Mettere in discussione i processi tecnologici necessari per produrre un oggetto, ridefinirne le funzioni e interagire con differenti culture del Design. Queste le principali attività al centro del progetto internazionale di formazione e ricerca sperimentale “Cultura del fare”, che fa tappa sul Titano proprio nella settimana in corso, dal 15 al 19 ottobre. Protagonisti il corso di laurea in Design dell’Università degli Studi della Repubblica di San Marino e l’Institut Industrial Design HGK FHNW Basel, con sede a Basilea, in Svizzera. Coinvolti sei docenti, tre designer e trenta studenti provenienti dalle due realtà, insieme ad aziende elvetiche e della penisola italiana. Le 40 ore di attività previste in questa settimana rappresentano la seconda fase di un percorso avviato nel settembre scorso durante una sessione andata in scena a Basilea, con focus su materiali particolari come fibre e tessuti naturali, in primis lana e feltro.
Fra gli scopi del progetto c’è quello di migliorare la capacità degli studenti nel lavorare in team multidisciplinari e internazionali, offrendo un’esperienza didattica improntata sul rapporto con il cliente, le metodologie progettuali e i contesti produttivi. Si tratta di possibilità offerte dall’approfondimento di temi come la filiera e il ciclo di vita di un prodotto, gli scenari di produzione, la logistica e la vendita. L’iniziativa, promossa e finanziata dall’Ambasciata di Svizzera in Italia e a San Marino, è inoltre patrocinata dalla Segreteria di Stato agli Affari Esteri, dalla Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, dal Centro di Ricerca per le Relazioni Internazionali dell’Ateneo sammarinese.