Riorganizzazione in direzione Milano per Deutsche Bank. Con l’avvicinarsi della scadenza stabilita per l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, per quanto l’accordo tra le parti non sia ancora stato raggiunto, l’istituto tedesco sta avanzando nel riassetto interno che su oltre 8mila dipendenti “inglesi” dovrebbe interessare complessivamente alcune centinaia di persone. L’operazione comporterà anche un aumento dell’investimento su Milano, attualmente secondo polo di Db nell’area euro con circa 4000 dipendenti guidato da Flavio Valeri: sono almeno trenta – secondo quanto apprende Radiocor – i dipendenti italiani della banca che hanno scelto di trasferirsi dalla City al capoluogo lombardo, una decina dei quali ha già lasciato Londra. La pattuglia è composta principalmente da professionisti dell’area Sales della divisione Corporate&Investment Banking impegnati sulla clientela delle grandi aziende e delle pmi italiane. L’attenzione di Deutsche Bank sull’Italia è stata ribadita ancora la scorsa settimana, in occasione della trimestrale, dal cfo James von Moltke ed è confermata da numeri che ne fanno il secondo mercato europeo dopo la Germania con impieghi per oltre 40 miliardi di euro e un patrimoni gestiti per oltre 45 miliardi di euro. La riduzione della presenza nel Regno Unito in seguito alla Brexit, le cui dimensioni precise si conosceranno solo una volta definite le condizioni del negoziato Ue-Uk, avrà comunque il quartier generale di Francoforte come primo approdo che diventerà l’hub di riferimento per la clientela delle attività di investment banking.
Il Sole 24 Ore Radiocor Plus