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Codroipo, divieto all’asilo di acquistare bambolotti neri: il sindaco smentisce a Radio 24

da Redazione

“Repubblica ieri sera ha riportato una notizia dal Messaggero Veneto, ma non sono andati a controllare quanto il Consiglio Comunale di Codroipo aveva inteso votare a larga maggioranza. E’ un regolamento che disciplina l’asilo nido Comunale, che è reso obbligatorio da una legge regionale, altrimenti ci impedisce di avere le contribuzioni necessarie per l’anno nuovo, e tant’è che avevamo messo mano prima con un passaggio nella commissione competente consiliare – la Commissione Statuto e Regolamenti – presieduta, tra l’altro, da un consigliere comunale del PD, poi con un piccolo emendamento d’aula al regolamento, che quello sì è riportato correttamente dal Messaggero Veneto. Da nessuna parte c’è scritto il divieto di acquistare strumenti ludico didattici, ovverosia bambolotti di colori diversi da quello bianco, per dire ‘non bambolotti neri’ sarebbe un divieto che esclude anche quelli gialli, invece fossi un cinese o un giapponese mi offenderei”. Così, il sindaco di Codroipo, Fabio Marchetti, a Uno, Nessuno, 100Milan su Radio 24, smentisce le voci riguardanti il divieto di bambolotti neri nelle scuole dell’infanzia del suo Comune. “Perché la necessità di regolare che non ci siano bambolotti di altri colori? Non abbiamo assolutamente regolamentato quello, abbiamo semplicemente – ma si legge in maniera chiara – eliminato la parola che secondo noi era riduttiva, di tutela delle diversità socio-culturali, scritto col trattino. Noi siamo per eliminare le differenze sociali. Le differenze culturali e identitarie invece vanno preservate, questo è il nostro intendimento, l’intendimento dell’emendamento, che nella formulazione originaria avrebbe lasciato intendere di annullare quelle che invece sono le ricchezze, ossia le differenze culturali. Le differenze sociali vanno invece eliminate, per quanto possibile, sin dalla tenera infanzia”. continua il Sindaco a Radio 24. La scuola materna può comprare un bambolotto nero? domanda Alessandro Milan. “Sì, sì lo può comprare. Tant’è che quando ho letto il titolo, ho pensato di fare, tra qualche mese, quando verranno acquisiti questi strumenti ludico didattici, una bella foto con questi bambolotti di tutti i colori. Le Barbie e i Ken (di colore, ndr) c’erano anche quando ero bambino io. Se mi permette un’unica cosa nei confronti di molti consiglieri comunali appartenenti alla maggioranza che sono genitori, padri e madri di coppie miste, iscritti tutti ai partiti di centrodestra, perché la maggioranza è retta dal centrodestra e dai partiti che lo compongono, e che hanno dei figli di colore, sia naturali che adottivi, allora questo è ingeneroso, perché se l’hanno votato loro non c’è nessun intento [di discriminazione, ndr]”.

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