Un sistema turismo che veda scendere in campo tutte le forze del territorio per lavorare insieme, potenziando i punti di forza e risolvendo le problematicità, in modo da essere protagonisti sui mercati mondiali.
In questi giorni di intenso dibattito sul tema del turismo che ha visto come palcoscenico le giornate del TTG alla Fiera di Rimini e l’Hospitality Day al Palacongressi di Rimini, la Sezione Turismo di Confindustria Romagna presieduta da Giuseppe Costa Presidente Esecutivo di Costa Edutainment, si è riunita per confrontarsi sullo stato del settore. All’incontro, che si è svolto nella sede riminese dell’Associazione e a cui ha portato il saluto anche il Presidente di Confindustria Romagna Paolo Maggioli, è intervenuto Giorgio Palmucci Presidente Associazione Italiana Confindustria Alberghi e Vicepresidente di Federturismo.
Molti i punti toccati, a partire dalla necessità, per un rilancio del turismo sia a livello locale che nazionale, di agire con una mentalità d’impresa che parta dalle radici e dalla tradizione, ma che sia allo stesso tempo innovativa.
Occorre un cambiamento culturale, possibile solo con una Romagna davvero unita. Il mare che dialoga con l’entroterra e i centri storici, gli alberghi che collaborano con gli stabilimenti balneari, i ristoranti, gli esercizi commerciali. Il benessere, lo sport, l’intrattenimento, l’edutainmet, il congressuale e fieristico integrati con l’offerta enogastronomica, artistica e culturale. La presenza delle industrie manifatturiere che nonostante i lunghi anni di crisi, hanno comunque continuato ad investire sul territorio in innovazione, ricerca e formazione credendo fortemente nella Romagna e nelle sue potenzialità. Perché manifatturiero e turismo sono i pilastri che reggono l’economia del territorio.
Si è parlato inoltre di tassa di soggiorno, di lotta alla concorrenza sleale, di Bolkestein con l’auspicio che venga trovata presto una soluzione. Attenzione anche al tema della destagionalizzazione sempre più necessaria per essere competitivi. Ma per esserlo occorre diventare realmente accessibili. Per questo va potenziata l’alta velocità, migliorata la rete viaria, rilanciata l’offerta portuale e sostenuta l’attività degli aeroporti pensando, ad esempio, ad un sistema integrato con un’unica regia ben strutturata.
“La Romagna è un territorio con un potenziale turistico incredibile – ha dichiarato Giorgio Palmucci, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Al tradizionale prodotto balneare, si aggiungono tutte quelle destinazioni ricche di storia e cultura, enogastronomia e folclore. Un insieme di fattori tipici sui quali è possibile continuare ad investire per intercettare porzioni di mercato sempre più ampie. Il turista del XXI secolo è preparato, costantemente connesso e alla ricerca di un’esperienza di viaggio sempre più emozionante. Siamo tutti ambasciatori del Belpaese e per questo è fondamentale porre a fattor comune tutti gli strumenti necessari affinché anche il soggiorno in Romagna sia caratterizzato da un unico bel ricordo, che abbia inizio in aeroporto o alla stazione, che prosegua durante il soggiorno in albergo e che si arricchisca di momenti speciali legati alla visita in un museo, ad una buona cucina e a infrastrutture capaci di agevolare gli spostamenti dei visitatori. Gli operatori romagnoli possiedono l’innata dote dell’accoglienza e un’attività integrata di tutti i settori che intervengono nel turismo, può certamente rappresentare un ulteriore vantaggio per continuare a crescere anche in termini di qualità dell’offerta.”
Gli esempi positivi cui attingere non mancano. Ci sono città, ci sono imprese del turismo che hanno investito e oggi possono essere competitive. Esempi da seguire e a cui unirsi. Siamo davanti a nuove sfide e dobbiamo accettarle, affrontarle e vincerle.
Rimini, Ravenna, Cesena e Forlì, tutti i comuni, i borghi e le realtà che ne fanno parte, solo insieme possono dare vita ad un distretto turistico dalle potenzialità formidabili.