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Rifiuti, Assessore Gazzolo: “L’intesa è in piena continuità con quella siglata nel 2011”

da Redazione

“Basta polemiche sull’accordo di collaborazione tra Regione Emilia-Romagna e la Repubblica di San Marino in materia di ambiente e rifiuti: l’intesa rinnova in piena continuità quella siglata nel 2011”.

Ad affermarlo è l’assessore regionale all’Ambiente, Paola Gazzolo, che interviene sul dibattito in corso in questi giorni in Romagna.

“A fronte della nostra disponibilità a collaborare, la Repubblica di San Marino conferma l’impegno a fare propri gli obiettivi e le azioni della legge regionale 16/2015 sull’economia circolare, con l’adozione di misure per la riduzione della produzione e il recupero di rifiuti- spiega l’assessore-. In particolare, lo Stato confinante aggiornerà il proprio Piano di gestione rifiuti speciali e urbani introducendo l’obiettivo minimo del 70%, di raccolta differenziata al 2020, in linea con quanto previsto dalla pianificazione regionale”.

 

L’intesa


Si prevede un massimo di 13 mila tonnellate di rifiuti urbani di San Marino che verranno destinati a recupero energetico, esclusivamente presso il termovalorizzatore di Coriano (Rn): 3 mila in meno rispetto all’accordoprecedente. Una riduzione frutto dei livelli crescenti di raccolta differenziata registrati a San Marino.

Il dato reale dei conferimenti resterà ben al di sotto del tetto massimo fissato: negli ultimi 3 anni, ad esempio, il picco più elevato è stato nel 2018 con 9.591 tonnellate.

Altri rifiuti, per la maggior parte speciali, saranno accolti per attività di recupero. Si potrà arrivare fino a 49 mila tonnellate ma i conferimenti attesi sono inferiori anche in questo caso: il dato più elevato degli ultimi 3 anni è stato nel 2018 con circa 26 mila tonnellate. Si tratta di rifiuti a libero mercato, quindi non soggetti alla pianificazione regionale sulla destinazione, che saranno destinati al recupero e riciclaggio secondo le regole dell’economia circolare e sostenibilità ambientale.

Regione e San Marino stabiliscono inoltre di sviluppare la cooperazione nel controllo dello stato dell’ambiente; nella prevenzione e difesa del suolo, delle acque, dell’aria; nell’attuazione di iniziative comuni per la conservazione e valorizzazione della natura e dei paesaggi transfrontalieri.

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