SAN MARINO – Quando nacque, esattamente 20 anni fa, la Rassegna Musicale d’autunno, aveva già in sé tutti gli elementi che poi ne hanno dimostrato l’importanza e la qualità. Anche se nessuno, probabilmente, si aspettava il successo di critica e di pubblico che ne sono derivati negli anni. Oggi, nel suo palmares ci sono ben 160 concerti e migliaia di musicisti che hanno frequentato la scena sammarinese come nelle grandi capitali europee. È questo il bilancio che stilano con soddisfazione Cassa di Risparmio e Camerata del Titano, ovvero i due demiurghi che hanno dato vita al progetto. Alla viglia del concerto clou di questa ventesima edizione, domenica pomeriggio, con un mago della fisarmonica digitale del calibro di Sergio Scappini e tutta l’orchestra della Camerata schierata sul palco del teatro Titano, il commento del direttore artistico Augusto Ciavatta, è di lusinghiera speranza.
Maestro, una stagione concertistica con tutti i crismi, in un paese piccolo come San Marino, ha senso?
“Certo che ha senso. Cassa di Risparmio, già a suo tempo, aveva colto lo spirito innovativo della Rassegna Musicale d’autunno per la qualità dei contenuti, che abbiamo poi fatto crescere continuamente nel tempo; per il ruolo primario della promozione culturale che è insito nella musica; per la valorizzazione del centro storico in un periodo dell’anno a scarsa attrazione turistica. Direi che, oggi, non se possa fare più a meno”.
Due appuntamenti stagionali con la stessa caratura istituzionale: la stagione concertistica e la stagione di prosa, non c’è il rischio di sovrapposizione?
“La cultura, per sua natura intrinseca, più ce n’è, meglio è. Guardiamo cosa succede fuori, dove i cartelloni sono sempre pieni e i teatri pure. In un mondo dove tutto avviene e si consuma velocemente, è importante poter contare su solidi punti di riferimenti. E questi lo sono entrambi: musica e teatro. Lo dimostra anche la capacità di attrazione che entrambe le stagioni esercitano su un pubblico forense, che arriva a San Marino proprio per godere di questo tipo di offerta”.
C’è interesse da parte degli artisti a prestare la loro arte a San Marino?
“Il bilancio della Rassegna parla da solo. In questi venti anni hanno giocato un ruolo da protagonista musicisti italiani, europei e mondiali, esattamente come nelle grandi città. Il nostro cartellone è policromo ed eclettico, propone musica classica, musica sacra, musica moderna, come ben sa chi ci segue e ci sostiene, con interesse e passione. Questo è il pregio della Rassegna, che ha sempre saputo essere eccellente nella proposta ma dedicata a tutti, con una circolarità che ne è diventato il punto di forza. Questo gli artisti lo sanno ed è per questo che vengono qui”.
Domenica prossima, il concerto che in qualche maniera sarà il coronamento di tanto lavoro e tanta progettualità. Cosa si aspetta?
“In effetti, la presenza del maestro Sergio Scappini con la sua fisarmonica, la Camerata del Titano al completo e diversi solisti, pongono questo appuntamento nella dimensione di una festa. Mi auguro davvero che anche il pubblico senta la passione che c’è in tutti noi e che voglia partecipare con lo stesso sentimento e lo stesso trasporto. Di certo, il programma che stiamo preparando, non lo deluderà”.