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San Marino, “le imprese cercano figure tecniche specializzate”

da Redazione

L’incontro tra i ragazzi del biennio dell’ITI e il mondo del lavoro. Le parole di Vagnini (ANIS), Esposito, Zafferani, Francini e Gasperoni.

ITI gruppo

 

di Alessandro Carli

 

Dall’ultimo sondaggio voluto dall’Ufficio Politiche Attive del Lavoro della Repubblica di San Marino e dedicato alle esigenze di professionalità che hanno le imprese del territorio emerge che tra le figure più richieste (e che non si trovano) ci sono quelle dei periti meccanici, elettronici e elettrotecnico.

È partito da qui l’incontro ospitato nell’Aula Magna del Liceo Economico di San Marino il 7 marzo e che ha visto le classi prime e seconde dell’Istituto Tecnico Industriale del Titano “a lezione” di futuro, quindi di prospettive e di possibilità.

 

Le testimonianze dei protagonisti

 

“Crediamo sia fondamentale sapersi orientare nel mercato della formazione e del lavoro – ha esordito il Preside dell’ITI, Giacomo Esposito -. Per questo sono stati chiamati alcuni professionisti che operano in diversi settori. Professionisti che possono fornire utili indicazioni per far sì che gli studenti possano trovare la professione che incontra e soddisfa le loro aspettative”.

“Tra poco – così il Segretario di Stato al lavoro Andrea Zafferani – sarete chiamati a dover scegliere che indirizzo prendere. Il sondaggio dell’Ufficio Politiche Attive del Lavoro della Repubblica di San Marino è uno strumento che serve per capire le esigenze ‘professionali’ delle imprese ma allo stesso tempo per poter aiutare i ragazzi a individuare quali specializzazioni sono più richieste dal tessuto imprenditoriale del nostro Paese”.

Loris Francini (Segreteria di Stato per l’Istruzione) invece ha chiesto alla platea se i cambiamenti a cui è sottoposto il mercato del lavoro oggi sono più un rischio o un’opportunità. Per Francini “le trasformazioni che sono in atto possono diventare un’opportunità” purché si è in possesso di “anticorpi”, quindi “conoscenza e competenza”. “La scuola non basta” ha aggiunto, “servono nuove abilità e un adattamento ai cambiamenti”. La Segreteria di Stato ha intenzione di creare anche il triennio ITI a San Marino (ad oggi invece deve essere “frequentato” in Italia, ndr). Percorsi che verranno individuati anche in base ai risultati emersi dal report dell’Ufficio Politiche Attive del Lavoro.

Un appeal, quello esercitato dall’Istituto Tecnico Industriale di San Marino sui giovani, che sta crescendo nei numeri: la scuola difatti ha già ricevuto molte richieste di iscrizione per il prossimo anno (2019-2020) – anche per la capacità di “immissione” mondo nel lavoro – a tal punto che a settembre ci saranno ben due classi prime.

Milena Gasperoni (Dirigente dell’Ufficio per le Politiche Attive del Lavoro) invece ha illustrato i dati del sondaggio. “Abbiamo chiesto a un campione di aziende alcune indicazioni dal punto di vista occupazionale, quali ‘profili’ cercano e quali non trovano nel mercato interno”. Le professionalità tecniche, così è emerso, sono molto richieste: dal perito meccanico – le imprese che operano in questo settore sono numerose e le professionalità interne non sono sufficienti a coprire il fabbisogno – a quello informatico e a quello elettronico. Solo nel 2018 le aziende del territorio hanno inoltrato 313 richieste di assunzione. Di queste, 82 erano riferite a periti meccanici e 76 a periti elettronici o elettrotecnici, 29 invece quelli informatici.

Il Segretario Generale dell’ANIS William Vagnini ha invece illustrato i numeri dell’Associazione, una realtà che “rappresenta circa 300 iscritti” e che annovera le più importanti imprese del manifatturiero (un settore – ha ricordato – che da solo contribuisce a circa il 30% del PIL), e del meccanico, che hanno un “peso” importante per dimensioni e addetti impiegati. “Le imprese del territorio” ha esortato il Segretario Generale ANIS William Vagnini, “cercano figure qualificate che sappiano fare la differenza”.

Molte le domande che i ragazzi hanno fatto ai relatori: dalla compilazione corretto di un “curriculum vitae” (oggi ci sono regole che sono state “codificate”: il cv deve essere facile da leggere e deve sempre essere aggiornato anche perché è, di fatto, il “biglietto da visita” di ogni persona che cerca un’occupazione), all’importanza della lingua inglese alle competenze trasversali: flessibilità, capacità lavorativa autonoma e in team, il saper risolvere i problemi e la capacità, scritta e orale, di sapersi esprimere in italiano.

 

TANZARIELLO: “NEL MANIFATTURIERO SI LAVORA CON LE MANI E CON LA TESTA”


ITI Zanzariello

 

“Il mondo delle imprese richiede competenze trasversali. Servono persone formate, formate bene. I ragazzi che hanno voglia di ‘entrare’ in questo settore devono frequentare la scuola al meglio delle loro possibilità e anche quando entreranno in un’azienda dovranno continuare a lavorare su se stessi”. L’ingegnere Lorenzo Tanzariello, Direttore di Produzione di Minimax, una delle due aziende di SCM Group a San Marino (la seconda è Elettronica Sammarinese; 230 circa le persone impiegate nei due stabilimenti), ha dato ai giovani alcune “pillole”. “Dovete accettare le sfide. All’inizio può essere faticoso ma nel tempo i risultati verranno”.

L’ing. Tanzariello poi ha parlato delle macchine, “oggi sempre più complicate. Servono tutte le competenze” perché nel manifatturiero “si fa con le mani e con la testa”.

Dopo aver illustrato il core business del Gruppo, il Direttore Produzione Minimax ha illustrato i “percorsi di crescita” delle singole figure. “I periti meccanici partono dall’assemblaggio e dal controllo della qualità”. Solo dopo un po’ di esperienza possono fare “i progettisti”, e quindi iniziano a “inventare macchine” lavorando in squadra.

Allo stesso tempo anche i periti elettrotecnici hanno ottime possibilità di occupazione. Alcune macchine difatti hanno sistemi di comando e di automazione che richiedono competenze specifiche. “Per reagire al cambiamento bisogna essere veloci e saper accogliere le nuove sfide”. Quindi ha esortato i ragazzi a cercare gli stage, a “entrare nelle imprese” anche per un lavoro estivo temporaneo. “Anche se vi faranno fare lavori molto semplici – ha concluso, avrete la possibilità di vedere i processi e a ragionare come ragiona chi già lavora”.

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