SAN MARINO – Il 5 maggio è la Giornata Europea per la Vita Indipendente istituita dall’ONU in favore delle persone con disabilità.
“Vita indipendente”, come stabilisce la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, si riferisce all’assistenza autogestita, anche in forma autodeterminata, tramite un progetto personalizzato e un budget destinato direttamente alla persona disabile per l’assunzione di assistenti personali liberamente scelti e formati.
La Segreteria di Stato per la Sanità e la Sicurezza Sociale, in collaborazione con l’ISS e con la Commissione CSD ONU stanno ponendo la massima attenzione alle esigenze in divenire delle persone con disabilità ed hanno potenziato i propri sforzi per farsi carico di tale importante compito secondo quanto previsto dal Piano Sanitario e Socio Sanitario e in accordo con le Istituzioni preposte, le associazioni e le organizzazioni che operano in tale ambito.
“Impegnarsi per garantire condizioni di Vita Indipendente – spiega il segretario di Stato alla Sanità Franco Santi – significa garantire il diritto di tutte le persone con disabilità a vivere nella propria comunità, con la stessa libertà di scelta delle altre persone, adottando misure efficaci ed adeguate al fine di facilitare il pieno godimento di tale diritto e la loro piena integrazione e partecipazione nella società. Godere della Vita Indipendente è un Diritto che ha a che fare in primis con il concetto di essere, sentirsi persone come tutte le altre”.
Un gruppo tecnico di lavoro, di cui fanno parte la Segreteria di Stato per la Sanità, la Segreteria di Stato per il lavoro, i servizi socio-sanitari, la Commissione CSD ONU e le associazioni di volontariato, è al lavoro per affrontare il tema delle grandi disabilità, degli interventi messi in atto in Repubblica per farvi fronte e di come il potenziamento della soggettività, alla vita concreta, adulta e quotidiana delle persone disabili, in particolare di quelle a grande rischio di isolamento, restituisca contrattualità sociale con familiari, amici, collettività, per una vera possibilità di inclusione sociale.
“L’Istituto per la Sicurezza Sociale – dichiara il Direttore Generale Andrea Gualtieri – dedica molta attenzione ai bisogni delle persone con disabilità e nelle linee guida del nuovo Atto Organizzativo è previsto proprio il potenziamento dei percorsi e delle reti assistenziali per assicurare una presa in carico globale della persona in base ai propri bisogni attraverso anche l’implementazione delle reti assistenziali”
La vita indipendente può essere considerata sia una filosofia, che un atteggiamento oppure in sintesi il rispetto per se stessi e l’autoderminazione. È un modello di vita che ha l’obiettivo di garantire il diritto all’assistenza personale autogestita – ribadisce il Presidente della Commissione CSD ONU Maurizio Ceccoli – e di permettere al maggior numero di persone con bisogno di assistenza di esercitare il controllo sui servizi nelle varie situazioni. Essere protagonisti della loro vita, reclamando non solo il diritto, ma la possibilità reale di decidere, scegliere e progettare”.