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Istituti Culturali sull’opera “Exercises for a Polluted Mind” di Martina Conti

da Redazione

SAN MARINO – Gli Istituti Culturali, relativamente al dibattito incorso nei giorni scorsi relativo all’opera “Exercises for a Polluted Mind” dell’artista Martina Conti, che rappresenta la Repubblica di San Marino alla Biennale di Venezia, intendono precisare che il progetto non intende essere offensivo o recare danni d’immagine alle istituzioni.

Si sottolinea che il progetto era stato anticipatamente sottoposto al vaglio del Segretario di Stato, del Congresso di Stato, dell’ Ufficio di Presidenza, e dei Consiglieri Stessi, ottenendone l’apprezzamento e il consenso.

Martina Conti, giovane artista con formazione internazionale che vanta un curriculum di ampio respiro dedica la propria ricerca alle relazioni tra corpo e spazio in una prospettiva sia fisica che simbolica. Ha studiato a Londra danza contemporanea presso Trinity Laban e successivamente performance a Central Saint Martins. Tra le istituzioni che hanno esposto il suo lavoro si ricordano il Museo di Villa Croce, Genova; Viafarini, Milano; Spike Island, Bristol; XIV Biennale del Mediterraneo, Skopje; WEYA, Nottingham e il MA*GA..

Il suo progetto, partecipante al Bando di Concorso emesso dalla Galleria Nazionale è stato selezionato tra numerose altre proposte da un’apposita giuria composta dal Direttore degli Istituti Culturali, Vito Testaj, da Emma Zanella ed Alessandro Castiglioni, curatori e Rita Canarezza, rappresentante della Galleria Nazionale.

La selezione prevedeva l’avvio di una fase di progettazione condivisa valutata insieme al Commissario, ai Curatori ed alla Galleria Nazionale, ed il conseguente rimborso per le spese occorse alla produzione, realizzazione, allestimento e comunicazione dell’opera, finalizzata ad essere esposta alla Biennale di Venezia, al Museo MA*GA ed alla Galleria Nazionale.

La Galleria ha inteso cominciare così un percorso di affiancamento ai giovani artisti sammarinesi per favorirne la crescita espressiva, mettendo a sistema le opportunità che riflettono sulla nostra identità statuale. Tale percorso proseguirà in futuro, con l’emissione di nuovi bandi e attivazione di modalità di supporto per favorire la crescita individuale di tutto il comparto.

Il lavoro di Martina Conti si basa su una serie di esercizi fisici tra coreografia e tecniche somatiche dedicati ai membri del Consiglio Grande e Generale. Le sessioni di esercizi sono state documentate per mezzo fotografico, audio e video e tali materiali vanno a costituire l’opera pensata per il Padiglione San Marino.

Dopo un accurato percorso durante il quale, dopo avere spiegato dettagliatamente il progetto, al quale sono stati invitati a partecipare i Consiglieri di tutte le forze politiche ed avere avuto l’avvallo dalle Istituzioni che hanno concesso l’utilizzo della Sala del Consiglio nel Palazzo Pubblico dove si sono svolte le sessioni, il progetto artistico è entrato in modo diretto all’interno degli spazi, dei corpi e dei tempi della politica.

“L’intervento proposto si pone lo scopo di invitare la classe politica ad essere coinvolta personalmente e fisicamente in un progetto artistico e quindi ad aprirsi ad una nuova dinamica di coinvolgimento pubblico. Il lavoro – dichiara l’artista – è principalmente un invito a riflettere sia a livello individuale che collettivo sullo stato di inquinamento mentale e pertanto invito a non dare giudizi critici sull’opera, prima di averla vista nella sua interezza”.

Dopo essere stato presentato, riscuotendo grande successo al MA*GA di Gallarate sabato 22 giugno, sarà possibile ammirare “Exercises for a Polluted Mind”, con la presentazione dalla stessa Martina Conti, sabato 6 luglio presso la Galleria Nazionale in occasione del primo anniversario del Museo.

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