SAN MARINO – “Il senso di questa iniziativa risiede nel tentativo di rafforzare l’appartenenza alla nostra Università da parte di chi ha studiato qui”. Queste le parole con cui il Rettore dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino, Corrado Petrocelli, ha salutato i laureati dell’Ateneo chiamati a raccolta sabato 25 maggio per la ‘reunion’ degli Alumni andata in scena nella sede universitaria dell’Antico Monastero di Santa Chiara, dopo che il maltempo ha costretto l’organizzazione a rinunciare allo svolgimento dell’iniziativa in piazza della Libertà. Ai 23 ex studenti che si sono contraddistinti nei loro percorsi professionali dopo aver conseguito la laurea sul Titano negli ambiti del Design, dell’Ingegneria Gestionale e dell’Ingegneria Civile, nonché specializzazioni curate dai dipartimenti di Scienze Umane e di Storia, è stato consegnato il sigillo dell’Ateneo. “Uno dei nostri scopi principali era e rimane quello di trasmettere agli studenti la capacità di essere trasversali e flessibili in un mondo in cui le conoscenze cambiano rapidamente, affinché sappiano leggere e interpretare le complessità del futuro”, ha proseguito il Rettore ricordando gli oltre mille ragazzi e ragazze laureati in repubblica negli ultimi 20 anni. “Non siamo un Ateneo in cui si usa un vocabolario fatto di termini come ‘formazione’ e ‘prodotto’. Per noi al centro c’è l’educazione. Fra le altre cose abbiamo iniziato a parlare di etica e di coscienza civile con un percorso che ha portato all’istituzione della giornata nazionale dell’educazione alla cittadinanza a San Marino, nata su nostro stimolo. I nostri studenti rendono vivo questo Paese, e la festa di stasera serve a riaffermarlo”. Durante la cerimonia è intervenuto anche il Segretario di Stato per l’Istruzione e la Cultura, Marco Podeschi, che ha sottolineato la crescita registrata dall’Ateneo negli ultimi anni, definita “impetuosa”, e confermato l’impegno del governo sammarinese “perché questa Università si possa ancora di più rafforzare”.
Oltre alla cerimonia di consegna dei sigilli, nella cornice della Notte Bianca si sono svolti workshop, seminari, mostre e concorsi, fra i quali il Premio Mattia Tugnoli per la miglior tesi sull’innovazione sociale discussa nell’ultimo anno accademico, andato a Nicolò Tamagnini. Spazio infine a musica live e dj set sul Piazzale Lo Stradone.