Home FixingFixing Fatture delle bollette energetiche: la protesta vola sui social media

Fatture delle bollette energetiche: la protesta vola sui social media

da Redazione

Contestati gli elementi di difficile lettura come i fattori moltiplicativi. L’idea: un opuscolo trasparente e comprensibile per “capire” i numeri (come in Italia).

Sportello energia bolletta

 

di Alessandro Carli

 

Prezzo unitario riformulato in base ai giorni-mese, fattori moltiplicativi, coefficiente K come elementi di difficile lettura. Tanto è bastato per scatenare il “popolo della tastiera” sammarinese che su Facebook ha criticato con toni accesi i “numeri” delle fatture inerenti le diverse forniture dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (luce, acqua, gas).

L’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici ha comunicato nei giorni scorsi che sul sito www.aass.sm è disponibile e usufruibile la nuova area ove l’utente può controllare e verificare i propri dati, le proprie fatture e i propri consumi.

Abbiamo voluto mettere a specchio le informazioni che ricevono i cittadini italiani e quelli sammarinesi.

Senza allontanarsi troppo dai confini di Stato, abbiamo “bussato” ad Hera. Sul suo portale è disponibile un pdf scaricabile in cui i clienti possono leggere con chiarezza tutte le “voci”. Consultando tale guida è subito evidente come Hera voglia fornire al cittadino-utente, all’insegna della trasparenza e della comprensibilità, uno strumento che seppur articolato accompagni nella comprensione delle diverse articolazioni della fattura al fine di far capire ciò che si sta pagando.

Sono invece un dedalo in cui è difficile districarsi le fatture dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici: i clienti sammarinesi infatti spesso non si “ritrovano”.

Molti prezzi unitari presenti non sono riscontrabili nelle diverse delibere tariffarie, ma attraverso apposita simulazione è facile notare come siano riformulati dal software gestionale dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici in base ai periodi di fatturazione. Tutto legale ovviamente, ma forse un po’ di trasparenza servirebbe a “far digerire” meglio gli importi da pagare.

Attualmente ogni fornitura erogata dallo Stato fa riferimento a una “legislatura” di norme, leggi e riferimenti che spaziano dal 2007 al 2019 e anche questo non aiuta il cittadino nel ripercorrere tutti i passaggi e meccanismi effettuati dall’Azienda nell’elaborazione delle fatture. Visto il malumore che è emerso sui social, abbiamo analizzato una bolletta elettrica sul portale dell’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici cercando delle risposte; abbiamo riscontrato delle difficoltà, in particolar modo sulla tassa per la raccolta dei rifiuti che dopo una approfondita ricerca sul web non risulta pubblicata.

Qualche punto di domanda si pone poi sulle fatture gas e energia elettrica, dove alla voce “Addizionale incentivi FER” non viene riportata la percentuale applicata che solo dopo approfondita ricerca troviamo pubblicata sul sito dell’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia.

Neppure sulla voce imposta di quietanza (0,15) non abbiamo trovato alcun riscontro in merito.

L’analisi della fattura del gas presenta inoltre una “quota fissa” di cui però, nonostante l’impegno, non si è trovato alcun riscontro.

Apprezzando l’innovazione apportata recentemente dall’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, al fine di una facile lettura di ogni singola fattura, nella nuova sezione potrebbe essere visualizzato da parte di ciascun utente “il dettaglio di calcolo” elaborato dalla stessa AASS in applicazione delle tariffe deliberate dall’Autorità di Regolazione per i Servizi Pubblici e l’Energia, ora mancante.

Per i meno tecnologici un opuscolo trasparente e soprattutto comprensibile potrebbe certamente agevolare la “lettura” delle fatture ed evitare così i malumori dei cittadini del Titano.

 

ECCO COSA PAGANO I CLIENTI


Prendendo come esempio le voci del servizio idrico, si può infatti notare come esse si articolano in “quota fissa”, “tariffa acquedotto”, “tariffa fognatura”, “tariffa depurazione” e “imposte”.

La quota fissa si paga indipendentemente dal consumo e copre una parte dei costi fissi che il gestore sostiene per erogare il servizio ed è addebitata in proporzione al periodo fatturato indicato. La tariffa acquedotto copre i costi del servizio grazie al quale l’acqua viene prelevata dalla fonte, potabilizzata e immessa nella rete idrica è variabile anch’essa e viene calcolata in base ai metri cubi d’acqua consumati e in base agli scaglioni annui di consumo. La tariffa fognatura copre i costi del servizio grazie al quale le acque superficiali (piovane) e le acque provenienti dal consumo dovuto alle attività umane vengono raccolte e convogliate nella rete fognaria fino all’impianto di depurazione e naturalmente varia in base ai metri cubi consumati. La tariffa di depurazione copre i costi del servizio grazie al quale le acque raccolte dalla fognatura vengono trattate e pulite per essere reimmesse nell’ambiente e cambia in base ai metri cubi consumati.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento