Home FixingFixing Brevetti e Marchi, per lo Stato un asset da quasi 1,4 milioni di euro

Brevetti e Marchi, per lo Stato un asset da quasi 1,4 milioni di euro

da Redazione

Crescono attività e competenze dell’Ufficio, che segna un nuovo record di introiti. Esempio virtuoso: digitalizzato a costo zero l’intero archivio dei marchi, attivato nel 1999.

 

di Daniele Bartolucci

 

Nuovo record di incassi per l’Ufficio di Stato Brevetti e Marchi, che nel 2018 ha anche completato la digitalizzazione dell’archivio marchi. Aumentati i depositi di brevetti europei, mentre i depositi di marchi nazionali rimangono stabili e si registra un minimo aumento per le registrazioni sul design.

 

Trend positivo e nuovo record


La Segreteria di Stato per l’Industria ha comunicato in questi giorni che nell’anno appena trascorso, l’USBM ha incassato complessivamente 1.394.167 euro, un nuovo record che conferma il trend estremamente positivo da quando l’Ufficio è stato reso operativo. Il valore degli incassi, rispetto al 2016 e al 2017, ha registrato incrementi sostanziali, rispettivamente di 431.728,57 euro e di 188.894,57 euro, con un aumento percentuale rispettivamente del 31% e del 14%.

 

Stemma, incassi più che raddoppiati

 

La tassa sullo stemma, istituita nel 2017, nel suo primo anno di applicazione ha dato buoni risultati, con un incasso superiore alle attese. Nel corso del 2017 sono stati conclusi 9 contratti di concessione dello stemma, per un incasso complessivo di 5.599 euro. Nel 2018, a seguito delle modifiche apportate dalla legge 7 agosto 2017 n. 94, e l’istituzione di una tassa annuale fissa di 100 euro per ogni operatore che sfrutti a livello commerciale lo stemma, gli incassi complessivi sono più che raddoppiati, arrivando a 12.800 euro.

 

Digitalizzazione e nuovi sviluppi


La digitalizzazione dell’archivio marchi si è svolta grazie alla cooperazione dell’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale, che ha messo gratuitamente a disposizione dell’USBM il software e ha formato il personale. L’USBM ha quindi effettuato in autonomia (senza straordinari) e a costo zero la digitalizzazione dei fascicoli dei marchi, a partire dalle pratiche del 1999 fino ad oggi, effettuando la scansione e il salvataggio di ben 3.485 pratiche di marchi, per un totale stimato di 116.407 fogli. Nel 2019 lo stesso lavoro verrà effettuato sull’archivio dei brevetti. Per il 2020/21, invece, il piano di organizzazione dell’USBM, stilato in cooperazione con le organizzazioni internazionali di riferimento (WIPO, EPO e EUIPO), prevede la digitalizzazione dei processi, con il deposito elettronico delle domande.

 

Personale: front office e back office


Nel 2017 grazie all’acquisizione di nuovi spazi e alla fondamentale ricopertura di un posto di Operatore Tecnico Informatico a partire da febbraio 2018, l’organizzazione interna dell’USBM, sotto la Direzione dell’Avv. Silvia Rossi, è stata ristrutturata sulla base di due funzioni: La prima è quella del front office, formata da 3 persone addette alla ricezione del pubblico e delle domande di marchio, brevetto e disegno, con funzioni di primo controllo formale delle domande; e alle riscossioni, maggiormente rivolto a dare a utenza e professionisti un servizio di accoglienza e informazione su procedure, scadenze e pagamenti. La seconda è di back office, formata anch’essa da 3 persone, incaricate della immissione dei dati sui registri informatici, ad un secondo controllo documentale delle domande, alla timbratura delle domande e alla scansione delle stesse, con salvataggio del documentazione elettronica, nonché alla redazione periodica del bollettino bimestrale. Va ricordato a tal proposito che nella primavera del 2018, I’USBM ha ospitato una missione di un esperto informatico inviato dal WIPO, proveniente dall’Ufficio brevetti albanese, che ha aggiornato il programma di gestione dei registri, denominato IPAS, e ha effettuato la formazione degli addetti al backoffice sull’uso degli strumenti di scansione e salvataggio dei file documentali su IPAS. A partire quindi dal maggio 2018 e fino al dicembre 2018 gli operatori hanno effettuato la scansione delle nuove domande di registrazione di marchio (ora attuata correntemente su tutte le nuove domande) e hanno anche effettuato la scansione dell’archivio dei marchi nazionali sammarinesi, risalenti alla data dell’apertura dell’USBM, cioè dall’anno 1999 ai giorni nostri. Il tutto in sei mesi e, come detto, a costo zero.

 

USBM

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento