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CSU: sì al dialogo, ma dal governo attendiamo un netto cambio di rotta

da Redazione

SAN MARINO – Sventolare il ramoscello d’ulivo non basta, servono anche decise retromarce. Questo il senso della replica dei segretari CSU alla proposta di “dialogo” e “riappacificazione” lanciata da Civico10 alle forze politiche e alle organizzazioni sindacali. Proposta che segue l’intesa raggiunta sulla Legge Salvabanche .

“La Centrale Sindacale Unitaria come sempre c’è – affermano Giuliano Tamagnini e Gianluca Montanari – e con le proprie idee e le proprie proposte è pronta a sedersi al tavolo del confronto per trovare insieme le soluzioni ai problemi del Paese”.

Fatta questa premessa, i segretari di CSdL e CDLS puntualizzano però che “i meriti del clima di collaborazione sfociato nell’intesa sulla legge Salvabanche trovata al tavolo del Comitato per il Credito e il Risparmio non sono certo ascrivibili all’impegno di Civico 10 o alla recente attività del Governo, ma a una precisa richiesta avanzata dal consigliere di opposizione Alessandro Mancini di allargare il CCR a tutte le forze sociali”.

Richiesta che del resto “intercettava le nostre ferme e ripetute proteste alla raffica di emendamenti presentati dal Governo con un blitz dell’ultimo minuto all’assestamento di Bilancio. Emendamenti che, scavalcando il confronto con sindacati e imprese, imponevano sul fronte fiscale il ritorno del forfettario e sul fronte sociale sussidi economici per gli ultracinquantenni”.

I segretari Tamagnini e Montanari avvertono poi le forze di maggioranza che la “volontà al dialogo”da sola non basta, ma che serve una netta inversione di rotta: “Per aprire davvero una stagione di confronto servono segnali concreti. Al tavolo siamo pronti per ripartire da zero con un confronto serio e condiviso sulla riforma pensionistica, partendo dalla nostra richiesta, al centro dello sciopero generale dello scorso dicembre, di far emergere una vera “equità fiscale” con l’emersione di tutti i redditi, attivando anche controlli più incisivi contro l’evasione e l’elusione fiscale.”.

Ma non solo, concludono i segretari CSU, è vera svolta se il Governo sgombra il campo anche da un altro ostacolo indicato nell’ultimo sciopero generale e che riguarda “il ripristino del contributo dello Stato al Fondo Pensione relativo al primo pilastro; questi tagli inaccettabili ed unilaterali non dovranno ripetersi nelle prossime leggi Finanziarie.”. E’ indispensabile “un deciso cambio di passo da parte della Segreteria al Lavoro ed Industria, che non può continuare ad ignorare le nostre proposte di modifica ad una serie di normative controverse e decise unilateralmente”. I Segretari Generali della CSU sono favorevoli al rilancio del confronto su basi nuove e condivise, purché preliminarmente vengano rivisti i provvedimenti fortemente criticati dalla CSU e rimossi gli elementi che in questi mesi hanno generato un forte conflitto con il Sindacato.

 

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