Nuove opportunità di sviluppo in Valmarecchia grazie alla produzione di nutraceutici, alimenti funzionali e prodotti zootecnici a base di funghi medicinali ed erbe officinali di qualità certificata, coltivate a Km 0, in una logica di ecosostenibilità e gestione delle risorse ambientali. Le straordinarie proprietà dei funghi medicinali, evidenziate dalla Società Italiana Funghi Medicinali, saranno al centro del progetto di sviluppo industriale e territoriale ValpharMarecchia che ha come protagonista l’azienda farmaceutica Valpharma International di Pennabilli, con il coinvolgimento di Erba Vita, azienda di integratori alimentari, cosmetici e dispositivi medici a base vegetale, entrambe presiedute dall’imprenditrice riminese Alessia Valducci. La Micoterapia, considerate le migliaia di ricerche scientifiche internazionali e nazionali condotte anche dal professore Giuseppe Venturella dell’Università di Palermo e visti gli importanti risultati ottenuti in campo oncologico grazie ai trattamenti sperimentali svolti dal dottor Filippo Bosco presso il Centro senologico di Medicina Complementare Oncologica integrata dell’Ospedale Santa Chiara di Pisa, sembra poter essere una nuova frontiera per la prevenzione tumorale e il trattamento integrativo alle cure chemioterapiche. Tra i vantaggi dell’utilizzo dei funghi in oncologia sono emersi: l’alta concentrazione dei principi attivi, l’effetto sinergico con i chemioterapici, la riduzione delle metastasi e recidive, la riduzione degli effetti collaterali, tempi di recupero più alti e migliore qualità di vita. (Sul motore di ricerca internazionale PubMed sono 18.415 le pubblicazioni sugli effetti benefici dei funghi per l’uomo, di cui 1.769 sulla prevenzione e trattamento integrato oncologico). “Il sapiente e giudizioso uso dei funghi medicinali per le loro proprietà adattogene e immunomodulanti, costituiscono una grande risorsa per il nostro sistema immunitario, per questo sono un valido sostegno e aiuto in gravi patologie autoimmuni e patologie tumorali – ha dichiarato Filippo Bosco – basti pensare che il numero degli studi incentrati sui funghi è aumentato esponenzialmente”. Il convegno nazionale Micoterapia ed Erbe officinali in Valmarecchia, che ha ufficialmente avviato il progetto ValpharMarecchia, è stato seguito da oltre 230 spettatori, tra cui i rappresentanti delle istituzioni locali, provinciali e regionali, i segretari di stato della Repubblica di San Marino alla Sanità, Lavoro ed Esteri, i presidenti di Federfarma provinciale, regionale e nazionale, il direttore del distretto sanitario di Rimini e coordinatore dei servizi sanitari territoriali AUSL della Romagna, medici di base, oncologi, nutrizionisti, cardiologi, e medici di medicina integrata, associazioni di pazienti oncologici, ricercatori e docenti universitari delle Università di Palermo, Ferrara, Bologna, Padova, Siena e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e poi ancora imprenditori, farmacisti, erboristi e cittadini. “L’Autorità europea per la sicurezza alimentare decide cosa si può dichiarare circa le proprietà salutistiche di un integratore – ha affermato il Presidente della Società Italiana di Nutraceutica, Arrigo Cicero – tuttavia l’unico garante dell’efficacia e sicurezza del prodotto è il produttore. Al medico che è il principale riferimento per il paziente interessa risolvere il problema, seguendo una soluzione sicura, con un chiaro meccanismo d’azione e con un giusto costo per il paziente. Quindi, l’approccio micoterapico integrato può avere una risposta alle esigenze di benessere dell’uomo quando le cure convenzionali presenti non siano esaustive. Alcuni trials clinici dimostrano la positiva interazione della micoterapia in caso di dolore e astenia in patologie croniche o severe come la fibromialgia, artrite reumatoide e neoplasie che consiste anche in una migliore qualità di vita percepita, un miglioramento della risposta immunitaria in pazienti oncologici o con insufficienza renale cronica, nonché in sportivi estremi, in caso di insulino-resistenza e sindrome ansioso depressive. Occorre quindi attuare con consapevolezza un approccio ragionato per migliorare la qualità di vita umana, consistente nel sinergico utilizzo di nutraceutici, alimenti funzionali e farmaci, senza mai dimenticare di mantenere un sano stile di vita”. Il valore condiviso del progetto industriale ha permesso di costituire in Valmarecchia un presidio universitario, sono state attivate tre borse di studio e un dottorato di ricerca in collaborazione con le Università di Palermo e Ferrara, che permetteranno di avviare coltivazioni in batteria di funghi del genere Pleurotus, che abbinano il valore alimentare a quello medicinale. Grazie alle competenze della ricercatrice Elisa Pellegrino, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sarà attivato un sistema di certificazione molecolare degli estratti fungini: un valore aggiunto che permetterà al prodotto di qualificarsi altamente nel mercato nazionale e internazionale. “Un sistema di barcoding che identifichi gli estratti fungini – ha dichiarato il dottor Silvio Cantori, micologo dell’AUSL Romagna – sarà fondamentale per garantire la provenienza e offrire al mercato italiano e internazionale un prodotto di qualità. Troppo spesso i funghi importati non hanno una chiara tracciabilità e sono spediti in container promiscui che ne compromettono le qualità organolettiche”. “Innovare vuol dire creare valore, migliorare le condizioni sociali, economiche, ambientali e culturali di qualunque realtà – ha dichiarato Stefano Manfredini dell’Università di Ferrara – lo sviluppo sostenibile del progetto ValparMarecchia passerà attraverso la conservazione del sapere locale, la conservazione della biodiversità e lo sviluppo di linee che utilizzano materie prime selezionate ottenute da coltivazioni locali biologiche, reinvestendo nelo sviluppo del territorio attraverso nuove tecnologie. Riutilizzeremo gli scarti delle produzioni in un’ottica di rivalutazione etnobotanica e etnofarmacia e fitoterapia”. “Aziende come Valpharma devono essere sostenute con tutti i mezzi e tutte le opportunità che oggi le istituzioni possono mettere in campo – ha dichiarato Emma Petitti, Assessore al Bilancio, Risorse umane e pari Opportunità della Regione Emilia-Romagna – il Ministero ha stanziato 3.700.000 euro per sostenere i progetti dedicati allo sviluppo delle tre aree montane regionali. Le imprese in questo sono il valore aggiunto che può creare economia, innovazione, ricerca e anche attrattività”. Numerose altre opportunità di sostegno allo sviluppo del progetto, che vede già ingenti investimenti privati, potranno essere intercettate attraverso le linee di sviluppo indicate dal GAL Valli Conca e Valmarecchia e dalle importanti risorse economiche messe a disposizione dalla Camera di Commercio della Romagna. “Stiamo lavorando per un progetto che, sia modello applicabile nel mondo – ha dichiarato Patrizio Bianchi, Assessore regionale al Lavoro, Formazione professionale Università e Ricerca – stiamo lavorando a un progetto che, come dice il brand ValpharMarecchia unisce territorio e imprenditoria. Questo progetto agisce su quattro fronti: la qualità della vita, la formazione professionale attraverso la Fondazione Valmarecchia, innovazione attraverso le competenze di Valpharma che si connettono alle cooperative di coltivatori locali ed in fine la ricerca, che è il valore aggiunto. C’è un grande valore etico e molare in questo intervento: stiamo insegnano ai ragazzi che la ricchezza di un territorio sono le competenze delle persone, che si può fare innovazione partendo dalla terra, che serve affetto tra le persone quale elemento legante dei rapporti umani nella creazione di importanti progetti di sviluppo”.
Il progetto di micoterapia ed erbe officinali decolla con Valpharma International
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