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Editoriale: Svendita Npl, chiarezza e trasparenza

da Redazione

Si è parlato di ben 6 relazioni tecniche, persino di una settima che c’è e non c’è, ma non sono state rese pubbliche.

 

di Alessandro Carli

 

La situazione in cui versa la Repubblica di San Marino è quasi drammatica, per cui servirebbe totale chiarezza e trasparenza, le basi per giungere alla massima condivisione quando si compiono scelte determinanti. È così? Sulla vendita degli NPL di Cassa di Risparmio riferiti a Delta, ad esempio, dopo mesi di discussioni, proclami e atti più o meno formali, mentre si formalizzava la decisione in Commissione Finanze, ancora nel Paese si discuteva di qual è il loro reale importo e di quale fosse l’offerta pervenuta. Se è vero che si trattava di 1 miliardo e 200 milioni (circa la metà sarebbero interessi), non si sa quanti ne verranno incassati, né quando, né soprattutto quanti ne resteranno in Cassa.

Eppure, è questa la cifra che più interessa, in previsione della Legge di Bilancio, che avrà a questo punto un super indebitamento in base proprio (ma non solo) a queste risultanze: perché il “rosso” di Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino andrà a pesare sul Bilancio dello Stato, se ancora non è chiaro.

Ci si aspettava quindi una condivisione molto più ampia.

Una trasparenza maggiore che però non si è vista: si è parlato di ben 6 relazioni tecniche, persino di una settima che c’è e non c’è, ma non sono state rese pubbliche.

Detto questo, sono sempre più probabili i 50 milioni di euro da recuperare ogni anno per i prossimi 25 anni, togliendo fondamentali risorse per rilanciare il Paese.

E se questo non preoccupa la politica, di certo spaventa cittadini e imprese.

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