Il pubblico ha tributato entusiastici acclamazioni ai due artisti al termine di ogni canzone e ancor più interessante è stato lo stupore (tutto positivo) sul volto di Steve Wynn, che sembrava quasi incredulo per il calore e affetto ricevuto.
di Augusto e Martine Betiula
SAVIGNANO – Dante nella Divina Commedia quando parla della Musica lo fa seguendo le indicazioni teologiche di Severino Boezio sulla musica mundana (armonia del cosmo), musica humana (armonia dell’uomo) e musica instrumentalis (la parte udibile ed eseguita) strutturata in ordine decrescente di importanza rivelando l’influenza del Timeo di Platone.
La musica aveva un posto di prim’ordine per i greci antichi e per Platone in particolare essa è filosofia suprema, perché esprime ciò che le sole parole non possono fare, ma ancora più profondamente la musica è una cura per l’anima e un plauso va ai ragazzi di Retro Pop Live di Cesena che con la rassegna musicale “A Cielo Coperto” hanno proposto il concerto di Steve Wynn e Chris Cacavas” presso la Chiesa del Suffragio a Savignano sul Rubicone domenica 11 novembre 2018 in una location suggestiva ed in armonia con le note dei due artisti, ottima cura per le anime dei giorni nostri.
Wynn e Cacavas rappresentano l’apice del Paisley Underground di Los Angeles, un genere musicale che mescola il songwriting di Neil Young e i suoni psichedelici dei Velvet Underground, Wynn con i suoi Dream Syndicate è sicuramente uno dei massimi esponenti del genere e spesso anche in passato ha incrociato i propri suoni con un altro gruppo fondamentale per il movimento, i Green on Red di Cacavas.
Il concerto è stato suddiviso in tre parti, le prime due hanno visto esibirsi i due artisti in solo e nell’ultima parte hanno suonato insieme. Il repertorio ha coperto le rispettive carriere a partire dagli anni ’80 fino ad alcune canzoni dell’ultimo album inciso insieme per i Dream Syndicate “How Did I Find Myself Here”.
I suoni vintage delle tastiere di Cacavas, che a tratti ricordano quelli dei Doors, e la chitarra di Wynn hanno ripercorso carriere di livello assoluto nel panorama della musica americana e che hanno influenzato tanti altri artisti di rilievo come Naked Prey, Three O’Clock, Long Ryders, Thin White Rope, Bangles e Giant Sand, Rain Parade, Mercury Rev, Screaming Trees, Pearl Jam, Codeine, Red House Painters, Red Red Meat, Walkabouts, Wilco e Grandaddy.
È stato interessante vedere come il pubblico attento ha tributato entusiastici acclamazioni ai due artisti al termine di ogni canzone e ancor più interessante è stato intravedere un certo stupore (tutto positivo) soprattutto sul volto di Steve Wynn che sembrava quasi incredulo per il calore ed affetto ricevuto e per la particolarità della location davvero in sintonia con l’evento, illuminata ad hoc con una variazione cromatica temporale dal rosso al blu quasi a sottolineare un passaggio dall’Inferno al Paradiso.
Un concerto molto ben organizzato, in una cornice inusuale e molto suggestiva, due artisti in forma strepitosa e in sintonia assoluta con il luogo, un pubblico folto, amorevole ed entusiasta della musica proposta con eleganza e un pizzico di timidezza e a questo punto non rimane che consigliare ai lettori l’ascolto del nuovo disco e di seguire con attenzione le prossime proposte musicali dei ragazzi del Retro Pop Live. La messa è finita, andate in pace.