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Il punto di incontro tra gli studi e le necessità delle aziende

da Redazione

Si è conclusa la seconda edizione di “Università e impresa: una sfida sinergica”. ANIS, William Vagnini: “La formazione è il motore dell’innovazione e della crescita”.

ANIS UNIRSM 7

 

di Alessandro Carli

 

“L’Università deve contribuire in maniera determinante allo sviluppo economico e sociale del territorio e anche alla sua competitività”. Il ruolo dell’Ateneo di San Marino, come ha spiegato il Rettore Corrado Petrocelli nell’introdurre l’evento “Università e impresa: una sfida sinergica” del 21 marzo, è ben chiaro, così come “il percorso in comune tra le imprese. L’Università – così ancora il Rettore – deve ascoltare le richieste delle aziende e le aziende devono sapere che oggi la preparazione dei profili professionali deve essere trasversale”.

Impegno dell’Ateneo locale sarà quindi quello di pensare e mettere in campo una serie di “percorsi formativi nuovi”, attenti a recepire le necessità e le esigenze” del mondo del lavoro. “Questa iniziativa (che si è aperta con gli interventi del Segretario di Stato Marco Podeschi, di Riccardo Varini del Corso di laurea in Design, Francesca Dezi del Corso di laurea in Ingegneria Civile, Massimo Bertolini del Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale, Luca Tomesani, responsabile del Centro di Competenza Bi-Rex e Karen Venturini, Delegato innovazione UNIRSM e che è poi proseguita con il matching tra i laureati e le imprese, ndr) è l’unica risposta possibile alla crisi, l’unica prospettiva. Per una crescita reale del Paese – ha concluso – serve una visione a medio-lungo periodo”.

“L’Università e l’industria – ha raccontato alla platea il Segretario Generale di ANIS William Vagnini – sono comunità diverse con soggetti, statuti, sistemi e paradigmi diversi, ma oggi a nessuno può sfuggire l’importanza crescente del sapere come risorsa individuale e collettiva. Così come a nessun imprenditore può sfuggire il rapporto strettissimo che corre tra conoscenza e impresa. Il termine ‘conoscenza’ ci parla di un sapere evoluto, di grande respiro, che non si accontenta della superficie ma pretende di raggiungere la profondità, di individuare e creare connessioni, di permeare tutti gli aspetti della società. Ma soprattutto di abbracciare la complessità nella quale ci troviamo a vivere e operare. In questo quadro di complessità crescente, acutizzata del ritmo martellante delle trasformazioni, per promuovere la crescita e l’occupazione servono innovazione, istruzione e ricerca: il cosiddetto ‘triangolo della conoscenza’. C’è una linea di coerenza nell’ANIS dove abbiamo sempre fortemente creduto nel valore dell’istruzione e della formazione, e dunque abbiamo sempre confidato nel ruolo e nel prestigio dell’Università come istituzione nodale per lo sviluppo sociale ed economico del Paese. E poiché siamo convinti che la prosperità delle economie di tutto il mondo dipenderà in modo sempre più inscindibile dallo sviluppo e dall’integrazione di conoscenze differenti, ci siamo prodigati sul tema della formazione come potente motore dell’innovazione e della crescita”.

Il Segretario Generale di ANIS ha poi spiegato che “nella contingenza di questa difficilissima ripresa economica, non è sopra le righe definire di fondamentale importanza l’impegno di sviluppare questo dialogo aperto e di concretizzare un altro ‘triangolo virtuoso’, tutto sammarinese, formato da sistema universitario, sistema produttivo e autorità governative. Un triangolo che implica il progresso dell’innovazione sociale, culturale, tecnologica ed economica del Paese. La cooperazione tra le tre componenti di questo triangolo è uno strumento essenziale nella ‘capitalizzazione della conoscenza’ e garantisce una maggiore competitività grazie a un’azione finalmente sinergica”.

 

ANIS UNIRSM 8

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