Home categorieComunicati Stampa Garanzie sui fondi pensione, ancora nessuna risposta dal Governo

Garanzie sui fondi pensione, ancora nessuna risposta dal Governo

da Redazione

SAN MARINO – Non è arrivata nessuna rassicurazione né risposta concreta da parte del Governo alle insistenti e pressanti richieste della CSU di garanzie sui fondi pensione, neanche nell’incontro dello scorso venerdì pomeriggio. Già la convocazione dell’incontro lasciava presagire che il Governo volesse dirottare l’attenzione unicamente sul “salvataggio delle banche” piuttosto che sulla esigenza prioritaria di assicurare le massime garanzie ai 507 milioni di risparmi previdenziali dei lavoratori e dei pensionati allocati negli istituti di credito sammarinesi.

Intanto questa è la fotografia dello stato economico delle banche (secondo dati di Banca Centrale): su una raccolta complessiva di 5,5 miliardi, 3,9 miliardi sono rappresentati da raccolta diretta, mentre 1,6 miliardi sono investiti in titoli (raccolta indiretta); 2,8 miliardi sono costituiti da impieghi alla clientela, e quindi sono effettivamente utilizzati, mentre 1,6 miliardi sono crediti di dubbia solvibilità.

Inoltre il patrimonio netto della banche sammarinesi ammonta complessivamente a 328 milioni; un valore nettamente inferiore rispetto ai 507 milioni di Fondi pensionistici tra primo e secondo pilastro previdenziale. Ciò infatti significa, in termini quantitativi, che le risorse previdenziali sono 1,6 volte maggiori rispetto al patrimonio delle banche. Con questi numeri, i fondo pensionistici non sono assolutamente garantiti!

Nell’incontro la CSU ha nuovamente sollevato la problematica di Banca CIS, per la quale tra due settimane (23 aprile) scade l’ultimo termine del blocco dei pagamenti. La CSU insiste nel chiedere se si stanno delineando delle soluzioni accettabili o se si sta andando verso la liquidazione coatta dell’istituto di credito.

I numeri di Banca CIS sono importanti: ha una raccolta di 700 milioni e vi sono depositati oltre 100 milioni di Fondi Pensioni. Circolano le ipotesi più svariate: l’accorpamento a Cassa di Risparmio, lo “spacchettamento”, nonché la presenza di ipotetici e non meglio precisati gruppi finanziari interessanti al subentro. Ma anche rispetto a questo quesito dal Governo non è arrivata nessuna risposta!

La CSU ha altresì chiesto se corrisponde al vero l’ipotesi che sia in atto un’operazione che prevede di trasformare in Bond il credito d’imposta delle banche, come consigliato recentemente dal Fondo Monetario Internazionale.

Oltre a ciò, la delegazione CSU ha messo in evidenza che Banca Centrale è in possesso di titoli e obbligazioni per un ammontare che supera i 150 milioni di euro, di cui oltre 100 milioni non immobilizzati: la CSU chiede che queste risorse siano messe a garanzia dei Fondi pensionistici investiti in Banca CIS. Anche rispetto a questa richiesta, molto concreta e specifica, il Governo non ha fornito nessuna risposta.

Da parte sua lo stesso Esecutivo sembra tenere in considerazione quasi esclusivamente, quale base di discussione, la proposta di ABS che prevede la creazione di un veicolo pubblico in cui far confluire tutti gli NPL e nello specifico di usare i Fondi pensioni per acquistare NPL garantiti dagli immobili. Una proposta, quest’ultima, che la CSU non può assolutamente condividere, senza assolute garanzie di ritorno degli stessi Fondi. Mentre il Governo, anche se non ha espresso una condivisione esplicita, in sostanza non sembra essere in realtà poi così contrario… La maggioranza che lo sostiene, invece, attraverso recenti comunicazioni ha espresso un parere favorevole.

La CSU non usa mezzi termini: proseguire il confronto sul sistema bancario predisposto dal Governo ha senso solo se viene posto prioritariamente l’obiettivo di salvaguardare con le massime garanzie tutti i fondi pensionistici del primo e secondo pilastro allocati nelle banche, per assicurare il diritto alla pensione agli attuali e alle future generazioni di pensionati.

Il dibattito su questi stessi temi prosegue, coinvolgendo la cittadinanza, con la conferenza pubblica in programma domani sera alle 21.00 presso la sala Montelupo di Domagnano, dal titolo “Fondi pensione e sistema bancario: il Paese vuole sapere!”.

Alla pubblica serata su questi temi così attuali e scottanti intervengono Pasquale Valentini (PDCS), Roberto Giorgetti (Repubblica Futura), Giuliano Tamagnini, Segretario CSdL, e Gianluca Montanari, Segretario CDLS.

Tutti i cittadini sono invitati a partecipare.

 

CSU

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento