Home FixingFixing Gestione rifiuti, IAM srl: evitare gli sprechi, piccoli accorgimenti molto utili

Gestione rifiuti, IAM srl: evitare gli sprechi, piccoli accorgimenti molto utili

da Redazione

Se possibile, si cerchi di realizzare prodotti “separabili” e – laddove si può decidere – con materiali che possono essere riutilizzati.

 

di Mirkare Manzi

 

Il calendario ci annuncia che ci stiamo avvicinando alla primavera: le giornate si allungano, si sta di più all’aperto ma non solo. Il cambio di stagione coincide anche con quello degli armadi e, per le aziende, dei prodotti. Il mio invito quindi è quello di stare sempre attenti agli sprechi, sia in ambito civile che industriale. Partiamo da quest’ultimi.

Alcune imprese – non tutte ovviamente – producono e immettono sul mercato prodotti “del periodo”. Sia che si tratti dell’estate che dell’inverno, succede che vi siano rimanenze oppure che gli articoli, dopo un tot di tempo, arrivino a “fine vita”, quindi che “scadano”. Ogni realtà industriale è a conoscenza della composizione chimica delle merci che produce ma non sempre sa come può gestire il rifiuto. Nel dubbio, IAM è disposta – in maniera del tutto gratuita – a “definire” gli articoli e a trovare una soluzione consona.

A “monte” però si può già operare: basta saper scegliere. Se possibile, si cerchi di realizzare prodotti “separabili” e – laddove si può decidere – con materiali che possono essere riutilizzati. Per le imprese – ma anche per i cittadini – ricordo un dato che potrebbe essere più convincente di mille parole. 45.000 kg di oggetti evitati a smaltimento e destinati al riuso evitano l’immissione nell’atmosfera di 36 mila chilogrammi di Anidride Carbonica (Co2 ) un anno. Anche per questo è nato a San Marino “5R Centro del Riuso”, uno spazio a disposizione di tutti i cittadini (ma anche delle imprese: molti prodotti possono avere una seconda vita senza problemi) che accoglie tutto ciò che è ancora utile e in buono stato e che ha un’anima declinata verso il sociale. Buttare un oggetto apparentemente inutile è un gesto quotidiano che si compie con troppa naturalezza. In realtà possiamo riutilizzarlo, prolungandone il ciclo di vita oltre la necessità del primo utilizzatore, in modo da ridurre la quantità di rifiuti prodotti. “5R” consente alle fasce più deboli della popolazione la possibilità di ottenere beni non nuovi ma in grado di essere utilizzati. Il “Centro del Riuso” mi fornisce l’assist per parlare degli sprechi civili, un argomento che ho già affrontato in questa rubrica ma che, come dicevano gli antichi romani, “repetita iuvant”. La primavera è anche il periodo del cambio degli armadi e dell’eliminazione di alcuni vestiti o di oggetti. Spesso succede che si cestinino maglie, giubbotti e altro ancora non perché siano a fine vita ma perché non più di moda. Quello che non ci piace più potrebbe però piacere ad altre persone.

Come fare quindi? Visto che passiamo molto tempo online, staccatevi anche per qualche minuto dai social e cercate i mercatini. Oggi è facile: abbiamo tutti gli strumenti per conoscere ogni cosa che accade. Un accadimento socialmente profondo è proprio quello delle “domeniche” in piazza: moltissime città danno la possibilità di allestire un banchetto in cui presentare tutto quello che vogliamo eliminare. E se non amate il cielo e l’aria aperta, oggi la tecnologia permette di “offrire” i nostri “rifiuti” anche stando comodamente sul divano: in Rete è pieno di siti e di gruppi Facebook che si occupano di “materiali” che possono essere riutilizzati. Insomma, non ci sono scuse…

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