Home FixingFixing Il suono del futuro nella nuova “casa” di Fox NG

Il suono del futuro nella nuova “casa” di Fox NG

da Redazione

Progetto concluso da Proaudio a Roma, dopo quelli di Londra e Monaco. Francesca Bianco: “Un concentrato di tecnologie in un palazzo dell’800”.

Francesca Bianco Proaudio consulting

 

di Daniele Bartolucci

 

Si è completato nelle scorse settimane il trasferimento degli uffici di Fox Networks Group Italia al terzo e quarto piano di Palazzo Marignoli, in Piazza di San Silvestro, a Roma, nel cuore del Rione I, Trevi (nel cuore di una delle ZTL più blindate d’Europa, per dare l’idea delle difficoltà di “cantiere”): si tratta infatti di un edificio di fine ‘800 di proprietà di Allianz Spa e oggetto di una importante ristrutturazione, ancora in corso sugli altri piani. E ancora una volta – dopo Londra e Monaco – Fox Networks Group si è affidata all’esperienza e alle capacità di Proaudio Consulting, l’azienda sammarinese specializzata in ingegneria e costruzioni in acustica, che ha chiamato al progetto, ancora una volta la Studio Sound Service, di Firenze, azienda partner di progettazione acustica.

 

DA PALAZZO D’EPOCA A CENTRO TECNOLOGICO

 

“Lavorare per Fox Networks, uno dei brand più blasonati nel mondo del broadcast, significa competere al livello più alto possibile e siamo onorati di essere stati scelti ancora una volta per i loro studi. La sfida più grande”, racconta Francesca Bianco, CEO della Proaudio, “è stata quella di realizzare una location storica un cuore di tecnologia all’avanguardia. Stiamo parlando di un palazzo di fine ‘800 destinato al residenziale, commerciale al massimo; una struttura non certo pensata per ospitare la costruzione d’importanti isolamenti acustici, fatti di massa, soprattutto. Fin dall’inizio, quindi, abbiamo dovuto accompagnare questa ristrutturazione coordinandoci con i tecnici incaricati per raggiungere gli standard richiesti: un lavoro di progettazione iniziato circa 2 anni fa e concluso, vista la valenza del progetto, in tempi record. Siamo stati, di fatto, l’acoustics contractor, se così si può dire, con la responsabilità del budget, del risultato e dei tempi: siamo entrati in cantiere il 23 aprile 2018, con l’obbligo di rispettare la scadenza, fissata inderogabilmente al 1 ottobre, alle ore 9”.

L’incarico riguardava nello specifico la progettazione e costruzione dal grezzo di due ambienti, progettazione acustica in primis: isolamento per la sala CED, isolamento e trattamento per l’audio facility (4 regie, 2 sale di ripresa, due sale Avid), quindi la progettazione degli impianti “a servizio” di entrambi gli ambienti. “Senza dimenticare”, aggiunge Bianco, “la fornitura dei sistemi d’ascolto e dell’equipment utile a integrare quanto già di proprietà Fox, per incontrare i requisiti necessari alle nuove sale, che abbiamo affidato alla nostra divisione SMAPaudio”.

L’altro problema da affrontare è stata la logistica: “Dalla vecchia sede di Via Salaria, già Sky, fuori città, Fox ha scelto di trasferirsi a Palazzo Marignoli, in pieno centro a Roma, non certo la zona più facile da raggiungere, figuriamoci con i mezzi da lavoro. Abbiamo dovuto perfino richiedere mezzi più piccoli per il materiale, per arrivare in cantiere. Difficile e faticoso, ma altamente sfidante”, commenta Francesca Bianco, evidentemente soddisfatta.

 

NEL BROADCAST L’INNOVAZIONE ATMOS


Nella nuova sede di Fox Networks Group Italia, come detto, è stato concentrato un mix di tecnologie (costruttive e di elettroacustica) all’avanguardia, sia per quanto riguarda il broadcasting vero e proprio (4 sale regia, 2 sale di registrazione oltre ad una sala apparati che occupa il cuore del quarto piano) sia per le innovazioni che si stanno affacciando sul mercato domestico e mobile solo ora, come l’Atmos, l’audio 3D. “In questo caso”, prosegue Francesca Bianco, “abbiamo lavorato con Dolby Labs sin dalle prime bozze di progetto per predisporre gli studi Fox italiani alla certificazione Atmos Home Entertainment ben prima che ne esistesse anche solo un embrione: cosa che li pone davanti a tutti gli altri in questa corsa tecnologica. L’obiettivo, ormai reale, è quello di non limitare più l’Atmos ai cinema specializzati, che sono pochissimi, ma renderlo fruibile ovunque, in casa o anche su un semplice smartphone. Per noi addetti ai lavori, è una rivoluzione, perché Atmos permette di dare tridimensionalità ai suoni, grazie alla possibilità di riconoscere e distinguere se sono vicini, lontani o in movimento. La stessa rivoluzione che abbiamo visto con il video in 3D, ma con il suono sarà ancora più coinvolgente e realistica. Si potrà sentire cadere la pioggia dall’alto o ascoltare un’auto che si avvicina da un lato piuttosto che da un altro”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento