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Consiglio Grande e Generale, la vicenda del commissariamento di Asset Banca

da Redazione

Con 30 voti contrari, 18 a favore e 0 astenuti, viene respinto l’Odg dell’opposizione. Il report di San Marino News Agency.

 

SAN MARINO – Nella seduta del 21 gennaio si conclude il dibattito sul commissariamento di Asset Banca, con la bocciatura dell’ordine del giorno presentato da tutta l’opposizione. L’Odg, presentato da Giancarlo Venturini, Pdcs, chiede, tra le altre cose, “l’immediata sostituzione degli attuali Segretari di Stato che componevano, nel periodo in oggetto, il Comitato per il Credito e il Risparmio” e di “rilasciare incarico ai componenti organi dello Stato affinché intraprendano con urgenza le opportune azioni in sede civile per ottenere il risarcimento del danno, e in particolare nei confronti degli allora membri del Ccr e degli organi di Vigilanza di Banca centrale”. Per il Segretario Eva Guidi l’Odg non è accoglibile: “Ritengo non porti elementi di chiarezza- motiva- ma lo considero semplicemente un atto di accusa che fa una deliberazione finale molto dura”.

Il capogruppo di Ssd, Giuseppe Morganti, a nome della maggioranza concorda con il giudizio del Segretario: “Siamo contrari a un provvedimento che non è una indicazione di natura politica- spiega-non entriamo nel merito delle sentenze, le lasciamo agli organi competenti”. La proposta dell’opposizione “non è un atto di accusa- replica Alessandro Mancini, Ps- è un atto di difesa del Paese, un atto certamente forte, ma robusto dal punto di vista politoco che sviluppa gli anticorpi necessari per creare una discontinuità profonda e necessaria con quanto successo oggi”.

L’Odg viene infine respinto e l’Aula prosegue i lavori aprendo il comma 33, relativo al Pdl “Disposizioni relative agli esami conclusivi degli indirizzi di studio quinquiennali nella Scuola secondaria superiore”, presentato dal Segretario di Stato Marco Podeschi, per cui è accolta la richiesta di procedura di urgenza. La seduta si interrompe e l’esame del provvedimento sarà avviato in notturna.

Di seguito un estratto degli interventi.

Comma n. 8. Riferimento del Segretario di Stato per le Finanze sul commissariamento di Asset Banca e successivo dibattito.

Giovanna Cecchetti, Indipendente

Ciò che mi fa più rabbrividire è il voler andare avanti ad ogni costo rispetto al mandato dell’ex Sds Celli, malgrado quanto emerso dall’ordinanza, in cui sono evidenti commistioni tra vigilati, vigilanti e poteri esterni… non spetta noi fare un processo, ma non vi sono dubbi che errori ci sono stati e che qualcuno li ha commessi, chi in buona fede, chi invece sapeva benissimo cosa stava facendo, avvallando scelte di altri. Nostro dovere è individuare i responsabili politici che hanno fatto in modo che questo accadesse. Invece a voi della maggioranza non cambia nulla. Sarebbe stato opportuno, da parte di tutti i consiglieri, affrontare questo dibattito in modo diverso, con una presa di distanze da quanto successo. Dal Segretario mi sarei aspettata un intervento politico, non da scolaretta.

Iro Belluzzi, Psd

Non è facile intervenire alla luce quello che sta avvenendo nel settore bancario in queste ore. Restando sulla vicenda Asset: ci sono stati due anni di straordinaria follia, con un piano pre-ordinato che non trova fondamento in quanto detto dal Segretario Zanotti. Nessuno vi ha accusato di aver fatto spartizioni o di aver monetizzato qualcosa, ma c’era un piano politico per cancellare determinati poteri e favorirne altri.

Che vi fosse uno schema preordinato di elementi attuati lo si comprende bene dalla sentenza che avrà grosse difficoltà per essere impugnata. Banca centrale lo farà sicuramente, ma ha delle difficoltà a farlo. Sappiamo di avvocati sammariensi contattati da Bcsm per affidare loro questo incarico- di appellarsi a una sentenza difficilmente appellabile- e che stanno rifiutando. Ancora ci risulta incomprensibile come non abbiate capito quali erano le relazioni di quella Banca centrale e di quel gruppo di potere e come si andavano innescando tutte le questioni e come le abbiate difese sempre al di sopra di ogni intelligenza e di ogni logica.

Alessandro Mancini, Ps

Avevo aspettative diverse per questo dibattito che è l’ultima occasione- un’occasione andata persa- per andare in profondità sulla vicenda Asset e sulle sue ripercussioni sul sistema bancario. Perchè tutto questo?

Era maggio 2016, c’era ancora in piedi un governo ‘Dc-Ap e qualcun altro’ che stava scricchiolando proprio sul sistema bancario e finanziario. Una questione non poteva essere messa al centro dibatitto politico perché poteva essere giudicata ‘familiare’ e si spostò allora l’attenzione su altre questioni bancarie. Divenne sempre più evidente come si stava muovendo Banca centrale: autonoma sì, ma anche che senza la volontà di dialogare con le istituzioni politiche. Nel maggio 2016 iniziava la campagna elettorale, centrata sulla difesa di Bcsm da parte di Adesso.sm, mentre l’altra coalizione metteva in evidenza come quella Banca centrale non stesse agendo nell’interesse di tutti. Lì si è consumata la frattura, Adesso.sm ha sposato la causa Bcsm. Sono convinto che le coordinate di quella coalizione- diventata poi coalizione di goerno- sul futuro di Asset fossero già chiare. Non voglio parlare di ‘omicidio premeditato’, sono sicuro nessuno volesse ucciderla, ma da allora si concentrò l’attenzione su Asset. Quando si procede al commissariamento in modo frettoloso, senza passaggi basilari, senza una relazione della vigilaza e senza una chiamata dei soci a ricapitalizzare l’istituto, allora vuole dire che il disegno era premeditato. Da chi non sta a me dirlo, però l’evidenza della responsabilità politica è oggettiva. I responsabili ci sono e dovranno essere politicamente perseguiti. La giustizia farà il suo corso e non entro nel merito, ma le resposnabilità politiche è ora che siano messe in evidenza. E’ necessario individuare già in questa sede i responsabili: è un dovere che dobbiamo ai nostri cittadini.

Un altro istituto purtroppo è oggetto di un’altra crisi, abbiamo letto poche ore fa di un commissariamento che certamente viene portato avanti in modalità diversa da Asset. E per la prima volta viene anche informata la politica, non voglio illudermi se sia un possibile cambiamento, ma serve tanta prudenza, anche nella nomina delle persone che dovranno traghettare questo istituto.

Questo dibattito non ha assolutamente messo in evidenza problemi e resposabiltà politiche e gli anticorpi necessari per accompagnare il Paese: quella banca è stata uccisa e ne sono convinto.

Matteo Ciacci, C10

Riteniamo molto poco utile parlare sempre di banche in una situazione che necessiterebbe di fiducia. C’è forte preoccupazione rispetto quello che sta avvenendo, rispetto a un provvedimento di rigore emesso da Banca Centrale verso un altro istituto che crea preoccupazione e sfiducia, ma bisogna da un lato cercare risoluzioni. e dall’altro evitare strumentalizzazioni inutili. Ritengo l’opportunità di questo dibattito incerta.

Non è nostra intenzione commentare la sentenza Pasina, non spetta alla politica. Possiamo dire che si tratta di una sentenza di primo grado, non non conosciamo le motivazioni, ma possiamo dire due cose: la prima è che si tratta sempre di primo grado; la seconda è che la sentenza non affronta il problema rispetto i presupposti o meno del commissariamento di Asset, se in quella banca vi fossero problemi gestionali o consistenti dissesti patrimoniali, su questo per ragioni poltiche abbiamo posizioni diverse. Mentre la sentenza si concentra sula procedura formale dei provvedimenti che hanno portato alla procedura di commissariamento e di liquidazione.

Viene immediatamente parallelismo rispetto quello che sta avvenendo ora. Facile paragonare procedura formale che ha portato alla liquidazione Asset e procedura di oggi del commissariameto Cis. Un approccio sistemico, sinergico e rassicurante nonostante le difficoltò. Noi sappiamo oggi Bcsm sta lavorando, ma in silenzio. Con soddisfazione, ma anche con forte rammarico, constato che questo modus operandi è mutato rispetto alla Bcsm che ha gestito il caso Asset. E Civico 10 allora, diversamente da oggi, non aveva nominato nessuno membro interno al suo direttivo. E’ chiaro che ora avere un membro nel consiglio direttivo ci consente di avere informazioni e di poter declinare in modo diverso l’autonomia di Banca centrale. Noi difendiamo l’autonomia di Bcsm, ma siamo convinti che il management debba essere valutato in base ai risultati. No alla fiducia incondizionata, questo deve essere l’insegnamento del caso Asset. Aver oggi un membro del direttivo e capire meglio certe cose ci consente di agire di conseguenza. Ricordo poi che questa Banca centrale e questo governo hanno cacciato tutti i membri del coordinamento del caso Asset. Questo corso di Bcsm ha portato discontinuità e cambiamenti: sarà un caso, ma l’approccio silenzioso di questa Banca centrale, dopo anni di trend negativo, registra un’inversione di rotta per la raccolta nel terzo trimestre 2018.

Matteo Zeppa, Rete

Peccato consigliere Ciacci che la millantata voglia di fare gioco di squadra arrivi quando i disastri sistemici sono già avvenuti. Che gioco di squadra c’era in atto nel momento in cui l’ex Segrerario Celli- che ancora impera in maggioranza- venne qui a infamare Banca centrale e ad attaccare alcune parti del tribunale? Ricorda, consigliere Ciacci, che il Segretario Celli diceva che alcune parti della magistratura facevano battaglia politica con la carta bollata del tribunale? Dov’era il gioco di squadra? Lei dice se era opportuno o meno fare il dibattito, ma qui sta saltando per aria il paese. Dov’era la maggioranza che oggi si schiera con la casacca C10, piuttosto che Ssd? Voi ancora avvallate la scelta scriteriata di essere succubi di Simone Celli e di quello che politicamente ha certamente fatto. E mi spiace ma non mi soprende l’accondiscendenza palese che l’attuale Segretario Guidi ha nei confronti di Celli, ciò dimostra che Celli è colui che gestisce la maggioranza, colui che ha fatto un disastro. Quacuno allora dice ‘non parliamone neanche di Asset’: ma come si fa a non parlare di un assassinio di Stato?

Cosa si sta tutelando? La tenuta del sistema economico o qualcuno che dall’affaire Asset ha guardagnano? Sono evidenti le responsabilità politiche di Celli e del Ccr, inutile derubricare ogni volta o spostare il tiro parlando di Banca centrale. Le scelte politiche le avete fatte voi, su istigazione di Simone Celli. C’è una responsabilità politica per far entrare a San Marino qualcos’altro, ma le conseguenze non le pagheranno Celli o il Ccr, ma la cittadinanza sammarinese. C’era un piano criminale che prevedeva di chiudere una banca, la sentenza parla di procedure talmente sbagliate e inopportune da avvallare questa tesi.

Bisogna togliere la spina, chi non lo fa si rende corresponsabile. La spina non è quella qui dentro, ma della sopravvivenza del Paese e quello che è accaduto un’ora fa bisognerebbe farvi pensare che ora si utilizzano tutte le cautele e prima no, proprio perché quello è stato fatto prima era premeditato.

Roberto Giorgetti, Rf

La posizione dell’opposizione in questo dibatitto è stata espressa chiaramente dal consigliere Mussoni. In sintesi ha detto: ‘queste due sentenze Pasini di fatto segnano le responsabilità politiche del governo, nell’aver malgestito la vicenza Asset con ricadute negative per tutto il sistema bancario e per l’economia del paese’. In sintesi ci sarebbe una responsabilità politica inappellabile perciò bisogna pensare oltre, a un nuovo quadro politico. E’ questa la sostanza politica del discorso dell’opposizione, ribadito in Aula, anche se in modi diversi. E’ la spallata 5.0 e ne abbiamo visti diversi di questi tentativi in Aula. Analisi politica legittima, ma credo invece sarebbe meglio fare attezione ai presupposti di fondo: ovvero che questo governo ha determinato la rovina di una banca sana e a seguire con tutte le conseguenze adombrate in Aula. Io credo invece che l’autonomia di Banca centrale o c’è o non c’è, non c’è quando fa comodo o quando si vorrebbe diversamente. Dal 2010 chiudere o commissariare una banca spetta in via esclusiva Bcsm. Dire che il governo poteva intervenire è una divarificazione completa sul discorso dell’autonomia delle nostre istituzioni.

Altra cosa è poi imporre una visione piuttosto che l’altra. Inevitabilmente il discorso va sulla dirigenza Grais-Savorelli di Bcsm che è stata nominata nella precedente legislatura, anche se chi lo ha nominato non poteva avere la sfera di cristallo, per questioni procedurali ci fu un unico Segretario che si oppose alla nomina. Questa dirigenza si concluse otto mesi, e le ricordate tutti le motivaizoni, non solo il caso Asset. Altra considerazione: appoggio che avrebbe dato Adesso.sm ha Grais-Savorelli.

Altra considerazione fatta: l’appoggio della coalizione Adesso.sm a Grais e Savorelli. La coalizione ha dato un appoggio convinto su un punto: fare chiarezza sul nostro sistema bancario e finanziario, che doveva passare anche dall’Aqr. Senza, il nostro sistema poteva collassare.

Vogliamo farci un quadro di Asset? Allora sono state prese due sentenze di primo grado sulle procedure di commissariamento e Lca che possono essere appellate, Ma credo ci siano altri elementi qua dentro che sono stati accantonati. C’è infatti un’altra sentenza del tribunale di Forlì con cui i dirigenti di quella banca sono stati condannati a 18 anni di galera, per riciclaggio e altri reati gradi. Anche quella è una sentenza di primo grado, non è un elemento di valutazione per capire cosa è successo dentro quella banca? C’è stato poi un rinvio a giudizio nel nostro tribunale dei vertici di Asset per gravi reati attinenti alla gestione della banca. Non è una sentenza, ma un rinvio a giudizio, ma qua attestiamo come verità assolute le ordinanze. Vogliamo prendere in considerazione anche questo elemento di valutazione? E ancora: l’attuale Bcsm ha promosso un’azione responsabilità nei confronti degli ex dirigenti Asset. Questo non è un elemento da prendere in considerazione? In quest’Aula non sono stati portati stralci della vigilanza, ma stralci dei commissari straordinari che hanno registrato in quella banca una situazione preoccupante e su pratiche allucinanti, anche questo è sparito dal dibatitto politico. Non voglio sminuire il valore di quelle sentenze, ma dovrebbe apparire un quadro completo di quello che è veramente successo. Non si dovrebbe invece usare l’ennesima leva per la solita spallata politica.

Gian Carlo Venturini, Pdcs

Il sistema bancario sammarinese sta passando uno dei momenti più travagliati della storia. Governo e maggioranza non possono più trincerarsi dietro le responsabilità del passato, ma dovrebbero guardare alle proprie. Di fronte a due sentenze del giudice Pasini sul ricorso accolto su Asset, si può fare chiarezza sulle responsabilità di chi ha guidato tale percorso e ne ha garantito il sostegno. All’indomanidella pubblicazione della sentenza, i Segretari Renzi e Guidi hanno detto che il governo non ha avuto alcuna parte nel commissariamento, tesi ribadita anche in questi giorni, in Aula . Ma cito la delibera n.1 del 31 maggio 2017 sul trasferimento degli attivi di Asset in Cassa, si riferisce che ‘vista la comunicazione del Dg Savorelli, il congresso di Stato manifesta un orientanto favorevole’. Poi ci sono le manleve agli amminsitratori approvati dal congresso: tutto ciò conferma una responsabilità politica del governo di Adesso.sm. Abbiamo portato all’attenzione della Reggenza e del governo delibere, atti normativi e documenti in cui si ravvisavano violazioni di legge e sviamenti, che il giudice ha identificato anche nella sentenza, accogliendo i ricorsi di legittimità nei procedimenti di amministrazione straordinaria e lca. Nel suo riferimento all’Aula il Segretario Guidi si è limitata a fare una cronologia dei fatti e a riportare articoli Lisf, nell’intento di ridurre le responsabilità del Crr e dei membri governo del momento che hanno invece avvallato decisioni con atti precisi. Nel giugno 2017 abbiamo discusso qui dentro di Asset e invito i colleghi di maggioranza ad ascoltare i loro interventi a difesa delle azioni su Asset. Non sto a riepilogare le critiche fatte dal tribunale a Banca centrale, sono significative la mail riportata di Savorelli inviata a Grais e le mail dell’avv. Balzani. Giorgetti cerca di scaricare sugli ex vertici di Asset le responsaiblità. Celli fa riferimento alla relazione di un avvocato tedesco, citato anche nell’ordinanza, o alla relazione del dott. Duso sulla situazione Asset, in cui spiega di non avere tutti i dati necessari per fare valutazioni, eppure è stata utilizzata per giustificare il commissariamento di un istituto.

Do lettura dell’Odg di tutta l’opposizione

Il Consiglio Grande e Generale(…)

delibera, al fine di interrompere il progetto realizzato nel corso di questa legislatura sul sistema bancario e finanziario sammarinese, l’immediata sostituzione degli attuali Segretari di Stato che componevano, nel periodo in oggetto, il Comitato per il Credito e il Risparmio;

di conferire mandato al congresso di Stato di revocare qualsiasi forma di manleva o ratifica dell’operato concessa con riferimento all’operazione Asset Banca;

di rilasciare incarico ai componenti organi dello Stato affinché intraprendano con urgenza le opportune azioni in sede civile per ottenere il risarcimento del danno, e in particolare nei confronti degli allora membri del Ccr e degli organi di Vigilanza di Banca centrale, nonché nei confronti di chiunque abbia con il proprio voto o azione arrecato danni alla collettività con riferimento alla vicenda Asset Banca. Si richiede, qualora necessario, di compiere gli eventuali atti interruttivi della prescrizione.

Giuseppe Morganti, Ssd

Sono basito dalla lettura di un odg che sembra più l’atto conclusivo di un procedimento giudiziario. Qui non si capisce più niente sull’avventura strana che riguarda una banca che probabilmente ha sofferto qualche angheria, ma il paradosso è così evidente da essere incompreso. C’è tanta evidenza da sfiorare l’incompresione, succede. L’opposizione ha voluto rendere surreale una situazione complessa.

Ci troviamo di fronte un provvedimento di rigore effettuato nei confronti di una banca che per legge non poteva che essere preso solo e solamente da organi indipendenti, un provvedimento che ha portato alla liquidazione di una entità finanziaria purtroppo, che ha fatto anche tante cose positive in questo paese. Alla fine era l’unico sostenitore del comparto culturale. Contemporaneamente, il paradosso che si vuole impostare è quello per cui si tira in ballo chi ha portato, volente o nolente, la dissoluzione di questa esperienza impreditoriale, ma i motivi che hanno porato la causa della dissoluzione non vengono neppure presi in considerazione. Gli atti formali sono le motivazioni principali per cui, secondo la sentenza, quel provvedimento non poteva essere portato avanti, questo è il paradosso.

L’Odg mi sembra eccessivo, aspettiamo l’esito definitivo sui fatti amministrativi che potrebbero riportare alla messa in ripristino dell’istituto. Ma i toni apocalittici usati sull’impegno dello Stato a risarcire dovrebbe essere ridimensionato. Non rinnego il fatto che il Paese sia in difficoltà, lo ripeto, occorerebbe la concordia nazionale per affontare queste difficoltà che senza non si affrontano. Per carità, sul fronte della concordia occorre ammettere errori e fare passi indietro. Al cittadino non importa la vittoria o lo svilimento di una parte politica, come sembra l’obiettivo di molti interventi, ma mettere in sicurezza il Paese per cui è necessario l’elemento di concordia nazionale che abbiamo il dovere politico di trovare.

Repliche

Sds Eva Guidi

Ho ascoltato le critiche al mio riferiemnto che metteva in fila gli avvenimenti su Asset banca, le interpetazioni saranno diverse ma nessuno ha potuto negare quello che oggi prevede la legge. Nonostante il dettato di legge sia preciso, qualcuno insiste e continua a parlare di presunte responsabiltià politiche. Qualcuno chiede cosa faceva il governo mentre erano portati avanti questi atti. Ebben, era dove lo mette la legge, se avesse agito per impedire i provvedimenti decisi da Bcsm lo avrebbe fatto non in conformità con la legge. Il fatto che non ci sia stata infallibilità dell’autonomia di Bcsm non significa che dobbiamo tornare indietro, se si reputa che sulla normativa ci sia qualcosa che non funziona, distorsioni o mancanza di equilibrio, allora ci si metta ad un tavolo, ma non si può accusare il Ccr di non aver agito nel rispetto delle norme.

Rispondo poi a chi dice che abbiamo indebitato il paese: non lo abbiamo fatto, la situazione era già compromessa. Un errore può essere stato non aver accompagnato questa operazione a un reale piano industriale dell’istituto sostenuto.

Se le persone nominate si sospettano essere non oneste e non indipendenti, questo non deve essere addossato alla politica e non penso questa, come quella di ieri, sia un’Aula di corrotto, è un’accusa grave e ingiusta. A chi adombra ancora il fatto che Segretario per le Finanze sia ancora il consigliere Celli, dico che sto esercitando il mio ruolo in piena autonomia, ma penso lo sappiate già.

Vorrei richiamare il fatto che non è ora di procedere con quella che è la ricerca dei colpevoli a tutti i costi, il Paese ha bisogno di elementi di rassicurazione e chiarezza, bisogna guardare gli elementi reali, apprendere dagli errori fatti per non portarli pù avanti e cercare di individuare le responsabilità a tutti i livelli,dove presenti. In chiusura alla mia relazione ho manifestao piena fiducia alla magistratuta, tutta, cui chiedo per l’ennesima volta di fare chiarezza su un sistema bancario che ha bisogno di ripartire.

Dichiarazioni di voto su ODG opposizione

Eva Guidi, Sds Finanze

Se non ricordo male era stato presentato un Odg in forma più blanda che dava grande sfiducia al Ccr per la questione Cassa e crediti Delta. Sono convinta comunque che questo Odg sia la conclusione da parte dell’opposizione di quello che è stato il dibattito, in cui si è cercato di addossare colpe e responsabilità e per dimostrare il quadro della fantomatica associazione a delinque del Ccr. Ritengo che l’Odg non porti elementi di chiarezza, ma lo considero semplicemente un atto di accusa che fa una deliberazione finale molto dura. Per questo motivo, e per le considerazioni fatte in precedenza sull’autonomia in Bcsm, ritengo sia un atto di accusa che non risponde agli atti effettuati e ai presupposti di legge. E’ una sentenza, e lo ritengo un atto da respingere.

Gian Matteo Zeppa, Rete

Non mi stupisce la difensiva del Segretario. Nei due giorni e mezzi di dibattito la maggioranza ha giocato in difesa, cercando di rilanciare la palla a campanile. Non è un atto di accusa ma una presa di coscienza. Mi dovete spiegare perché dopo due giorni e mezzo di dibattito non avete presentato un Odg, dovete decidere dove stare.

Giuseppe Morganti, Ssd

Riteniamo assolutamente impropri la formulazione di questo Odg che entra nel merito delle questioni, dando giudizi definitivi. Non possiamo che esprimere nostra contrarietà, parlo per la maggiroanza, a questo Odg, ma resta la disponiblità espressa oggi nell’incontro dei capigruppo con il Sds Guidi di affrontare una situazione di criticità in maniera coordinata. Chi ama il paese veramente può iniziare a costruire qualcosa, questo è un segnale e ne arriveranno altri. Siamo contrari a un provvedimento che non è una indicazione di natura politica, non entriamo nel merito delle sentenze, le lasciamo agli organi competenti.

Alessandro Mancini, Ps

Chi ama questo Paese, consigliere Morganti, lo difende con tutti gli struemnti a disposizione. Questo Odg arriva a chiusura di un dibattito che analizza in profondità quello che è successo in questi due anni. Non è un atto di accusa, è un atto di difesa del Paese, un atto certamente forte, ma robusto dal punto di vista politco che sviluppa gli anticorpi necessari per creare una discontinuità profonda e necessaria con quanto successo oggi. A nulla valgono le sue parole ‘rimettiamoci al tavolo’, se non c’è smarcatura da quanto successo in questi due anni e questo Odg va in quella direzione.

Alessandro Cardelli, Pdcs

Il dato politico che dovete prendere in considerazione, governo e maggioranza, è uno: l’intera opposizione vi sta dando un messaggio politico, il punto centrale dell’Odg è uno, prendete le distanze dal progetto che portate avanti da due anni a questa parte e che è emerso in atti giudiziari. Prendete le distanze una volta per tutte e apriamo una stagione politica diversa. Voteremo con favore l’Odg.

Dalibor Riccardi, Gruppo Misto

Intervengo a nome del gruppo misto. Abbiamo deciso di sottoscrivere e votare favorevolemnte l’Odg.

Federico Pedini Amati, Mdsi

Di fronte a questo Odg il Segretario Guidi avrebbe potuto provare a cercare una condivisione. Qui si fa la ricostruzione di quanto compiuto dal governo nell’operazione Asset Banca, e abbiamo citato anche l sentenza che ha dichiarato illegittimi i provvedimenti di Banca centrale. Mi rivolgo ai consiglieri di maggioranza: siccome tutti hanno detto che l’operazione Asset è stata tutta sbagliata, noi vi chiediamo di sostituire i membri dell’allora Ccr, di intervenire laddove ci fossero state effettive responsabilità e di annullare le manleve di responsabilità di chi ha gestito Asset banca. Poi chiediamo che sino in fondo si perseguano eventuali responsabilità in capo a chiunque. Se siete convinti di non aver fatto niente, dovreste essere tranquilli. E mi aspetto su questo Odg una maggioranza più responsabile e uno scatto di dignità e di orgoglio e che voti favorevolemnte questo Odg.

Iro Belluzzi, Psd

Non è una sentenza, l’Odg ripercorre l’azione contro Asset Banca, che ha portato nocumento non solo sull’istituto, ma su tutto il sistema bancario. Si ripercorre la pervicacia di scelte portate avanti da Banca centrale, Celli e da tutto il Ccr. Una Banca centrale cui era stata riconosciuta persino la manleva e un Ccr incapace nel non aver compreso, nonostante tutti i richiami e atti del tribunale che accendevano dei campanelli di allarme. Vi è stata una leggerezza nel far proprio e nel compiere atti che hanno dato origine al commissariamento, alla liquidazione e ad atti che hanno portato a defluire circa un miliardo di euro in un anno e mezzo dal nostro sistema.

Roberto Giorgetti, Rf

Chiarisco solo un punto: la manleva non riguarda responsabilità penali. Odg non è accoglibile.

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