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Arezzo, giornate dandy e Fiera Antiquaria: edizione da record

da Redazione

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AREZZO – I sorrisi e le strette di mano che hanno chiuso idealmente il secondo “Raduno Dandy”, ospitato ad Arezzo in concomitanza della Fiera Antiquaria (3 e 4 novembre), dicono più di mille parole: non è stato solamente un “incontrarsi” tra persone che hanno fatto dello stile e del buon gusto una scelta di vita ma piuttosto una condivisione di una filosofia dell’essere. Un evento, quello organizzato da Alessio Ginestrini, barbiere retrò di “Impero Progressivo” insieme alla moglie Stefania Severi, in collaborazione col Comune di Arezzo e Arezzo in Tour, che ha catturato anche l’interesse di Mediaset, che ha inviato il giornalista Federico Pini sul campo per raccontare e raccogliere i colori e le parole dei Dandy, arrivati da tutta Italia e dall’estero, Inghilterra e Francia.

Due giornate itineranti, partite sabato alle 15 dallo “The street barber” di Piazza Grande e condotte dai due cerimonieri Niccolò Cesari, brand ambassador e influencer di successo, e Stefano Agnoloni, maestro di stile volto noto del piccolo schermo, e che hanno toccato diversi punti della città: i negozi più trendy, il Theatrum Mundi (la galleria wunderkammer di Luca Cableri in cui sono raccolti libri, dinosauri, meteoriti, tute spaziali, maschere rituali), la visita del Palazzo delle Logge Vasari. Giuseppe Metrangolo e la fidanzata Annalisa Cassola, Alessandro Giustiniani, Angelo Stante, Danilo Verticelli, Umberto Uliva, Antonello Marmora, Emidio Marmora, Alessio Musella, Florian Floquet, David Swift: questi solo alcuni dei nomi dei Dandy che hanno ingentilito Arezzo.

Parterre du roi al Chiostro della Biblioteca di Arezzo per la tavola rotonda moderata dallo scrittore aretino Francesco Maria Rossi sulla nuova tendenza del millennio: “Il Dandismo e l’eleganza al giorno d’oggi”. Chiamati ad intervenire in qualità di esperti, i due cerimonieri dei DandyDays, l’influencer Niccolò Cesari, il maestro di stile e buone maniere Stefano Agnoloni, l’esperto di dandismo Danilo Verticelli, oltre il dottor Pierluigi Rossi primo rettore della Confraternita dei Laici.

Per Francesco Maria Rossi l’evento è stato un successo, anche per le iniziative di condivisione attivate in questa edizione con la città di Arezzo, con la Fiera antiquaria e una delle più importanti istituzioni cittadine la Fraternita dei laici. “I ‘DandyDays’ sono una bella vetrina per Arezzo, perché portano con sé una carica di entusiasmo, bellezza e cultura davvero straordinarie. L’evento ha rafforzato il legame con una città antica che vanta da sempre una forte tradizione fashion. In primis quella orafa. Ne è scaturito un forte senso d’identità con la città, attraverso la dinamicità di un manipolo di persone che incarnano il dandismo in maniera esemplare, diffondendo la bellezza, il buongusto e il made in Italy per la città, attraverso lo stile e l’eleganza, portando il suo nome nel mondo”.

Fra gli ospiti della tavola rotonda, anche l’artista David Swift, parente lontano dello scrittore inglese. Dandy da sempre ha portato il saluto dei dandy anglosassoni che hanno deciso di vivere in Italia che riconoscono come il Paese della bellezza e del classicismo.

“Il dandy non è un arrampicatore sociale, non ama l’outfit e i vestiti fine a se stessi – prosegue Maria Rossi – può arrivare a farsi linciare pur di difendere la sua libertà, il suo anticonformismo e il suo spirito ribelle. Oggi il neo-dandy ha un compito apparentemente difficilissimo. Deve difendere la bellezza in un mondo dove tutti i parametri sono saltati, dove la vanità ha sconfitto il senso del pudore e la realtà virtuale si è imposta sulla materia, rendendo tutto possibilista eppure spesso non attuabile. Un vero dandy – continua lo scrittore aretino – non appartiene a nessuno, neppure a se stesso. Essere alla moda è un problema dei grandi brand, delle riviste specializzate e dei cool hanter. Ecco la grandezza del dandismo: anche in un mondo omologato, succube dei social e del consumismo di ultima generazione esisterà sempre qualcuno che si oppone, che si ribella, che cerca una via alternativa per la bellezza, cioè per la vita”.

Successo anche per la cena di Gala sotto il Palazzo delle Logge Vasari in Piazza Grande, curata dal ristorante esclusivo “Logge Vasari” che si è conclusa con la premiazione di Annalisa Cassola per il miglior outfit e Francesco Pecorelli, che si è aggiudicato il premio per la barba e i baffi più belli. Parte del ricavato della cena, come promesso dagli organizzatori, andrà in beneficienza alla Casa Thevenin, l’istituto che si prende cura dei bambini orfani, delle ragazze-madri e dei ragazzi in difficoltà.

Domenica il tour è proseguito con alcune visite guidate al Palazzetto della Fraternita, ai “Colori della giostra” all’interno dell’omonima sala del Comune, continuate poi alla sede dei musici d’Arezzo e per finire da Sugar a Palazzo Lambardi. Il giro turistico si è chiuso, ma solo idealmente, assieme a Paolo Ricci, che ha offerto qualche bicchiere di cherry autentico in stile Dandy. L’appuntamento è quindi per il prossimo anno con il terzo raduno dei Dandy. Con un baciamano e un inchino.

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