’Aroldo, opera molto cara al Duo Cesaretti Tura, in quanto venne composto per l’inaugurazione del Teatro Galli di Rimini, la loro città d’origine. Il programma si conclude con il tema dell’ilarità composto dal Napoleone della musica: Rossini con le sue ouverture dal Barbiere di Siviglia e dalla Gazza Ladra.

 

Mercoledì 31 luglio h. 21,30 – Bagnolo

Sorgente Urgòn (la camminata, sul sentiero passo dei Meloni, parte da Strigara alta)

MAURA GANCITANO E ANDREA COLAMEDICI

La politica della bellezza: come diventare un filosofo di quartiere.

Una conferenza appassionata.

* con un intervento di DENIS CAMPITELLI

Fat jazz, letture e racconti dai testi di Giovanni Nadiani

Il sogno di James Hillman, una Politica della Bellezza, può essere praticata da una figura inedita: il Filosofo di Quartiere, che intende ascoltare i cittadini, aiutarli a raccontare le loro storie e la storia collettiva del luogo in cui vivono, rivivificare le zone abbandonate e nutrire il collante del tessuto sociale, offrendo strumenti pratici per creare progetti condivisi e tornare a percepire il senso della convivenza e del bene comune. Il Filosofo di Quartiere vuole trasformare ogni piazza in ciò che era originariamente – un luogo di incontro e di scambio – e in questo modo rendere ogni periferia un centro. E la Filosofia di Quartiere sta a indicare sia la pratica filosofica concreta che il recupero dell’anima locale, dei connotati che rendono un territorio unico e prezioso. Riportando il dialogo al centro della vita, della relazione umana, dello scambio di idee e passioni, sollecitando il vero senso della filosofia, intesa come arte di vivere, i paesaggi periferici possono riacquisire la propria dignità, la propria centralità. In questo modo si permette un accrescimento comune basato sulla capacità di accogliere l’Altro, senza svilirlo ma valorizzandolo e rendendolo soggetto attivo della vita comune.

 

Venerdì 2 agosto h. 21,30 – Vignola

Parco di San Donato (la camminata, su strada bianca, parte dalla chiesetta di Vignola)

TEATRO DELLE ARIETTE

Tutto quello che so del grano

di Paola Berselli e Stefano Pasquini

con Paola Berselli, Maurizio Ferraresi e Stefano Pasquini

Durata 1h25 + il tempo per mangiare assieme le focacce preparate e condividere le parole del dopo spettacolo

* lo spettacolo è limitato a 70 spettatori, la prenotazione è indispensabile

** per una piena condivisione della serata, invitiamo i gentili spettatori che lo desiderano a partecipare offrendo del companatico per la focaccia (salumi, formaggi, verdure…)

Caro Spettatore, “Tutto quello che so del grano” è uno spettacolo a forma di imbuto.

Quando arrivi al collo dell’imbuto, se vuoi passare di là, devi fare i conti con quello che sei, con la materia di cui sei fatto. E io voglio passare di là, attraversare il buio di questo presente e arrivare nell’aperto, in quel posto dove sbocciano i fiori a non finire, per immaginare un altro mondo, un futuro possibile, luminoso, fosse anche tra 2781 anni. “Tutto quello che so del grano” è fatto di pochi, semplici elementi. Una lettera. Una focaccia. Un uomo e una donna. La campagna e il teatro. Tutto quello che so può essere niente. E il grano? Alle soglie dei sessant’anni, qualcosa devo pure avere imparato, qualcosa devo sapere, e questo qualcosa non posso tenerlo per me, perché faccio teatro … Forse che il grano non interessa più nessuno … e forse neanche il teatro … eppure continuiamo a nutrirci di pane … e tu, spero, verrai a teatro … in fondo … tutto il mio teatro … non è altro che una lunga lettera … indirizzata a un unico destinatario … lo spettatore. Tu scrivi ancora delle lettere? Io sì, ogni tanto, tu a chi scrivi? Se io dovessi scrivere una lettera … oggi … la scriverei a te. (Stefano Pasquini Teatro delle Ariette)

 

QUALCHE INFORMAZIONE LOGISTICA

 

• Il ritrovo con gli spettatori al punto indicato in programma è alle ore 20,30;

• L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21,30;

• Per informazioni o prenotazioni si potrà scrivere a: cultassociazione@gmail.com, il cell. 331-9495515 sarà attivo solo nei giorni di spettacolo dalle ore 10 alle 21.

• La partecipazione è gratuita.

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