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Spopola il vino biologico: Bioagrotech protagonista

da Redazione

L’azienda sammarinese al Vinitaly per presentare i nuovi prodotti. Privitera: “Le nostre basi? Ricerca, innovazione e rispetto per l’ambiente”.

Bioagrotech Vinitaly gruppo

 

di Daniele Bartolucci

 

Il Vinitaly si conferma ancora una volta la fiera internazionale più importante del settore, con 120mila visitatori da tutto il mondo. In verità, limitare ad un unico settore questa manifestazione sarebbe un errore, visto che ai viticoltori e produttori sono collegati ormai svariati ambiti imprenditoriali, dalla meccanica alle tecnologie più evolute, compresa l’industria 4.0, che a Verona chiamano tutti “agricoltura 4.0” ovviamente. Una filiera enorme, ben rappresentata al Vinitaly dalle 4.600 aziende che sono arrivate a Verona per esporre i loro prodotti e brand, insieme alle più importanti realtà vinicole provenienti da oltre 30 Paesi diversi. Tra loro anche la Bioagrotech di San Marino, l’azienda impegnata da anni nella continua ricerca, produzione e commercializzazione di fertilizzanti e substrati organici e minerali ideali per le esigenze dell’agricoltura biologica e biodinamica. “È il quarto anno che abbiamo avuto il piacere di esporre i nostri prodotti a questa importante fiera che è il Vinitaly”, spiega Alessio Privitera, Amministratore di Bioagrotech Srl. “Tantissimi i consumatori che ci sono venuti a trovare al nostro stand, a dimostrazione di come Bioagrotech sia entrata a far parte del loro percorso agronomico. Grande interesse anche da parte di chi invece non ci conosceva, prova di quanto lo sguardo dell’agricoltura sia sempre più rivolto al biologico”.

 

SPOPOLA IL BIOLOGICO TRA I PRODUTTORI DI VINO


Proprio il biologico, inteso come qualità ma anche trasparenza nei processi produttivi e rispetto per l’ambiente è stato il protagonista assoluto di questa edizione 2019 del Vinitaly: le etichette di vini biologici aumentano di anno in anno e quest’anno quasi 3.300 su 18 mila etichette presenti nella lista della fiera erano vini biodinamici o realizzati con tecniche di agricoltura biologica. L’offerta cresce e la fiera l’accompagna, tanto che è stato creato un nuovo spazio, l’Organic Hall, dedicato proprio ai vini biologici prodotti secondo la normativa europea, che a sua volta accoglie il VinitalyBio, organizzato in collaborazione con Federbio e la collettiva dell’associazione Vi.Te, che da sette anni collabora con Veronafiere per rappresentare i vini artigianali.

 

“DAI FERTILIZZANTI ALLA DIFESA DELLE PIANTE”

 

“Ricerca, innovazione e rispetto per la natura sono da sempre le basi che ci hanno portato a sviluppare i nostri prodotti biologici”, spiega ancora Privitera, “volti non solo alla fertilizzazione per un’equilibrata nutrizione di tutte le piante, ma anche alla difesa delle stesse. Elementi più che mai importanti oggi, dove la ricerca di soluzioni biologiche di qualità è sempre più ampia”. Nel 2006, come noto, Bioagrotech ha scoperto la Zeolite Cubana, roccia vulcanica formatasi a Cuba milioni di anni fa dall’incontro della lava con l’acqua di mare. Quella di Bioagrotech è però l’unica zeolite in commercio composta da una miscela di due zeoliti naturali: Clinoptilolite e Mordenite. Ad esempio, la ‘Zeolite Cubana Bio’ è un corroborante potenziatore delle difese naturali delle piante a base di polvere di roccia vulcanica ideale per l’utilizzo sulla vite. Infatti, oltre a diminuire l’umidità residua e impedire quindi il proliferare di funghi, aiuta la cicatrizzazione delle ferite, migliora la shelf life e previene le scottature. Ma non solo: è anche un ottimo aiuto nella lotta alla botrite e allo iodio ed è molto efficace contro le infestazioni di tignoletta, cocciniglie, afidi e tripidi. Un prodotto ottimale, quindi, per il produttore che sceglie un percorso biologico per le proprie coltivazioni. Le statistiche dicono che siano sempre di più questi produttori e i dati del Vinitaly hanno confermato questo trend. Un mercato in crescita su cui Bioagrotech è pronta a sviluppare nuovi prodotti e nuovi servizi, come lascia intendere l’Amministratore dell’azienda, galvanizzato dal successo riscosso a Verona e soprattutto ai tester di Zeolite Cubana distribuiti ai tanti visitatori dello stand: “Siamo molto soddisfatti dei traguardi raggiunti fino ad ora. Per il futuro”, annuncia Privitera, “volgeremo sicuramente l’occhio anche al piccolo consumatore”.

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