“E’ impensabile che l’aumento di un miliardo del Fondo sanitario nazionale, già preventivato dalla scorsa manovra di Bilancio, sia interamente assorbito dai rinnovi contrattuali. Quella cifra deve andare alla gestione ordinaria dei servizi, mentre almeno 2 miliardi in più saranno necessari per il personale sanitario, tra contratti, “borse” per la specialistica e sblocco del turnover. Tutte partite che non possono essere giocate a costo zero: chiediamo che il Governo, così come sta facendo per altri capitoli di spesa, mantenga le promesse e dia alla Sanità l’ossigeno necessario a salvaguardare il Ssn”. Così il coordinatore degli assessori alla Salute, Antonio Saitta, a Sanità 24, portale del Gruppo 24 Ore. Poi Saitta precisa: “Proprio in vista dell’incontro a Roma con la ministra della Salute, che è nostra diretta interlocutrice anche se siamo consapevoli che le decisioni di spesa partono dal Mef, con l’assessore Sergio Venturi (presidente del Comitato di settore-Sanita’, ndr) ho incontrato i sindacati dei medici, con cui abbiamo definito l’agenda delle priorità: impossibile scendere al di sotto dei tre miliardi”.
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