Home FixingFixing Sensibili progressi nei sistemi di sicurezza sociale del mondo

Sensibili progressi nei sistemi di sicurezza sociale del mondo

da Redazione

Il nuovo rapporto dell’ILO però avvisa che ci sono ancora lacune. I problemi principali: l’accesso all’assistenza e i costi piuttosto elevati.

 

“La protezione sociale si è dimostrata valida per le società e le economie. L’OIL è pronta ad aiutare i paesi a superare gli ostacoli che ancora si frappongono alla realizzazione di una protezione sociale sufficiente per tutti” ha spiegato di recente Emmanuelle St-Pierre Guilbault, specialista legale presso il dipartimento internazionale degli standard di lavoro dell’ILO, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro a cui l’Associazione Nazionale Industria San Marino aderisce da tempo.

Oltre la metà della popolazione mondiale non ha accesso all’assistenza sanitaria essenziale e solo il 29% ha una copertura previdenziale completa, secondo una nuova relazione dell’Organizzazione internazionale del lavoro sull’attuazione della protezione sociale in più di 100 paesi.

Globalmente, solo il 68% delle persone in età pensionabile riceve una qualche forma di pensione, e in molti paesi a basso reddito questo scende a solo il 20%. Meno del 60% dei paesi ha riferito di avere schemi o benefici per garantire la sicurezza del reddito per i bambini.

I risultati sono arrivati nel sondaggio generale 2019, compilato dal Comitato di esperti dell’ILO sull’applicazione delle convenzioni e raccomandazioni (CEACR). Il documento si concentra sulla Raccomandazione sui Piani di Protezione Sociale dell’ILO, che richiede la sicurezza del reddito di base e le garanzie sanitarie essenziali dall’infanzia alla vecchiaia. Mira inoltre a incoraggiare livelli più elevati di protezione per il maggior numero possibile di persone, il prima possibile.

Il documento ha rilevato che mentre la copertura sanitaria universale è stata raggiunta in molti paesi ad alto e medio reddito, in molti paesi la popolazione ha accesso solo a determinate componenti dell’assistenza sanitaria.

I principali deficit nell’accesso all’assistenza sanitaria riguardano il sottofinanziamento della protezione della salute, la carenza di operatori sanitari e l’elevata percentuale di pagamenti diretti. Ciò si traduce in un aumento del rischio di impoverimento e difficoltà finanziarie, che si trova in tutte le regioni del mondo.

Il rapporto afferma che sono necessari maggiori sforzi per stabilire una copertura sanitaria universale sia nella legge che nella pratica, compresa la riassegnazione dei budget e un aumento del numero di operatori sanitari.

Permangono anche lacune importanti nella definizione della sicurezza del reddito di base. La relazione raccomanda che i paesi stabiliscano obiettivi chiari, con scadenze precise, per estendere un’adeguata protezione sociale per tutti, coprendo i bisogni primari. Tali politiche dovrebbero essere modellate attraverso un dialogo inclusivo ed efficace con le organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonché con altre parti interessate.

La questione della copertura universale della protezione sociale è anche la chiave per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile in particolare gli obiettivi che riguardano la fine della povertà e della disuguaglianza, la salute e il benessere, il lavoro dignitoso, la crescita economica, la pace, la giustizia e istituzioni solide.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento