Le attuali condizioni politico-sociali in Ucraina, hanno messo fortemente a rischio l’incolumità dei cittadini di quel Paese e, conseguentemente, per le persone originarie di quello Stato attualmente soggiornanti nella Repubblica di San Marino per ragioni di lavoro.
È per non mettere a repentaglio la loro incolumità fisica, che il Governo sammarinese ha ritento di sospendere temporaneamente l’obbligo previsto dalla legge in materia (Legge 118/2010), che imponeva loro il rientro nel Paese d’origine alla scadenza del regolare permesso di soggiorno, prima di ottenere un eventuale rinnovo.
Con la delibera del Congresso di Stato, adottata questa mattina, si è ritenuto di sospendere tale obbligo, in via straordinaria e temporanea, per quei cittadini ucraini il cui permesso di soggiorno si già scaduto a far data da oggi o in scadenza entro il 31 dicembre 2019.
Sarà l’Ufficio Stranieri della Gendarmeria a rilasciare, per coloro che ne faranno specifica richiesta, un nuovo permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
“Un doveroso atto di buon senso – ha commentato il Segretario di Stato per gli Affari Esteri, Nicola Renzi – per evitare situazioni gravi e spiacevoli per tutte quelle cittadine e cittadini ucraini che lavorano nel nostro Paese sia come assistenti alla famiglia e sia come lavoratori occupati in settori importanti della nostra economia, e le loro famiglie”.