SAN MARINO – E’ una promozione a tutto tondo quella che i Ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno riservato alla Repubblica di San Marino, riconosciuta, nell’ultima riunione del Consiglio Ecofin, come “Paese pienamente cooperativo ai fini fiscali”. Una decisione basata sulla rispondenza ai criteri di trasparenza fiscale, di equa tassazione e in applicazione delle misure OCSE.
Le Segreterie di Stato per gli Affari Esteri e per le Finanze esprimono profonda soddisfazione per il riconoscimento intervenuto a livello internazionale e per la regolamentazione dettagliata di una materia che va nell’ottica della promozione di uno sviluppo economico ispirato a criteri sempre più solidi, trasparenti e affidabili”. “Era una notizia attesa – dichiarano i Segretari di Stato per gli Affari Esteri e per le Finanze – in virtù dei significativi passi compiuti a livello normativo, che hanno inequivocabilmente dimostrato la chiara volontà di adeguarsi ai parametri stabiliti”.
Più precisamente, l’Unione Europea ha fatto proprie le valutazioni svolte nell’ambito del progetto BEPS dell’OCSE, vertenti sulle modifiche intervenute da parte della Repubblica a livello fiscale. La positiva decisione intervenuta dà atto dell’allineamento di San Marino ai principali standard previsti al riguardo. In particolare, attraverso il Decreto Legge n.76 del 28 giugno 2018 “Disciplina del regime per la detassazione dei redditi derivanti da beni immateriali”, è stata adeguata la normativa nazionale in materia di agevolazioni fiscali per lo sfruttamento di beni intellettuali alle misure antielusive elaborate dall’OCSE, nell’ambito del Progetto BEPS e, più precisamente, alle misure previste dall’Azione 5; quest’ultima, mira a contrastare le pratiche fiscali dannose, nell’accezione di pratiche legali adottate dagli Stati per competere fra gli stessi nell’attrazione degli investimenti tramite incentivi fiscali o ruling (accordi per la predeterminazione del reddito).
Attraverso la nuova normativa, sono state introdotte nuove norme finalizzate a consentire la fruizione degli incentivi previsti per lo sfruttamento di beni intellettuali, in proporzione agli investimenti effettuati per attività di ricerca e sviluppo in San Marino o, all’estero, presso enti indipendenti.
Nella predisposizione della normativa, sono state considerate le esigenze e le tipicità delle imprese sammarinesi, attuali e di futura costituzione, nell’allineamento con i requisiti imposti per risultare compliant al citato progetto BEPS.