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Università di San Marino: le scenografie video per l’opera “Antigone nata contro”

da Redazione

Le scenografie video che caratterizzeranno lo spettacolo “Antigone nata contro”, in programma questa sera al teatro “La Fenice” di Senigallia, sono opera di 14 studenti del corso di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino. La performance, basata sulla tragedia di Sofocle e realizzata con la regia di Giorgio Sebastianelli e la coreografia di Paola Piccioni, vedrà sul palco gli studenti del laboratorio di teatro classico del Liceo Statale Giulio Perticari di Senigallia.

Appuntamento alle ore 21.15 per un’iniziativa che rappresenta un ulteriore passo nella già attiva collaborazione fra la realtà marchigiana e l’Ateneo sammarinese, dal quale due degli studenti coinvolti, Nicola Colomboni e Sara Franchini, raccontano la loro esperienza: “È stata un’opportunità importante perché ci ha permesso di entrare in contatto con il teatro, con il quale non ci eravamo mai confrontati”, spiegano i due, iscritti al secondo anno del percorso triennale in Design. “La grande sfida è stata quella di interpretare visivamente le scene tratte dalla sceneggiatura teatrale cercando di rimanere coerenti con essa e con la storia. Il risultato del processo creativo e progettuale – proseguono riferendosi al lavoro fatto nell’ambito del Laboratorio Video e Multimedia condotto sul Titano dal docente Raffaele Cafarelli insieme a Elena La Maida – è stato seguito sia dai nostri professori che dal regista. Fra i progetti che abbiamo inizialmente ipotizzato sono stati selezionati quelli più coerenti e in linea con il mood dello spettacolo. A quel punto, grazie a tre giorni di workshop, abbiamo finalizzato il lavoro e approfondito il mondo del teatro imparando a utilizzare software specifici per la videoproiezione. Poter vedere il nostro lavoro all’interno di un teatro così importante è sicuramente un’esperienza unica, così come lo è stato poter incontrare e conoscere nuove persone e professionisti provenienti da un mondo diverso dal nostro”.

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