Si è tenuta martedì 17 ottobre nella sede romana dell’Ordine dei Giornalisti la conferenza stampa del presidente del Consiglio nazionale Carlo Verna per illustrare le “Linee Guida per la riforma dell’Ordine dei Giornalisti”.
La proposta di riforma è stata siglata, a larga maggioranza, dopo una intensa tre giorni di Consiglio nazionale dell’Ordine a cui hanno preso parte anche tutti i presidenti e vicepresidenti degli Ordini regionali.
Un’occasione e un’approvazione importanti, come ha sottolineato Carlo Verna, soprattutto “in un momento particolarmente difficile, se non drammatico, per l’editoria”, che però dimostra “l’orgoglio di esserci, compatti, tutti quanti insieme a mettere in campo idee, chiarezza e forza di condivisione di questa categoria”.
Partecipata anche la scelta di ridefinire l’Odg “Ordine del giornalismo”, che dovrà sempre più fortificare la sua funzione deontologica, per offrire maggiori garanzie ai cittadini. “Il cambio di denominazione – ha precisato il presidente Verna – è perché nella nostra professione è particolarmente significativo il diritto del cittadino ad essere informato (che è il risvolto passivo dell’articolo 21 della Costituzione). Allora, Ordine del giornalismo per dare il senso che ci preoccupa la comunità, prima ancora che il soggetto che svolge quel ruolo”. Perché “noi giornalisti dobbiamo essere un presidio a tutela e a garanzia del cittadino, soprattutto in quest’epoca in cui è cambiato il rapporto con l’opinione pubblica”.
Molti altri i punti essenziali della proposta, fra i quali l’accesso alla professione e la rigorosa formazione dei giornalisti.