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Disabili e lavoro occasionale: le imprese ANIS a confronto

da Redazione

Riaperti i tavoli istituzionali su “anagrafe” e la nuova possibilità delle sostituzioni brevi. Diverse le indicazioni arrivate dai responsabili delle Risorse Umane delle aziende associate.

commissione lavoro ANIS

 

di Daniele Bartolucci

 

Riaperti i tavoli di lavoro su due importanti temi che riguardano da vicino le imprese, in particolare quelle industriali. Da una parte il delicato tema dell’inserimento lavorativo dei disabili, dall’altro quello del lavoro occasionale che finalmente verrà esteso anche alle aziende che operano nel settore manifatturiero. In vista degli incontri ufficiali con i responsabili di Governo e gli Uffici competenti, ANIS ha convocato la propria commissione lavoro per discutere le proposte sul tavolo e raccogliere le istanze delle aziende associate, in particolare dei Responsabili delle Risorse Umane.

 

Disabili: resta decisiva l’Anagrafe


La normativa sammarinese riguardante l’assunzione dei lavoratori disabili è un tema molto delicato, ma anche tecnico. Nel tempo, inoltre, è diventato anche un fattore di competitività essere in regola con le stringenti norme di riferimento, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra forza lavoro e soggetti disabili in organico, in relazione alla possibilità di iscriversi o meno al registro delle imprese che possono partecipare ai bandi pubblici. Proprio da questo punto si è riaperta la discussione tra Governo e parti sociali in questi giorni, vista la scadenza prevista delle proroga concessa l’anno scorso. Per arrivare a giugno (questi i termini della proroga) con una normativa condivisa, è stato quindi riaperto il tavolo di lavoro, su cui ANIS farà le proprie proposte, in particolar modo sulla previsione del Governo di istituire un fondo speciale in cui far confluire le maggiorazioni inserite nell’ultima proposta. In discussione c’è appunto il calcolo di questi contributi, che dovrebbe basarsi sul numero effettivo dei lavoratori con disabilità presenti nell’Anagrafe. Il problema, come noto, è che questa Anagrafe ancora non c’è (era prevista da anni, in verità) e quindi anche il calcolo da effettuarsi sarebbe poco realistico, con la conseguenza che anche i contributi sarebbero sproporzionati rispetto alle reali necessità del sistema. Su questo i rappresentanti ANIS stanno lavorando, insieme alle aziende associate, per formulare le loro richieste e proposte.

 

Lavoro occasionale: un utile strumento


L’altro tavolo, invece, è stato riaperto proprio su istanza di ANIS, che da anni propone l’introduzione di uno o più strumenti a cui le imprese manifatturiere possano ricorrere nel momento in cui hanno bisogno di sostituire personale in malattia, o anche per i cosiddetti “picchi di lavoro”. Attualmente, come hanno fatto notare i funzionari dell’Associazione alle aziende associate, non esistono infatti strumenti normativi per il settore manifatturiero, come ad esempio il lavoro interinale in Italia, e questo penalizza di fatto moltissime realtà. Il lavoro occasionale, infatti, non è ancora previsto per questo settore d’impresa, ma c’è un progetto per renderlo operativo e su questo ANIS si aspetta tempi celeri per l’introduzione e soprattutto la piena condivisione sulle norme che andranno a regolamentarlo. Il rischio, infatti, è che si infarcisca la procedura con troppa burocrazia o con oneri insostenibili dall’impresa: impedimenti tali da rendere questo strumento inutilizzabile. L’auspicio è, al contrario, che si arrivi ad una procedura snella che non limiti né l’operatività né la competitività delle imprese che ne faranno ricorso.

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