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San Marino, IAM: autunno, periodo caldo per la programmazione dei rifiuti

da Redazione

Ottobre è un mese molto importante per gli impianti che sono chiamati ad effettuare una “previsione” dei nuovi quantitativi per le esportazioni dell’anno successivo.

 

di Mattia Marinelli

 

Il periodo che abbraccia gli ultimi giorni di settembre e i primi di ottobre, oltre a portarsi via il caldo, per chi opera nel settore della gestione dei rifiuti coincide con uno dei momenti più importanti dell’anno in quanto è quello dedicato alla programmazione dell’anno che verrà. San Marino, come tutti gli altri stati della Comunità Europea, ha l’obbligo di attenersi al Regolamento CE n. 1013/2006 della convenzione di Basilea, che regola il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti dai Paesi “extra” a quelli comunitari. Questo comporta una programmazione accurata e tanto lavoro per gli esportatori di rifiuti: IAM attualmente ha all’attivo più di 30 procedure di notifica, ovvero tipologie di rifiuti speciali pericolosi esportabili.

Specifichiamo meglio:

• devono essere specificate sulla modulistica transfrontaliera tutte le informazioni in merito al trasporto ed alla caratterizzazione del rifiuto;

• le procedure di notifica hanno durata massima di un anno solare quindi al 31/12 le “notifiche” decadono;

• è necessario garantire mediante una polizza fideiussoria prestata a favore dell’Eccellentissima Camera l’eventuale danni durante il transito del rifiuto;

• la Fidejussione va calcolata in base all’indice di pericolosità del rifiuto in relazione alla distanza percorsa e al quantitativo del materiale trasportato;

• è possibile svincolare le fidejussione solamente quando l’impianto finale dichiara di aver definitivamente gestito il rifiuto.

Ottobre è un mese molto importante per gli impianti che sono chiamati ad effettuare una “previsione” dei nuovi quantitativi per le esportazioni dell’anno successivo, anche se risulta difficile definire i quantitativi di rifiuti che si produrranno perché difficilmente si conoscono i potenziali nuovi clienti che si andranno ad acquisire. Ovviamente siamo ben consci che è difficile “pesare” quello che ancora non è stato prodotto: una stima però si può sempre fare. Avete presente le pratiche della “chiusura dei bilanci” e dei “previsionali”? Allo stesso modo si deve fare con i rifiuti: lo strumento che va utilizzato è quello della “dichiarazione catastale dei rifiuti prodotti” dove vengono elencati tutti i quantitativi dei vari rifiuti gestiti nell’esercizio precedente.

E’ bene che le aziende abbiano già precedentemente catalogato e stimato tipologie e quantitativi dei rifiuti prodotti come prevede il DD 44/2012 nella pratica “dichiarazione del produttore”.

In questo periodo la Segreteria al Territorio è chiamata in causa per la programmazione dei quantitativi dei rifiuti che San Marino prevede di esportare nelle tre regioni che accolgono i rifiuti del nostro territorio, Emilia-Romagna, Marche (dove saranno conferiti i rifiuti pericolosi e quelli non pericolosi) e la Lombardia (i non pericolosi). Viste le innumerevoli problematiche che con una certa frequenza emergono quando si parla di “gestione rifiuti”, un consiglio che ci sentiamo di dare ai produttori è quello di richiedere sempre i certificati di avvenuto smaltimento, cioè il formulario debitamente compilato e timbrato alla “Casella 11” che testimonia l’avvenuto smaltimento presso gli impianti. Questo documento “svincola” da antipatici inconvenienti.

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