Home categorieCultura Visto per voi: Fabrizio Bosso con il quartetto Jazz Inc. e l’Orchestra d’archi Rimini Classica

Visto per voi: Fabrizio Bosso con il quartetto Jazz Inc. e l’Orchestra d’archi Rimini Classica

da Redazione

Un concerto raffinato, elegante e appassionato, il miglior omaggio possibile ad un musicista che ha cercato di lenire i propri dolori della vita con le note della sua malinconica tromba.

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di Augusto Betiula

 

RIMINI – Bisogna fare subito una premessa: raramente ci è capitato di trovare tanta cortesia e collaborazione da parte del personale di un teatro come l’Amintore Galli di Rimini, dalla biglietteria per gli accrediti, alle maschere, ai responsabili della platea e dei palchi fino alla direzione l’accoglienza è stata superba e mai come in questa occasione mi è parso compiuto il detto “Siamo o non siamo la patria dell’accoglienza? Siamo in Romagna”.

Il concerto di apertura di “Percuotere La Mente 2019” è stato un pregevole omaggio ad un gigante del jazz come Chet Baker da parte di un altro gigante del jazz italiano come il trombettista Fabrizio Bosso accompagnato per l’occasione dal quartetto Jazz Inc. e dall’Orchestra d’archi Rimini Classica, con gli arrangiamenti originali del Maestro Marco Capicchioni.

In questo concerto c’era anche un po’ di San Marino dato che oltre a Capicchioni c’erano altri sammarinesi tra gli orchestrali.

Il repertorio proposto ha spaziato tra i pezzi classici interpretati da Chet, qualche brano più latino, alcune rare incisioni poco conosciute e alcuni brani di Miles Davis considerato dallo stesso Baker il suo trombettista preferito.

Il brano di apertura ha toccato subito le corde malinconiche e struggenti di Autumn Leaves e per tutto il concerto gli interpreti hanno seguito le traiettorie schive del miglior Chet Baker con un Fabrizio Bosso dotato di grande potenza interpretativa e perizia tecnica sopraffina seguito dal drumming di Fabio Nobile dinamico estroso e raffinato, dal piglio preciso e poderoso del contrabbasso di Stefano Senni, dal lirico ed elegante pianismo di Alessandro Altarocca e dal conturbante e colto lavoro al sax di Alessandro Fariselli.

Interessanti gli arrangiamenti di Capicchioni per orchestra d’archi che hanno saputo fondersi a tutta le emozioni e i colori che la tromba di Bosso ha suonato per un concerto che è letteralmente volato via.

Il pubblico del Galli ha seguito estasiato il concerto ascoltando con interesse anche i racconti curiosi ed interessanti su Chet fatti da Alessandro Fariselli a partire dalla storia della carcerazione di Baker, per via della sua tossicodipendenza, a Lucca e della folla che si radunava al far della sera sotto le mura del carcere cittadino per ascoltare il grande trombettista strimpellare la sua tromba e quel magico susseguirsi di note che uscivano dalla finestra della sua cella e raggiungevano gli astanti.

Baker è stato spesso in Italia e ha suonato anche in Romagna, a Forlì e forse anche a Rimini, inoltre va ricordato che l’ultima incisione ufficiale prima della prematura scomparsa del trombettista statunitense è quella del 1988 con Nino Buonocore per l’album “Una città tra le mani”.

Un concerto raffinato, elegante e appassionato, il miglior omaggio possibile ad un musicista che ha cercato di lenire i propri dolori della vita con le note della sua malinconica tromba facendolo diventare uno dei grandi interpreti del jazz mondiale.

Ultima nota per il service audio veramente superlativo, suoni naturali, mai un volume fuori posto, mai una sbavatura, tutto molto armonioso e raffinato.

Questa edizione di Percuotere La Mente si prospetta essere una delle migliori di sempre dunque conviene iniziare dal non mancare il prossimo appuntamento del 24 giugno 2019 alla Corte degli Agostiniani con Tom Walker.

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