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Il Gruppo 24 ORE sceglie IBM Watson per il suo database di intelligenza artificiale

da Redazione

Il Gruppo 24 ORE e IBM annunciano l’arrivo di “Alf” (Artificial Loyal Friend), l’assistente virtuale per i commercialisti basato su IBM Watson. Creato da Mauden per il nuovo database Fisco Ai Plusplus24 del Gruppo 24 ORE, la soluzione basata sui servizi di IBM Watson consente al Gruppo 24 ORE di offrire un servizio altamente innovativo ai fiscalisti per supportarli in modo mirato nelle loro interazioni quotidiane con i propri clienti.

Se negli ultimi anni i database professionali del Gruppo 24 ORE miravano a offrire un prodotto sempre più ricco di contenuti, approfondimenti e contributi da parte degli autori, oggi la sfida è continuare ad arricchire il contenuto e contemporaneamente ridurre il tempo speso dagli utenti nella ricerca all’interno del database. La soluzione di intelligenza aumentata, basata su IBM Watson, scelta dal Gruppo 24 ORE, consente di migliorare l’esperienza degli utenti fornendo un servizio che risponde rapidamente a domande complesse in modo naturale e semplice, 24 ore su 24. IBM Watson apprende e comprende acquisendo in prima istanza le informazioni dal database del Gruppo 24 ORE e successivamente è stato sottoposto ad un percorso di formazione. Finito questo iter, i fiscalisti potranno porre domande ad “Alf” e verranno informati delle sezioni più rilevante all’interno dei documenti che potrà aiutarli a risolvere le richieste dei loro clienti.

“Alf” segna un cambiamento significativo nel modello di servizio per i commercialisti; è la prima volta in Italia che un database professionale è stato potenziato con un assistente virtuale abilitato dall’intelligenza artificiale. Grazie alle funzionalità integrate del linguaggio naturale, gli utenti della nuova piattaforma online ORE Plusplus24 Fisco Ai Group possono interagire con oltre 1,5 milioni di documenti, ottenendo informazioni immediate, accurate ed efficienti, nonché le risposte e i documenti necessari alla loro attività in modo ancora più semplice e veloce.

Questo perché il sistema abilitato da IBM Watson diventa più intelligente ad ogni richiesta ed è in grado di aumentare l’efficienza e l’accuratezza delle risposte fornite. Grazie alle competenze di machine learning, è in grado di imparare dalle sue interazioni per offrire un servizio personalizzato agli utenti finali: comprende ciò che il professionista sta cercando e svolge la ricerca e la selezione dei documenti per suo conto tra tutte le fonti tutte del Gruppo 24 Ore: il quotidiano, le riviste specializzate, gli approfondimenti, gli strumenti operativi e gli strumenti a supporto dell’attività, i corsi e-learning accreditati e la documentazione ufficiale.

Inoltre, la nuova piattaforma online Plusplus24 Fisco Ai, che continuerà a offrire funzionalità di ricerca semantica con un’interfaccia grafica semplice e immediata, offrirà agli utenti una nuova funzione di chat dal vivo per il contatto diretto con un team di esperti per risolvere le richieste in tempo reale.

Nei mesi di sviluppo e sperimentazione della nuova piattaforma sono stati coinvolti oltre 100 professionisti fiscali che hanno collaborato, in stretto contatto con le redazioni professionali del Sole 24 Ore, all'”addestramento” di Alf, interrogandolo sui temi più diversi, dai più semplici ai più complessi, e dando ogni volta un feedback alla risposta. In questo modo Alf ha potuto imparare da solo quali sono le risposte corrette ai vari quesiti. Altre centinaia di professionisti la stanno già utilizzando.

Durante la sperimentazione i professionisti coinvolti sono rimasti colpiti in particolare sia dalla “rapidità con la quale la risposta viene fornita e il fatto che la soluzione è scelta quasi in modo “chirurgico” all’interno di una banca dati così vasta” sia dal fatto che Alf sia in grado di eseguire la ricerca non basandosi su una semplice parola ma su una frase intera, e quindi il quesito vero e proprio che si è chiamati a risolvere: “Alf – spiega un commercialista – non propone, infatti, documenti semplicemente pertinenti alle singole parole inserite nella ricerca, ma desume da quei termini l’ambito argomentuale e offre una vera e propria risposta alla fattispecie da analizzare.”

Anche sul fronte del diritto tributario un avvocato coinvolto nella fase di beta test ha notato come “più le ricerche risultano impostate su un linguaggio attento e sensibile ai tecnicismi propri dell’esperienza giuridica, più i materiali ottenuti appaiono conformi, in linea e coerenti rispetto alle attese dell’utente”.

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