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Editoriale: report Fitch? Servono progetti condivisi

da Redazione

Una congiuntura così grave e difficile richiede interventi incisivi e scelte profonde.

 

di Alessandro Carli

 

L’agenzia di rating Fitch ha pubblicato nei giorni scorsi il rapporto con cui è stato confermato al livello di “BBB-” il rating a medio-lungo termine della Repubblica di San Marino, con outlook “negativo”.

Fitch, in estrema sintesi, sostiene che vi sia una debole risposta politica alla crisi del settore bancario, una situazione finanziaria in difficoltà a causa di un’economia poco diversificata, alcuni problemi di qualità dei dati e una debole crescita del PIL.

Il giudizio che ha assegnato una delle “tre sorelle” (le altre due sono “Standard & Poor’s” e “Moody’s”), conferma che si sta procedendo con la politica del “day by day” e non invece con una prospettiva di medio-lungo periodo come richiede la situazione e sull’esempio di altri Paesi che hanno fatto appello a tutte le loro forze.

Il Paese deve trovare urgentemente la maniera di uscire da questa situazione stagnante.

Ma come fare? È evidente che una congiuntura così grave e difficile richiede interventi incisivi e scelte profonde che, per essere adottate, hanno bisogno di una larga condivisione.

Serve un ragionamento di sistema quindi, un tavolo in cui anche tutte le forze economiche e sociali siano convolte affinché le scelte siano condivise perché adeguate all’attuale contesto.

Nell’ultima sessione del Consiglio Grande e Generale si è assistito a un fatto inedito che fa intravvedere che forse qualcosa sta cambiando nel rapporto sino ad oggi assai aspro tra maggioranza ed opposizione.

Il riferimento è a due provvedimenti adottati all’unanimità: il cosiddetto Decreto “Salva banche” – con cui si è solo prorogato il blocco dei pagamenti di Banca Credito Industriale Sammarinese (CIS) per altri tre mesi, mentre tutti gli altri articoli di non poco conto sono stati rimandati a un confronto più ampio e approfondito – e poi all’Ordine del Giorno sull’Accordo di Associazione all’Unione Europea, sul quale si è trovata una sintesi per condividere il negoziato in corso e fare di chiarezza sulla direzione che il Titano intende percorrere e quindi sugli obiettivi da raggiungere.

Questi due “raggi di luce” fanno pensare che maggioranza e opposizione stiano facendo un tentativo per ricompattarsi di fronte alle grandi difficoltà che il Paese sta vivendo.

La speranza è che queste due rondini facciano davvero “primavera”.

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