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Ancora in contrazione i consumi delle famiglie sammarinesi

da Redazione

Sia internamente che all’esterno si spende di meno. Serve una “SMaC” per le imprese per rilanciarla. “Carta fiscale”: non sono ancora pubblici i ricavi delle imprese.

SMAC Tabella grafico

 

di Alessandro Carli

 

Si contraggono i consumi delle famiglie sammarinesi, sia internamente che esternamente (complessivamente la contrazione è stata di oltre 3 punti percentuali), così come i risparmi (52,9% del totale) e la percentuale di reddito medio risparmiato (pari al 22,1%). Un trend “negativo” che emerge anche dai “volumi” della SMaC Card, che recentemente ha compiuto da poco 10 anni di vita: era l’estate del 2008 quando il Congresso di Stato lanciò lo strumento di incentivazione nato per mantenere elevato il livello dei consumi privati interni al Paese.

 

SCENDONO LE TRANSAZIONI


A distanza di due lustri “l’effetto SMaC” sembra si sia affievolito: per il secondo anno di seguito difatti (2017-2018) si è registrato una diminuzione dell’utilizzo della carta nel circuito “scontistica”. Negli ultimi cinque anni (dal 2014 al 2018, periodo gennaio – settembre) le transazioni si sono contratte del -4,7% mentre gli importi transati sono aumentati dello +0,3%. Questa discrepanza tra l’andamento delle transazioni e quello degli importi, è dovuta principalmente dall’aumento del prezzo dei carburanti; questi ultimi, infatti, rappresentano circa un quarto delle transazioni e degli importi del circuito “Sconti”. Escludendo dall’analisi la categoria carburanti si comprende meglio il reale andamento della SMaC, con una netta diminuzione degli importi transati (-3% nel 2018) e con un ancor più marcato decremento delle transazioni (-7% nel 2018). Il motivo principale di questo andamento risiede nella fuoriuscita degli esercenti dal circuito promozionale, che avviene in maniera costante dal 2015. La maggior parte degli operatori economici che escono dal circuito promozionale, aderiscono al circuito definito spesa fiscale, che permette l’utilizzo della carta come strumento di pagamento P.O.S. e come registrazione fiscale, ma non effettua sconti al cliente. SMaC fiscale quindi, con un neo: nonostante il largo utilizzo, non sono ancora noti i ricavi delle imprese.

Ovviamente lo strumento, a distanza di 10 anni, va ripensato o perlomeno ricalibrato. Perché non realizzare per esempio una SMaC Card per le imprese? Siamo certi che potrebbe dare un’importante linfa al progetto, invertendo la tendenza.

 

LE CARTE ATTIVE


Interessante anche il trend del numero delle carte attive; a settembre 2018 (ultimo dato disponibile) erano attive 64.512 carte e in modo particolare, 28.728 (per un valore pari al 44,5%) erano intestate a soggetti che provengono da San Marino, mentre 35.325 carte a soggetti che provengono dall’Italia, per un valore pari a 54,8%.

Per quanto riguarda la distribuzione all’interno del territorio sammarinese, i dati rispecchiano proporzionalmente la concentrazione della popolazione suddivisa nei castelli.

Considerando il territorio italiano, la maggior parte delle carte attive sono intestate a soggetti che provengono da Rimini (9.253 carte), seguono con numeri più modesti altri comuni limitrofi. Analizzando, invece, la diffusione delle carte rispetto agli abitanti di ogni comune, quelli limitrofi hanno un’elevata percentuale di carte attive, arrivando sino al 44% di Monte Grimano Terme.

Al momento della sua introduzione la SMaC (il dato è riportato in “Indagine sui Consumi e lo stile di vita delle famiglie”, il report annuale dell’Ufficio Informatica, Tecnologia, Dati e Statistica) ha sensibilmente aumentato la proporzione dei consumi in territorio, passati dal 72,5% del 2007 al 75% del 2013. Con l’introduzione delle registrazioni SMaC per fini fiscali il primo gennaio 2015 e con il cambiamento delle categorie di sconto qualche mese dopo, e l’uscita progressiva degli esercenti dal circuito promozionale, la percentuale di spesa in territorio da parte dei sammarinesi è progressivamente diminuita, tornando vicina ai livelli pre-SMaC. Occorre quindi intervenire…

 

IL CONTRIBUTO STATALE


Nel 2017, lo Stato ha contribuito al circuito promozionale SMaC con 8.236.746,24 euro, di cui il 70,3% sono stati destinati per i carburanti, unica categoria in cui lo Stato contribuisce alla copertura intera dello sconto.

La seconda categoria in cui lo Stato partecipa maggiormente allo sconto (per un 75% rispetto al 25% dell’esercente) è quella dei generi alimentari, con 1.278.997,51 euro, pari al 15,5% del totale. Il restante 14,2% di contributo dello stato è suddiviso in tutte le categorie rimanenti.

Nella categoria della “Pubblica Amministrazione” rientrano le farmacie, pertanto la quota esercente (202.535,41 euro) è tutta a carico dell’ISS.

 

LE ALIQUOTE


Gli sconti, a seconda dei settori, vanno dal 2% al 10%. L’elenco completo sul sito www.sanmarinocard.sm

 

IL LIMITE MASSIMO

 

Il limite massimo di credito accumulabile sulla SMaC Card, sommando il credito da sconti e il credito da ricarica, è di 5.000 euro. Le ricariche sulla SMaC Card avvengono presso gli Istituti di Credito sammarinesi.

 

LE BANCHE SMAC


Attualmente gli istituti partner del progetto SMaC Card sono: Cassa di Risparmio, Banca Sammarinese di Investimento, Banca di San Marino e Banca CIS.

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