Home categorieComunicati Stampa In “Porpora” la scrittura sonora di Mariangela Gualtieri e Stefano Battaglia

In “Porpora” la scrittura sonora di Mariangela Gualtieri e Stefano Battaglia

da Redazione

PORPORA ph.Ugo Dalla Porta

 

RIMINI – “Porpora: come intendevano greci e latini che parlavano di mare porpora, di onde, di neve o di cigno porpora, a indicare il punto in cui un colore è più vibrante, più scintillante. Porpora nasce dall’urgenza di cantare i colori accogliendoli come potenze, come forze acustiche: è qui, nella partitura di Stefano Battaglia, che il mio verso ha trovato una nuova vita sonora, ed è qui che è nato semplice e felice, l’incontro”. Così Mariangela Gualtieri presenta il suo Porpora, lo spettacolo del Teatro Valdoca che martedì 20 novembre alle ore 21 apre al Teatro degli Atti (via Cairoli 42) il turno Tracce D contemporaneo, un percorso con alcuni dei protagonisti più autorevoli della scena contemporanea, affermatisi per talento, originalità della cifra stilistica e rigore drammaturgico.

In Porpora Gualtieri interagisce e dialoga con la musica del pianista e compositore Stefano Battaglia, nell’allestimento curato da Cesare Ronconi. “La cattedrale di silenzio che la poesia porta in sé, apre questa volta le sue porte a una scrittura sonora che amo – prosegue la poetessa di Cesena – Guidati dal nostro regista ci teniamo sospesi, tesi, in agguato, in quelle acrobazie dell’udire che portano il mondo dentro, fino al fondo. Che portano il dentro al mondo, fino all’orlo, dove spazio e tempo si accucciano e lasciano per un istante intuire ciò a cui poesia, musica e silenzio, in fine, conducono”.

Tracce D Contemporaneo proseguirà poi domenica 9 dicembre con L’ombra della sera di Alessandro Serra (Teatropersona), mentre nel 2019 proporrà la nuova produzione di Davide Enia L’abisso (22 febbraio), Overload di Teatro Sotterraneo (venerdì 22 febbraio), Urania d’agosto di Lucia Calamaro (domenica 3 marzo) e Sicilia, una nuova produzione su testo scritto, interpretato e diretto da Clyde Chabot.

 

Biglietti


Biglietti 12/10 euro. Prevendite presso il Teatro Galli dal martedì al sabato dalle 10.00 alle 14.00 il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 17.30. La sera dello spettacolo presso il Teatro degli Atti dalle ore 19.30. I biglietti sono acquistabili anche on line al sito www.teatrogalli.it.


Bio


Stefano Battaglia (Milano, 1965), pianista e compositore, dal 1984 ad oggi ha tenuto più di tremila concerti in tutto il mondo, collaborando con molti musicisti internazionali e pubblicando più di cento dischi, che gli sono valsi numerosi premi e riconoscimenti. Come concertista classico ha partecipato a numerose rassegne italiane ed europee, e in particolare nel 1986 è stato premiato al Festival “J.S. Bach” a Dusseldorf come miglior giovane interprete dell’anno. Nel circuito jazzistico è stato premiato come miglior talento del 1988 dalla rivista Musica Jazz. A Siena coordina dal 1996 il Laboratorio Permanente di Ricerca Musicale, spazio dedicato alla ricerca musicale, alla composizione, all’improvvisazione ed alla sperimentazione. Da quell’anno crea un percorso di studio basato sull’improvvisazione tabula-rasa destinato alla riscoperta della prassi improvvisativa nei diversi linguaggi musicali e attraverso innumerevoli tecniche formali ed esecutive. Ha svolto un’intensa ricerca specifica attorno alla solo performance e al dialogo tra strumenti a percussione. Dal 2004 collabora con la casa discografica tedesca ECM, per cui escono il doppio album con due trio differenti dal titolo Raccolto, e nel 2007 Re: Pasolini. Sempre in piano solo costruisce un tributo ai due poeti mistici Jalalad-Din Rumi (1207) e Juan de La Cruz (1542), ispirato all’opera Canzoniere di Rumi e al Monte Carmelo di De la Cruz. Nel 2009 registra il terzo ed il quarto album per ECM, in duo con Michele Rabbia (Pastorale) e in Trio con Salvatore Maiore e Roberto Dani (The River Of Anyder). Nell’aprile 2012 registra Songways, il nuovo album in Trio per ECM, dialogo tra musica e letteratura. Del 2016, è In The Morning, che documenta il lavoro di Battaglia attorno alla figura di Alec Wilder, nel 2017 esce Pèlagos, sempre con ECM.

Mariangela Gualtieri è nata a Cesena. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Fra i testi pubblicati: Antenata (ed. Crocetti, Milano 1992), Fuoco Centrale (Giulio Einaudi ed. Torino 2003), Senza polvere senza peso (Giulio Einaudi ed., Torino 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, Mondaino 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, Roma 2007), Bestia di gioia (Giulio Einaudi ed., Torino 2010), Caino, (Giulio Einaudi ed., Torino 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca ed. Cesena 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa2009 ed., 2016).

Cesare Ronconi, dopo la laurea in Architettura allo IUAV di Venezia, fonda nel 1983 a Cesena, insieme a Mariangela Gualtieri, poeta e drammaturga, la Compagnia Teatro Valdoca. La scrittura registica di Ronconi ha due elementi fondanti: l’attore, inteso come corpo glorioso e fonte prima di ispirazione e il verso poetico. Il ruolo centrale dell’attore porta in primo piano il magistero pedagogico di Ronconi, che per ogni spettacolo forma gli interpreti, portando così a maturità professionale molti giovani esordienti e fondendo poi il loro lavoro con quello di attori più esperti. Ogni sua opera è anche genesi di un inedito testo scritto da Mariangela Gualtieri, che prende vita nel fuoco delle prove e sotto la suggestione dei vari interpreti. Molti gli spettacoli da lui diretti, fra cui: Lo Spazio della Quiete (1983 e 2009), Ruvido Umano (1986), Antenata (1992), Ossicine (1994), Fuoco Centrale (1995), Nei leoni e nei lupi (1997), Parsifal (1999) e la trilogia Paesaggio con fratello rotto (2004/2005), a ragione considerata il vertice di questo percorso. Del 2011 è lo spettacolo Caino, altro grande affresco di Teatro Valdoca. Negli ultimi anni Cesare Ronconi ha lavorato alla Trilogia della gioia, di cui hanno fatto parte O tu reale, scontrosa felicità (maggio 2012), Ora non hai più paura (febbraio 2013) e Arcaico Prossimo (maggio 2014); il 2013 ha visto inoltre il debutto di Le giovani parole, rito sonoro di Mariangela Gualtieri e il 2014 la nuova produzione di Teatro Valdoca, Voci di tenebra azzurra, preziosa pièce d’arte e poesia. Del 2015 sono i Comizi d’amore, work in progress che ha dato vita a tre eventi teatrali unici (a Venezia/Marghera, Cesena e Mondaino) e il rito sonoro BELLO MONDO; del 2016 Porpora. Rito sonoro per cielo e terra, con musiche composte ed eseguite dal vivo da Stefano Battaglia e testi scritti e recitati da Mariangela Gualtieri. Del 2017 è GIURAMENTI, nuova produzione di Teatro Valdoca. Il 2018 vede due debutti, Non se vadano docili in quella buona notte, e il grande affresco che compie la Trilogia dei Giuramenti, Il Seme della Tempesta, che ha aperto il Napoli Teatro Festival Italia 2018 l’8 giugno. Cesare Ronconi collabora inoltre con la Facoltà di Architettura Aldo Rossi di Cesena.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento