SAN MARINO – Dulcis in fundo, recita un vecchio adagio. E non poteva essere diversamente in chiusura della 20esima Rassegna Musicale d’autunno, che chiama ad interpretare l’ultimo concerto un gigante del pianoforte come Andrea Padova.
Capace di misurarsi col repertorio colto, come con le esperienze del jazz e degli interpreti più popolari, Andrea Padova rappresenta il miglior esempio di musicista in grado di guardare fuori dall’accademia, aperto ma con una salda capacità di discriminare, che ne fa una delle figure più interessanti del panorama pianistico contemporaneo.
Impostosi all’attenzione della critica internazionale come pianista classico con la sua vittoria allo “J.S.Bach Internationaler Klavierwettbewerb” nel 1995, da allora ha iniziato una carriera che lo ha portato ad esibirsi nei più importanti teatri dei quattro continenti. Basti solo ricordare che il Washington Post ha scritto di lui: “Andrea Padova trasforma il suono in poesia”
Con queste premesse di artista completo e versatile, il cambio di programma nel repertorio del concerto di domenica prossima, è quasi una chicca in più.
Andrea Padova eseguirà un programma dedicato ai due colossi del pianoforte romantico: Chopin e Liszt tracciando un percorso che in qualche modo, e in alcune sfumature, anticipa l’impressionismo. Mazurche, Walzer, Notturni e la Rapsodia ungherese n. 1, con la sua esecuzione sobria ed essenziale riusciranno a sottolineare gli aspetti più profondi e, forse passionali, del pianismo dei due autori.
Andrea Padova sarà al Palazzo SUMS, sala conferenze, domenica 2 dicembre, ore 16,30. Come sempre, l’organizzazione è firmata da Camerata del Titano con la sponsorizzazione della Cassa di Risparmio.
Ingresso libero.