Home categorieComunicati Stampa Cesena, “Ciò che ci rende umani”: Mancuso, Tognolini, Chiuchiù, Dapunt

Cesena, “Ciò che ci rende umani”: Mancuso, Tognolini, Chiuchiù, Dapunt

da Redazione

mancuso

 

CESENA – “Ciò che ci rende umani” nei primi quattro appuntamenti ha accolto una numerosa e partecipe comunità di attenti; dal 19 al 22 ottobre il percorso prosegue, intrecciando altri fili tematici.

Se infatti il tema della rassegna resta ampio e inesauribile, ciò che ci rende umani, appunto, quest’anno l’approfondimento è sull’idea di natura, concetto per il quale le recentissime scoperte della fisica e della biologia suscitano nuovi pensieri. Questa settimana, dunque, la lectio domenicale è affidata al neurobiologo Stefano Mancuso, il 21 ottobre al Teatro G. Verdi (ore 17.00), mentre domenica 28 incontreremo il fisico teorico Guido Tonelli.

Stefano Mancuso (nella foto) è professore all’Università di Firenze e dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). Naturale sconosciuto: la rivoluzione delle piante è il titolo della sua conversazione, preceduta da brevi versi a cura di Mariangela Gualtieri. Indicato nel 2012 da la Repubblica tra i 20 italiani destinati a cambiarci la vita, così scrive nella prefazione al suo ultimo libro, Plant revolution (Giunti, 2017): “la nostra vita, così come quella di ogni altra forma animale su questo pianeta, dipende dal mondo vegetale”. Ma è ora di imparare “a servirci delle piante non solo per ciò che producono, ma anche per quello che possono insegnarci. Esse, infatti, sono un modello di modernità”.

Il secondo fine settimana della rassegna si apre venerdì 19 ottobre, con la master class di Bruno Tognolini, dedicata a insegnanti delle Scuole per l’infanzia e Primarie: L’uccello con tre ali. Passeggiata di studio nel mondo delle filastrocche e nel lavoro di un filastrocchiere. Bruno Tognolini è uno scrittore “per bambini e per i loro grandi”. Autore di libri (48 titoli coi maggiori editori nazionali: poesie, racconti e romanzi), TV (4 anni di Albero Azzurro e 11 di Melevisione), teatro, saggi, canzoni e media digitali. E poeta ramingo per scuole e biblioteche d’Italia, dove da 25 anni incontra i lettori bambini e adulti. (Palazzo del Ridotto, ore 17.00. Su iscrizione. In collaborazione con Katrièm Associazione /BIM! Microfestival di cultura infantile).

A seguire, sabato 20 ottobre, il poeta, saggista e traduttore Lorenzo Chiuchiù darà voce ai Poeti del fuoco, in una riflessione sul rapporto tra poesia e filosofia. Nella poesia – scrive – esiste qualcosa di incontrollabile, a volte pericoloso, che inquieta la filosofia: pathos direbbero i greci, tapas direbbero i saggi vedici. I poeti del fuoco sanno qualcosa che sfugge ai filosofi.

Chiuchiù ha pubblicato, tra gli altri, i libri di poesia Iride incendio (Niebo, La Vita Felice, 2005), Sorteggio (Marietti, 2012) e Le parti del grido (Effigie, 2018), e il saggio Atleti del fuoco. Undici studi tra arte, tragedia e rivolta (Mimesis, 2018). Palazzo del Ridotto, ore 17.00.

Per Lo sguardo acuto del cinema, infine, lunedì 22 ottobre al Cinema San Biagio, ore 21.00, incontreremo la poeta Roberta Dapunt, che presenta il film Nauz (Ammirafilm, 2017, 40′), ispirato ai suoi versi.

“Nauz”, in ladino, è la mangiatoia del maiale, trogolo di pietra o legno, in cui viene adagiato dopo la macellazione. Culla di vita, e di morte. Nauz è il titolo del libro di poesie (e immagini) di Roberta Dapunt, scritto in ladino e uscito per Il Ponte del Sale nel 2017, che “riporta la trasfigurazione in sacrificio di un’usanza”, come scrive Erri De Luca, la macellazione domestica del maiale come “rito antico di squartamento e accantonamento di provvista familiare, a coprire l’annata”. Nauz ha la regia di Jochen Unterhofer, la musica di Eduard Demetz e, a far da sfondo, le sculture di Lois Anvidalfarei, compagno della poeta. L’incontro sarà anche occasione per presentare l’ultima silloge dell’autrice, Sincope, uscita nel 2018 per Einaudi, vincitrice del Premio Letterario Internazionale Viareggio Rèpaci 2018 per la Poesia.

Alla Galleria Comunale d’Arte, fino al 4 novembre, è possibile visitare la mostra che mette in dialogo l’installazione video Antonia Mulas In prima persona con i ritratti dei Custodi del tesoro, allestimento e mostra fotografica a cura di Cesare Ronconi. Cinque le sezioni; si apre con In prima persona, omaggio ad Antonia Mulas, con le interviste da lei realizzate per la Rai ad artisti di varie discipline, tra cui Fausto Melotti, Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Mario Merz, Piera degli Esposti, Alighiero Boetti. Le altre sezioni contengono documenti dell’attuale lavoro di Cesare Ronconi col banco ottico, ritratti e riprese video che centrano il rapporto tra parola e corpo. Nell’ultima sezione appaiono invece immagini del più recente lavoro teatrale di Teatro Valdoca, Giuramenti, realizzate da Maurizio Bertoni. Orari: ven. 16.00/20.00 sab. e dom. 10.00/13.00 e 16.00/20.00.

Ciò che ci rende umani 2018, quarta edizione della rassegna biennale di poesia, filosofia, arti, scienza

è realizzata da Teatro Valdoca in collaborazione con il Comune di Cesena.

Con il contributo del Consorzio Romagna Iniziative.

tutti gli eventi (laboratori esclusi) sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti

per i laboratori info e iscrizioni tel. 0547 362628 info@teatrovaldoca.org

info: Teatro Valdoca tel. 0547 24968 info@teatrovaldoca.org

programma completo su: www.teatrovaldoca.org

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento