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San Marino, la mozione conclusiva del 14° Congresso FULI-CSdL

da Redazione

SAN MARINO – Il 14° Congresso della FULI/CSdL, a conclusione del dibattito che ha approfondito i temi trattati nella relazione del Segretario uscente, nel documento di base per il 19° Congresso Confederale e nelle conclusioni svolte dal Segretario Generale, i quali vengono fatti propri, approva il seguente documento conclusivo.

 

RELAZIONI CON LE ISTITUZIONI


Il Congresso FULI/CSdL invita il Governo e tutte le forze politiche presenti in Consiglio Grande e Generale ad avviare un reale e leale confronto sulle tante e difficili situazioni che si aggravano e si ripercuotono sul sistema paese; considera che le migliori soluzioni siano quelle derivanti dall’attuazione della buona politica, seria nel confronto, nella trasparenza e nella condivisione dei percorsi da intraprendere. Di conseguenza, ritiene l’utilizzo sempre più ricorrente delle decretazioni come strumento legislativo che non consente di attivare la concertazione, con la conseguente alimentazione del dissenso, favorendo di fatto il populismo e la disaffezione alla politica, contrariamente agli interessi generali del paese.

 

POLITICHE DEL LAVORO E SOCIALI

 

Il Congresso FULI/CSdL giudica positivamente, essendo storicamente una propria rivendicazione, l’avvenuta parificazione dei trattamenti contrattuali fra tutti i lavoratori, indistintamente dalla loro residenza; ritiene indispensabile la rimodulazione di alcune normative comprese nella legge n. 115 del 29.9.17, con lo scopo di attrarre validi investimenti, sostenere le attività serie, con particolare riferimento al settore manifatturiero, e ridurre sensibilmente il tasso di disoccupazione, soprattutto femminile, creando gli opportuni strumenti per una formazione professionale mirata; afferma come sia dannosa e irrazionale la maggiore contribuzione prevista per l’azienda richiedente l’assunzione di personale forense in cambio della liberalizzazione, in quanto si ripercuote in modo speculativo prevalentemente sul lavoratore con inquadramenti medio bassi e non favorisce l’occupazione interna. Pertanto ne chiede la modifica, almeno per quanto concerne gli inquadramenti medio-bassi; rivendica il riconoscimento della reciprocità fra Repubblica di San Marino e Repubblica Italiana, integrando le convenzioni in materia sanitaria e previdenziale, dei permessi retribuiti per chi ha la necessità di assistere familiari portatori di handicap o non autosufficienti; richiama le istituzioni a un potenziamento degli organi ispettivi e degli strumenti a loro disposizione per il contrasto al lavoro irregolare e il controllo degli appalti, oltre che in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro; invita gli Organismi Dirigenti che scaturiranno da questo e dal prossimo Congresso Confederale ad intraprendere un nuovo ciclo di formazione, sensibilizzazione ed aggiornamento degli R.L.S., con particolare riferimento alle piccole aziende, dove è più arduo esigere il rispetto delle regole.

 

FISCALITA’, BILANCIO E GIUSTIZIA


Il Congresso FULI/CSdL considera non più rinviabile l’obiettivo del raggiungimento dell’equità fiscale mediante l’introduzione degli opportuni strumenti di verifica e accertamento di cui ogni Stato dovrebbe essere dotato. L’equità è un pilastro fondamentale per il raggiungimento della giusta coesione fra i cittadini, in quanto tutti devono contribuire, proporzionalmente alle proprie reali capacità, al mantenimento della qualità dei servizi pubblici; anche per questi motivi, reputa le scelte e le proposte del Governo, relative all’impostazione del bilancio dello Stato per il 2019, carenti in termini di progettualità, in quanto basate su provvedimenti stralcio, determinati in particolare da prelievi su redditi fissi ed un disimpegno nell’ambito dei Fondi Pensione, scaricando sulle future generazioni i relativi oneri. Preso atto che viene rinviata la discussione su alcune riforme, se l’obiettivo di garantire servizi pubblici eccellenti deve intanto essere assicurato da interventi non strutturali, potrebbe essere valutata l’idea di imposte straordinarie basate sui principi sostenuti con lo sciopero generale del 30 maggio scorso; le difficoltà del bilancio pubblico sono quasi esclusivamente causate dal sistema bancario, oltre che dal mancato pagamento di imposte e contributi da parte delle imprese. Pertanto, sollecita l’accertamento delle responsabilità di chi ha creato questa condizione, sia per fare giustizia, sia come deterrente nei confronti di chi ancora cercasse di non fare il proprio dovere di fronte al fisco ed alla collettività; esprime sdegno per quanto sta emergendo dalle indagini in corso da parte della Magistratura, a cui va ribadito il sostegno e la richiesta di giungere al più presto all’accertamento di eventuali responsabilità penali, in quanto il quadro che pare delinearsi evidenzierebbe l’influenza di soggetti esterni verso le scelte di alcune istituzioni pubbliche.

 

SISTEMA PREVIDENZIALE


Il Congresso FULI/CSdL, valuta utile e non più rinviabile una condivisa revisione del sistema pensionistico, che dia la maggiore garanzia ed equilibrio possibile nel tempo. Tenendo conto che l’impianto previdenziale si basa su un patto generazionale, occorre evitare qualsiasi distorsione individualistica, l’impoverimento nelle rendite per le future generazioni mentre per la sua natura va valutata una gestione amministrativa e finanziaria del secondo pilastro che assicuri maggiori e garantiti rendimenti; relativamente alle ipotesi di modifica dell’età pensionabile, sostiene la salvaguardia delle carriere lavorative lunghe e usuranti, quali ad esempio il prolungato svolgimento di turni notturni.

 

CONTESTO INTERNAZIONALE


Il Congresso FULI/CSdL, condivide il processo di associazione della Repubblica di San Marino all’UE, ma chiede di essere reso partecipe durante il percorso di negoziazione, al fine di conoscere tempo per tempo le condizioni poste per raggiungere l’obiettivo; ritiene altrettanto importante per lo sviluppo economico e sociale del Paese il consolidamento e miglioramento dei rapporti con la Repubblica Italiana; mantenendo fede alla storica vocazione europeista ed ai valori fondanti della CSdL, forte della storiche adesioni alla C.E.S. (Confederazione Europea dei Sindacati) e alla C.S.I. (Confederazione Sindacale Internazionale), chiede agli organismi dirigenti che saranno eletti di farsi portavoce per mantenere elevato il dibattito sulle tematiche a difesa della pace fra i popoli, la libertà culturale, politica e religiosa; condanna il propagarsi, anche nei paesi più moderni, di ogni forma di violenza nei confronti delle minoranze etniche, lo sfruttamento del lavoro minorile, degli abusi sui soggetti fisicamente e mentalmente più deboli e delle donne che, spesso, oltre ad essere discriminate nel mondo del lavoro, divengono vittime tra le mura domestiche.

 

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