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San Marino, Sergio Scappini: pittura e musica insieme, come in un gioco

da Redazione

SAN MARINO – Musicarte. La musica entra nel museo. La Galleria di arte moderna vive un nuovo tempo in una rassegna intrisa di valori e di emozioni lungo tutto il Novecento. Un progetto inedito per San Marino, nato da un’idea del direttore artistico della Camerata del Titano, Augusto Ciavatta e che ha subito trovato la collaborazione degli Istituti Culturali, della Giunta di Città e della stessa Galleria.

È un percorso raccontato tra musica e pittura che si apre lunedì sera, alle ore 21, con un Maestro assoluto della fisarmonica, come Sergio Scappini e un concerto dal titolo: “Un altro modo di dire contemporaneo – La fisarmonica nel ‘900”.

Scappini, che è docente al Conservatorio “Verdi” di Milano e fisarmonicista residente alla Scala, è in questi giorni in Repubblica per la master class Accordion Concert Academy e con i suoi studenti esplora sovente la musica contemporanea.

“Non conosco molto bene San Marino – anticipa – ma so che già ci sono delle esperienze orientate verso la musica contemporanea legate all’organizzazione del Maestro Ciavatta. Il nostro repertorio è tipicamente novecentesco, perché la fisarmonica è nata nel Novecento. È chiaro quindi che tutta la musica originale per fisarmonica è di questo secolo, anche se è un po’ anacronistica dal punto di vista stilistico perché molti compositori hanno scritto per fisarmonica in uno stile non certamente contemporaneo. È vero che negli anni Sessanta / Settanta è nata la musica di John Cage per fisarmonicisti, anche se ancora, in senso generale, la musica era riferita ad un ambiente Romantico, o tardo Romantico.”

Ricordiamo che John Cage è uno dei compositori più innovatori di sempre, una personalità vulcanica, intessuta di infiniti interessi, geniale, pensatore, musicista. Sicuramente un uomo a cui la musica e l’arte comunque devono qualcosa.

 

Maestro, cosa ha pensato per questo concerto?


“Quello che vorremmo offrire è un esempio di quello che potrebbe essere l’altro Novecento. Cioè, quella parte di secolo caratterizzata da uno stile avanguardistico, chiamiamolo così, un po’ strutturale, senza sottacere sulle tantissime composizioni che si rifanno ad uno stile più tradizionale. Uno dei casi più eclatanti è quello della musica da film. Penso che daremo un ventaglio delle possibilità e, visto l’aspetto estetico della musica, non escluderemo alcune composizioni di Astor Piazzolla, che per la fisarmonica, oggettivamente, ha fatto molto.”

 

In questo abbinamento con la pittura, c’è qualche compositore più affine?

 

“Non conosco molto bene la struttura museale che ci ospita e le opere che vi sono esposte, ma ci sono molti brani che stilisticamente si sposano con l’arte pittorica contemporanea. Alla fine, l’arte è una, unica, è forma di espressione. Personalmente non pongo confini. Ci sono abbinamenti di musica antica e contemporanea, che sono splendidi. Non mi stupirei per l’abbinamento di un brano barocco, o pre barocco, a un quadro di Fontana. Dipende da tanti fattori: la musica, come tutte le forme di arte, è derivazione di qualcosa. Possiamo mescolare gli stili a seconda della creatività, o della sensibilità. Alla fine, diventa un gioco.”

La Galleria Nazionale celebra il suo primo compleanno. Musicarte è al suo esordio, ma è il preludio per un nuovo, possibile, percorso da fare insieme.

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