SAN MARINO – “La sfida dell’innovazione tecnologica è iniziata. Nei prossimi anni il piano di investimenti europei nell’industria globale digitale è stimato attorno a 1.300 miliardi e il sindacato non può far finta di nulla”. E’ da questa convinzione che il direttivo della Federazione Industria della CDLS ha messo a punto un progetto di studio dedicato alla cosiddetta quarta rivoluzione industriale. “La sfida dell’innovazione – sottolinea Paride Neri, segretario FLIA-CDLS – bussa anche alle porte di San Marino e per questo il sindacato ha il dovere di non perdere tempo e connettersi con coraggio a questa gigantesca trasformazione che, come nel caso di tutte le innovazioni del passato, ha un impatto molto forte sul mondo del lavoro e sulla società”. Il direttivo FLIA ha così delineato un percorso di esame e approfondimento dei principali fattori alla base dei profondi mutamenti economici e sociali in atto, che si concluderà entro il prossimo novembre. Uno studio strutturato su tre principali aree: lavoro, formazione e welfare. “Tre appuntamenti – conclude Paride Neri – il cui scopo è capire le opportunità e i rischi che l’automazione digitale introdotta su larga scala dall’Industria 4.0. potrebbe comportare anche nel settore manifatturiero di San Marino con l’obiettivo di difendere e insieme attrezzare i lavoratori ad affrontare i cambiamenti dell’innovazione”
CDLS, rivoluzione digitale: il sindacato non può fare finta di nulla
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