“Un’apertura importante, una vittoria: grazie al lavoro fatto da Tria e dagli uffici, la Commissione europea per la prima volta riconosce il carattere sociale” dei rimborsi ai risparmiatori vittime dei crack bancari. Lo dice il sottosegretario dell’Economia Massimo Bitonci (Lega), che ha seguito dalla prima ora la cabina di regia per gli indennizzi ai risparmiatori: “I tempi sono rapidissimi: domani in Consiglio dei ministri ci sarà la modifica alla Legge di bilancio nel decreto legge Crescita – spiega a Radiocor – e appena sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale, sarà emanato il decreto ministeriale; per la Commissione dei nove esperti sono previsti tempi brevi e già entro la fine di maggio sarà on line il Portale per presentare le domande dei risparmiatori”. Presso la presidenza del Consiglio è aperto un tavolo tecnico “per accogliere il più possibile il contributo delle associazioni”, dice Bitonci, soprattutto sul decreto che conterrà “criteri della tipizzazione, per categoria e non singolo per singolo”. Si tratta, dunque di un “doppio canale flessibile: quello diretto, per rimborsi massivi e forfettari, con i due parametri dei 35 mila euro di reddito o 100 mila di patrimonio mobiliare, che sono slegati – chiarisce Bitonci – e questo allarga molto la platea; per la parte che rimane fuori c’è una preventiva tipizzazione per categorie che stiamo mettendo a punto, una procedura semplificata che assicura una garanzia anche a chi è sopra quei parametri”. Il voto per alzata di mano alla riunione con le associazioni dei risparmiatori “è un gesto concreto” che dimostra l’approvazione di un percorso il più condiviso possibile, osserva Bitonci, lasciando la porta aperta a chi ha votato contro, nell’ambito della messa a punto delle norme attuative del Fondo indennizzo (Fir).
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