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Ente Cassa di Faetano: la nuova governance fa il punto sul primo mese di attività

da Redazione

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SAN MARINO – Ad un mese dalla sua nomina, il nuovo Consiglio di Amministrazione dell’Ente Cassa di Faetano fa il punto della situazione. Serrato il confronto con la governance di Banca di San Marino su linee di indirizzo condivise, mirate allo sviluppo del Gruppo e ad un rinnovato coinvolgimento della base sociale e del personale.

La nuova Governance dell’Ente Cassa di Faetano, nominata dall’Assemblea Soci il 24 febbraio scorso, si è ufficialmente insediata nella prima seduta del Consiglio di Amministrazione in data 4 marzo. Nell’occasione è stato nominato Vice Presidente il Consigliere Joseph Guidi.

In data 6 marzo, previa deliberazione unanime dei Cda dell’Ente e di Banca di San Marino Spa, è stato approvato un accordo per la cessazione del rapporto col Direttore Generale, Amministratore Delegato e Presidente ABS in carica, ponendo così fine ad un contenzioso impegnativo – ed alquanto oneroso – per l’istituzione bancaria, a causa di un contratto di lavoro molto sbilanciato a favore del dirigente. L’accordo intercorso fra le parti prevede ogni forma di incompatibilità col sistema creditizio e finanziario sammarinese sino alla data del 31 luglio 2020, nessuna manleva è stata rilasciata.

Il nuovo Consiglio dell’Ente ha incontrato diverse volte sia il Presidente che il Cda di Banca di San Marino Spa, per confrontarsi su alcune tematiche di interesse comune, relative al potenziamento ed allo sviluppo del Gruppo bancario. In particolare, da parte dell’Ente, sono state illustrate le line guida contenute in un documento d’indirizzo programmatico della proprietà.

Si è ragionato sui temi del potenziamento della base sociale (Soci e Azionisti) e sul suo coinvolgimento nell’attività dell’Ente e della Banca; su un piano industriale che sappia cogliere le peculiarità e le esperienze professionali delle risorse umane, in un quadro di iniziative che tengano particolarmente conto della necessità di instaurare un nuovo rapporto e approccio relazionale con i dipendenti, valorizzando le esperienze maturate nel contesto del rapporto con la clientela.

L’argomento di un coinvolgimento del personale – in una rivista e potenziata organizzazione aziendale – è fondamentale, non solo per lo sviluppo ma anche per ragionare sui costi che hanno necessità di essere calati e calibrati alla realtà economica e finanziaria in cui il gruppo bancario si trova ad operare.

Particolare attenzione andrebbe riservata ad una revisione del costo del lavoro. Certamente le OOSS con i propri aderenti si faranno parte propositiva per raggiungere obiettivi di comune interesse. Su questo tema l’Ente ha chiesto con vigore e forza alla Governance Bsm un particolare impegno, che deve trovare sbocco in una consapevolezza di entrambe le parti.

Le linee di indirizzo circa il piano industriale indicato al Gruppo Bsm, hanno evidenziato anche altri aspetti molto importanti di ripresa dell’attività che sinteticamente si riferiscono a:

– aumento della massa critica;

– riappropriazione del ruolo che il Gruppo aveva nella business del Leasing;

– implementazione della clientela;

– politiche al credito particolarmente mirate su imprese che sviluppano economia e occupazione in territorio;

– sensibile riduzione dei costi generali e del management;

– piano industriale definito in precise azioni che devono essenzialmente produrre risultati e che, in mancanza di questi, andranno ripensate;

– operazioni importanti per il Gruppo Bsm ma che si configurano anche come operazioni di sistema, relative a una politica incentivante il rientro dei capitali derivanti da economia sammarinese (redditi che provengono da imprese, famiglie e lavoro sammarinesi);

– formule di valorizzazione del patrimonio immobiliare edilizio e rivitalizzazione del mercato inerente, adottando provvedimenti che portino ad una riqualificazione anche ricorrendo al sistema del credito agevolato;

– dare finalmente attuazione ad aspetti importanti della vigilanza e del supporto bancario all’erogazione del credito, quali la centrale rischi e una vigilanza collaborativa con l’Italia, raggiungendo da subito l’obiettivo del Memorandum con Banca d’Italia, finalizzato alla reciprocità operativa fra i due stati, con doverosa richiesta di rispetto dei criteri di proporzionalità;

– adottare politiche finanziarie e creditizie che portino ad equilibrare il mercato della raccolta avvicinandolo ai valori del mercato europeo;

– il Gruppo non disdegna operazioni di sistema purché collocate in un quadro di sviluppo, con partner decisamente efficienti e proiettati al futuro;

– l’Ente, nel confronto con la Governance Bsm, ha tenuto a sottolineare che intende esercitare appieno il ruolo di controllante del Gruppo. A tale scopo desidera conoscere periodicamente i dati andamentali della società: è un diritto-dovere della proprietà per un sistema che garantisca trasparenza, legalità, consapevolezza nell’impiego dei capitali di terzi che hanno necessità di risposte precise e chiare a tutela degli interessi degli Azionisti e dei Soci proprietari;

– Sia l’Ente che il Gruppo Bsm sono fortemente motivati nel potenziare reputazione, credibilità e fiducia nel sistema, convinti che questi siano gli elementi necessari e verificabili da parte di investitori che intendano usare la piattaforma economica, istituzionale, giuridica e tributaria della Repubblica per il loro business.

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